Roma, Sardine: “Hacker hanno rimosso oltre 115mila iscritti da pagina Facebook”

Lazio
Immagine di archivio (Getty Images)

Lo comunica la delegazione del movimento della Capitale: “Usati profili di alcuni moderatori per togliere circa mille utenti al minuto. Mai ci saremmo aspettati un attacco così subdolo e violento” 

Le Sardine di Roma (IL MOVIMENTO) annunciano di aver subito l’attacco di qualche pirata informatico in piena notte: "Uno o più hacker sono entrati nella pagina Facebook delle Sardine di Roma ed hanno rimosso oltre 115mila iscritti, riducendola forzatamente a circa 20mila utenti”.

L’attacco hacker

Le Sardine di Roma proseguono: “Le modalità con cui sono penetrati e hanno sferrato l’attacco ha dell’incredibile. I profili di alcuni moderatori della pagina sono stati hackerati in modo da poter esercitare l’azione di rimozione forzata degli utenti dalla pagina stessa. In poche ore, e con una estrema velocità, probabilmente riconducibile all’uso di appositi programmi, sono stati rimossi circa mille iscritti al minuto, facendo evaporare gran parte delle Sardine romane in pochissimo tempo”.

Uno dei moderatori: “Il Gruppo non si piega”

Jakub Stanislaw Golebiewski, uno degli attivisti e moderatori del movimento guidato da Stephen Ogongo, ha dichiarato: “Non è la prima volta che il nostro gruppo, scissosi due mesi fa dalle #6000 Sardine di Bologna, riceve minacce e tentativi di sabotaggio, ma mai ci saremmo aspettati un attacco così subdolo e violento. Il Gruppo delle Sardine di Roma non si piega davanti a tali miseri attacchi e riparte con idee e proposte innovative mantenendo integri i valori originari che hanno dato il via al fenomeno delle piazze”.

La ripartenza della pagina Facebook

Il gruppo chiede a tutti gli utenti rimossi di riscriversi sulla pagina Facebook gruppo Sardine di Roma e informa che le idee e la voglia di fare rimangono più che vive che mai, grazie anche alla possibilità di comunicare tramite videoconferenza e scambi di messaggi tra gli attivisti. Le Sardine di Roma colgono questo attacco come “una opportunità e si organizzano per dare un’alternativa al Paese, cercando di costruire un luogo sicuro per tutti coloro che non si riconoscono nell’evoluzione di Movimenti che nascono per dare un volto nuovo alla politica, ma che in pochi mesi purtroppo si uniformano inesorabilmente ad essa".

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