Roma, sorelle morte nel rogo del camper: ergastolo per Serif Seferovic

Lazio
Il rogo di Centocelle (ANSA)

L'uomo è accusato di omicidio per la morte delle sorelle Elisabeth, Francesca e Angelica Halilovic, di 20, 8 e 4 anni avvenuta il 10 maggio 2017

È stato condannato all'ergastolo Serif Seferovic, accusato di omicidio per la morte delle sorelle Elisabeth, Francesca e Angelica Halilovic, di 20, 8 e 4 anni, avvenuta il 10 maggio 2017. Le tre ragazze hanno perso la vita in un rogo appiccato al camper in cui stavano dormendo insieme ad altri dieci familiari nel parcheggio del centro commerciale in piazza Mario Ugo Guatteri nella zona di Centocelle, alla periferia est di Roma. La sentenza è stata emessa dalla III Corte d'Assise, che ha accolto tutte le richieste della Procura. Inoltre, Seferovic è accusato anche di detenzione, porto e utilizzo di armi da guerra e incendio doloso.

Il rogo

Il rogo era divampato dopo il lancio di due bottiglie molotov. Il mezzo fu totalmente avvolto dalle fiamme e le tre sorelline non riuscirono a mettersi in salvo morendo soffocate. Fin da subito gli investigatori ipotizzarono che il rogo fosse legato a dissidi tra la famiglia Halilovic e alcuni Seferovic, nati all'interno del campo nomadi di via Salviati probabilmente a causa di alcuni contrasti che il padre delle piccole vittime avrebbe avuto per motivi economici.

I complici di Seferovic

Per questa stessa vicenda, nel 2018, è stata condannata a 20 anni, in abbreviato, Lisabeta Vicola, cognata di Seferovic. Una terza persona, Renato Seferovic, fratello di Serif, è tutt'ora ricercato e si troverebbe in Bosnia.
Seferovic era stato una prima volta bloccato a Torino, dove era stato rintracciato nei giorni successivi al fatto. L'uomo fu poi scarcerato dopo che il gip del capoluogo piemontese convalidò il fermo di polizia senza emettere ordinanza di custodia cautelare. Nell'ottobre del 2017 fa però fu di nuovo arrestato alla luce degli elementi emersi a suo carico e in particolare sul ruolo svolto nel raid.
Inoltre, Seferovic era stato arrestato nel febbraio del 2017 in quanto coinvolto in un altro episodio di cronaca: il furto della borsa della studentessa cinese Zhang Yao, morta poco dopo essere stata investita da un treno mentre inseguiva i propri scippatori lo scorso anno, sempre a Roma. Aveva patteggiato una condanna a due anni ed era tornato libero.

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