Dopo la chiusura dei profili social Forza Nuova annuncia la causa a Facebook

Lazio
Roberto Fiore (ANSA)

Il movimento di estrema destra ha fatto sapere che “l'ufficio legale raccoglierà tutte le richieste per danni avanzate dalle migliaia di persone che hanno visto le proprie pagine di interesse lavorativo cancellate”. Casapound ha annunciato una class action

"La segreteria nazionale di Forza Nuova ha dato mandato al proprio ufficio legale di procedere contro Facebook Italia per il reato di diffamazione e per tutti i reati relativi all'attentato alle libertà di opinione commessi a danno del movimento", ha affermato in una nota Forza nuova dopo la decisione di Facebook di cancellare i profili del movimento. "Solo allora - annuncia Roberto Fiore, leader del movimento di estrema destra - potremo sapere se Roma continua a splendere come faro del diritto o se l'asse politico-mediatico Fiano-Zuckerberg avrà avuto la meglio anche sui diritti universalmente riconosciuti". Casapound ha invece annunciato che porterà avanti una class action.

La richiesta di risarcimento

"L'ufficio legale - prosegue Forza Nuova - raccoglierà tutte le richieste per danni avanzate dalle migliaia di persone che hanno visto le proprie pagine di interesse lavorativo cancellate. Il processo penale avrà la funzione di sollevare la questione politica ai più alti livelli giuridici". Forza Nuova ha poi reso noto che sono previste 10 manifestazioni in altrettante città (Catania, Catanzaro, Caserta, Foggia, Roma, Perugia, Ravenna, Verona, Torino, Milano) per difendere "il proprio diritto alla libertà di opinione e di pensiero".

La chiusura dei profili

"Abbiamo una policy sulle persone e sulle organizzazioni pericolose, che vieta a coloro che sono impegnati 'nell'odio organizzato' di utilizzare i nostri servizi", ha affermato il portavoce di Facebook . La definizione delle persone e delle organizzazioni pericolose, si apprende dal social, avviene sulla base di un ampio processo e vengono presi in considerazione un'ampia serie di segnali. Tra i profili chiusi, che risultano irraggiungibili dal pomeriggio di lunedì 9 settembre, ci sono anche quelli degli esponenti di Casapound.

Il presidente di Casapound annuncia una class action

"Siamo pronti ad una class action", ha annunciato il presidente nazionale di Casapound, Gianluca Iannone, ribadendo la linea del movimento in seguito alla decisione di Facebook e Instagram di oscurare i profili ufficiali di dirigenti e responsabili.

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