Roma, al via la "stagione degli sgomberi". Denuncia contro Casapound

Lazio
Gli sgomberi a Roma (ANSA)

Lo stabile occupato dal movimento di estrema destra non risulta nella lista dei 25 immobili che saranno liberati a partire dalla primavera del 2020. Caso nelle mani della Procura dopo la denuncia del Demanio 

A partire dalla primavera del 2020, Roma sarà teatro di una serie di sgomberi che coinvolgerà ben 25 immobili e circa 3mila persone. Quello di via Cardinal Capranica, effettuato qualche giorno fa, sarà solo il primo di una lunga lista che va da cinque storici centri sociali a immobili di proprietà delle municipalizzate capitoline e di enti statali. Ci sono un'ex clinica di lusso, la casa delle donne "Lucha y Siesta", un ex residence e un hotel in disuso. Tutte situazioni che verranno però ‘risolte’ solo dopo due degli sgomberi che destano maggiore preoccupazione: uno in via del Caravaggio e un altro in via Tempesta, dove vivono 300 persone in totale, con gli immobili che saranno liberati entro il 31 marzo 2020.

Non c’è la sede di Casapound

Nell’elenco che caratterizzerà la "stagione degli sgomberi", invocata e promessa dal ministro degli Interni, Matteo Salvini, non figura, però, la sede di Casapound nella centralissima via Napoleone III. Di questo caso se ne dovrà occupare la Procura di Roma dopo che, come si apprende, il Demanio ha presentato denuncia, avviando inoltre la procedura per lo sgombero dell'edificio nel cuore dell’Esquilino.

La sindaca Raggi: "Casapound non più tollerabile"

"Finalmente l'Agenzia del Demanio ha avviato iter per lo sgombero di Casapound. Bene, questa situazione non è più tollerabile. Basta privilegi sulle spalle dei cittadini". Lo scrive in un tweet la sindaca di Roma, Virginia Raggi, commentando la denuncia del Demanio per chiedere lo sgombero della sede del movimento di estrema destra.  

Lega: "Pacchia finita per occupazioni e campi rom grazie a Salvini"

Esulta la Lega in Regione Lazio: "Finalmente la pacchia è finita sia per le occupazioni sia per i campi rom grazie al ministro dell'Interno Matteo Salvini!". Il programma degli sgomberi prenderà il via in primavera ma, per rendere compatibile l'esecuzione con le capacità assistenziali del Comune, sarà diluito in un arco temporale pluriennale, con una media di quattro interventi l'anno. Secondo quanto scritto dal prefetto Gerarda Pantalone, a Roma, "il fenomeno delle occupazioni arbitrarie di immobili è particolarmente diffuso", con 11.000 persone che occupano in totale 82 stabili.

Pd Lazio: "Casapound è extraterritoriale?"

"Ci chiediamo se lo stabile di via Napoleone III a Roma, occupato da anni da quel club di educande impegnate in meravigliose attività culturali e che nel tempo libero dettano legge in alcune aree della Capitale - scrive in una nota il segretario del Pd Lazio, senatore Bruno Astorre, riferendosi ironicamente a Casapound -, sia in una zona extraterritoriale rispetto allo Stato italiano. Dopo mesi di rimpalli tra giunta Raggi, Mef, Demanio e Prefettura e non bastando la Corte dei Conti che ha quantificato il danno di 4,6 milioni di euro a carico di chi non ha provveduto allo sgombero del palazzo - aggiunge - tutto è praticamente fermo. Sarà perché il club di educande è nel cuore di quel galantuomo del vicepremier Salvini? O perché la denuncia dell'Amministrazione del Demanio (21 marzo 2019) depositata alla Procura della Repubblica di Roma era stranamente incompleta? Presenteremo - conclude Astorre - una interrogazione per sapere se la zona di via Napoleone III all'Esquilino a Roma sia extraterritoriale oppure no".

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