Roma, uccise il convivente con una coltellata: condannata a 16 anni

Lazio
Foto di archivio

La Corte d'assise d'appello ha confermato la sentenza di primo grado per Pamela Celani, la 29enne che nel maggio 2017, nel corso di una violenta lite, colpì al cuore il convivente Felice Lisi

È stata confermata in appello la condanna di primo grado per Pamela Celani, la 29enne che nel maggio 2017, nel corso di una violenta lite, colpì al cuore il convivente, Felice Lisi, con un coltello. La Corte d'assise d'appello di Roma ha inflitto alla donna una pena a 16 anni di reclusione per omicidio volontario, confermando così la sentenza emessa dal Gup di Frosinone nell'aprile 2018 a conclusione del processo con rito abbreviato.

La ricostruzione

I fatti risalgono al 31 maggio 2017. Lisi, all'epoca 23enne, è stato trovato agonizzante nell'abitazione di campagna di Ceprano che divideva con la sua compagna, colpito con una coltellata tra collo e torace. Ad avvertire i soccorsi e le forze dell'ordine è stata una vicina di casa, preoccupata per le urla provenienti dall'abitazione dov'era in corso una violenta lite. A nulla sono serviti i tentativi di rianimare il giovane.

Le indagini sull'omicidio

Celani, in stato di profonda agitazione, avrebbe riferito agli inquirenti di una lite con il compagno e che lo stesso Lisi si era ferito da solo. Dalle indagini, invece, sarebbe emerso come la convivenza tra i due fosse burrascosa e che quel giorno l'uomo, non appena sveglio, si era mostrato nervoso per le condizioni in cui viveva con la compagna. La confessione di Celani è arrivata durante il terzo interrogatorio a cui è stata sottoposta la donna durante le indagini.

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