Il provvedimento nasce dalle indagini che lo scorso aprile hanno portato all'arresto di Vincenzo Zumbo, accusato di peculato e autoriciclaggio
Il Nucleo speciale di polizia valutaria della guardia di finanza ha dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo di 237mila euro nei confronti del direttore di una filiale di un istituto bancario. Il provvedimento nasce dalle indagini che lo scorso aprile hanno portato all'arresto di Vincenzo Zumbo, funzionario del ministero della Salute accusato di peculato e autoriciclaggio.
Il mancato controllo del direttore
Secondo gli inquirenti, Zumbo si sarebbe appropriato di 1.400.000 euro dalle casse del ministero in poco più di un anno e mezzo. Dagli sviluppi delle indagini è emerso che buona parte delle somme distratte dal funzionario arrestato erano state accreditate su un conto corrente sul quale, in un un anno e mezzo, erano pervenuti quasi 200 bonifici dal ministero della Salute. Al direttore della filiale bancaria viene contestato di non aver effettuato alcuna segnalazione di operazione sospetta, come previsto dalla normativa di prevenzione antiriciclaggio, nonostante i sistemi di allerta interni avessero in diverse occasioni evidenziato le anomalie delle movimentazioni sul conto.
Le accuse al direttore
Al direttore di banca viene quindi contestata l'ipotesi di concorso omissivo nel reato di autoriciclaggio in quanto, non inoltrando le segnalazioni previste, ha accettato il rischio che il funzionario del ministero potesse compiere operazioni di autoriciclaggio con le somme di denaro versate sul proprio conto.