Ostia, operazione contro due clan: sei arresti

Lazio
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Operazione di polizia sul litorale romano tra Acilia, Ostia, Dragona e Dragoncello. Scardinate due organizzazioni criminali, attraverso l'arresto dei loro capi

Sul litorale romano, tra Acilia, Ostia, Dragona e Dragoncello, la polizia ha condotto questa mattina, martedì 14 maggio, un'operazione volta a scardinare due organizzazioni criminali: quella della famiglia Sanguedolce, collegata alla criminalità capitolina, e quella dei Costagliola, campani. I militari hanno arrestato i boss dei due gruppi, che si contendono da tempo l'egemonia del territorio per lo spaccio di droga.

Le accuse

Gli agenti di polizia hanno eseguito sei misure cautelari e diverse perquisizioni, emesse dal Gip di Roma su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia capitolina. I destinatari sono accusati, a vario titolo, di tentato omicidio, sequestro di persona, porto abusivo di armi da sparo, esplosione di colpi di arma da fuoco in luogo pubblico e lesioni personali aggravate.

I destinatari di ordinanza

L'ordinanza di custodia cautelare riguarda i cosiddetti "napoletani di Acilia": Gerardo Costagliola, suo figlio Emanuele, 31 anni, l'omonimo Emanuele Costagliola, Gianluca Tirocchi e Micheal Mazzei, nonché Alessio Sanguedolce, appartenente gruppo rivale. Il Gip ha disposto, inoltre, perquisizioni nei confronti di Daniele Sanguedolce e Valerio Antonacci. 

Le due famiglie

Il lavoro svolto dal pm Mario Palazzi ha permesso di accertare che i Sanguedolce sono legati a figure di spicco della criminalità locale, in particolare a Marco Esposito, detto 'Barboncino', che controllava le piazze di spaccio a Ostia Lido, prima di finire in carcere nell'ottobre 2018. I Costagliola, invece, possono contare su rapporti con personaggi legati alla Nuova Camorra Organizzata, gruppo criminale dell'area napoletana che faceva capo a Raffaele Cutolo.

Gip: "Clima di omertà"

Un "clima di diffusa omertà e di intimidazione": così il Gip Roberto Saulino definisce l'ambito in cui sono state svolte le indagini. Azioni criminali messi in atto "agendo a volto scoperto - scrive il Gip - e in luoghi pubblici, evidentemente facendo affidamento sulla mancata denuncia di possibili testimoni e sulla concreta attitudine intimidatoria dell'azione collettiva, scaturente dall'acquisita fama criminale". Per il magistrato, "tali violenti contrasti" non hanno "prodotto adeguate reazioni nel contesto sociale di riferimento, né tantomeno" hanno "sortito effetti o manifestazioni di aperta dissociazione, e ciò a dimostrazione della condizione di diffusa omertà radicata in quel territorio, conseguenza del prestigio delinquenziale, del livello di pericolosità e della autorevolezza che gli esponenti di tali consessi criminali hanno progressivamente acquisito nell'ambiente in cui disinvoltamente operano", conclude il giudice.

Le vicende che hanno fatto scattare le indagini

Le indagini sono partite alla luce di due episodi avvenuti il 7 giugno 2018. Vere e proprie spedizioni punitive in cui i due gruppi rivali si sono affrontati armi in pugno: scene da "Far West", come le hanno definite gli inquirenti. Azioni terminate solo per puro caso senza vittime. Il primo raid è avvenuto davanti ad un bar in una piazza di Dragoncello: il gruppo dei Sanguedolce si è avventato su Tirocchi, esponente del clan rivale, per ucciderlo, ma la pistola utilizzata nel blitz si è inceppata. Poche ore dopo la risposta del clan Castagliola: il gruppo arriva nella piazza teatro del fallito raid, sparando in aria e aggredendo un componente del clan "nemico". Agli atti dell'inchiesta c’è anche un terzo episodio, avvenuto il 6 settembre 2018 in un cinema di Ostia, dove i Castagliola hanno tentato, davanti a centinaia di persone, di uccidere Daniele Sanguedolce, il quale però è riuscito a salvarsi nascondendosi in un bagno.

Le parole di Virginia Raggi e Nicola Zingaretti

"Ringrazio la Polizia di Stato e la Procura Distrettuale Antimafia per l'operazione contro i clan a Ostia e sul litorale romano. Al loro fianco per liberare la città dalla criminalità". Così su Twitter la sindaca di Roma, Virginia Raggi. Anche il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha commentato l'operazione con una nota: "Nuova operazione contro la criminalità organizzata a Ostia e sul litorale romano. Un altro successo raggiunto grazie allo straordinario lavoro della Polizia di Stato e della Procura Distrettuale Antimafia che ringraziamo ancora una volta per impegno e professionalità esemplari. Le mafie si possono sconfiggere con l'azione dello Stato e con il protagonismo dei cittadini. Noi ci siamo".

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