Roma, annerita la serranda della sede degli Irriducibili: ipotesi esplosione

Lazio
Foto di Archivio (ANSA)

Nei pressi dell'ingresso, sarebbero stati rinvenuti frammenti di plastica parzialmente combusti e parti metalliche compatibili con un ordigno artigianale

Stamattina, a Roma, una volante del commissariato Appio, in transito in via Amulio, ha notato la saracinesca di una sede degli Irriducibili della Lazio leggermente divelta e annerita. Gli agenti ipotizzano che la causa possa essere stata un'esplosione. Nei pressi dell'ingresso, infatti, la polizia scientifica avrebbe rinvenuto frammenti di plastica parzialmente combusti e parti metalliche compatibili con un ordigno artigianale. Lievi danni anche a due auto. Gli investigatori hanno ascoltato diversi condomini dei palazzi vicini per ricostruire quello che è accaduto. Qualcuno sembra abbia sentito una deflagrazione nel cuore della notte, intorno alle quattro. Sulla vicenda sono in corso le indagini della Digos. Al momento non si esclude nessuna pista. Al vaglio le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza che potrebbero dare un volto al responsabile o ai responsabili del gesto. 

Lo striscione inneggiante a Mussolini

L'episodio della scorsa notte avviene a pochi giorni di distanza dallo striscione srotolato a Milano, vicino piazzale Loreto, con su scritto 'Onore a Mussolini' alla vigilia dell'anniversario della Liberazione. Per quella vicenda sono stati identificati una ventina di ultras degli Irriducibili e in otto sono stati raggiunti dal Daspo del questore Sergio Bracco per aver esposto lo striscione e per aver fatto il saluto romano. Quel giorno i tifosi della Lazio erano in trasferta nel capoluogo lombardo per il ritorno della semifinale di Coppa Italia contro il Milan. Il blitz durò una manciata di minuti, all'ora di pranzo, in corso Buenos Aires, a due passi da Piazzale Loreto. 

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