Roma, Virginia Raggi: "Celebriamo la Liberazione dal nazifascismo"

Lazio
La Raggi alla manifestazione (ANSA)

Così la sindaca: "Bisogna contrastare ogni tentativo di cancellare la nostra storia e ogni forma di violenza e di discriminazione"

Anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi, si unisce alle celebrazioni per la Festa della Liberazione, che si svolgono oggi, giovedì 25 aprile, in tutta Italia: "Celebriamo la Liberazione dell'Italia dal nazifascismo. La nostra democrazia è fondata sulla libertà, sui diritti e sull'antifascismo: non dobbiamo mai dimenticarlo. Bisogna contrastare ogni tentativo di cancellare la nostra storia e ogni forma di violenza e di discriminazione", scrive su Facebook il primo cittadino della Capitale.

"Lo striscione fascista è un'offesa a Roma"

Netta la posizione della sindaca di Roma nei confronti dello striscione fascista apparso nella giornata di mercoledì 24 aprile sul Grande raccordo anulare, con su scritto "25 aprile: il nostro onore. La vostra eterna sconfitta. Noi non abbiamo tradito!", e con il simbolo di 'Azione Frontale'. "Lo striscione fascista apparso sul Grande raccordo anulare di Roma è un'offesa per la città. Non consentiremo a nessuno di riscrivere la storia. Roma è e resta profondamente antifascista. Buona Festa della Liberazione a tutti", le sue parole.

"25 aprile una festa di tutti"

Durante le celebrazioni davanti al cimitero del Commonwealth, a Roma, la Raggi ha rimarcato nuovamente l'importanza della festa della Liberazione: "Il 25 aprile è la festa di tutti coloro che al di là di qualunque bandiera si sentono senza paura antifascisti. Questa è la nostra radice. I nostri nonni hanno combattuto per regalarci la libertà di dissentire in una discussione: qualcosa che ci garantisce la Repubblica e che noi diamo per scontato. Essere qui ogni anno non è una consuetudine. Questa celebrazione non può essere banalizzata o usata per fare altro. L'azione della Resistenza è contro chiunque pensa che il 25 aprile non serva più perché fa parte del passato. Quel passato fa parte sempre della nostra identità. È nostro il compito di far capire che il 25 aprile deve essere presente sempre. Per chi il 25 aprile lo capisce basta uno sguardo, per chi non lo capisce le parole non sono mai abbastanza".

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