Roma, furti di carburante dagli oleodotti: 17 arresti

Lazio
Furti di carburante dagli oleodotti (ANSA)

Sono ritenuti responsabili anche dell'esplosione e dell'incendio del pozzetto di ispezione della rete Eni, avvenuto la notte del primo dicembre 2018 a Maccarese

Operazione dei carabinieri contro i furti di carburante dagli oleodotti che forniscono l'aeroporto di Roma Fiumicino. Questa mattina sono state arrestate 17 persone, destinatarie di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere del Gip. Sono ritenute responsabili anche dell'esplosione e dell'incendio del pozzetto di ispezione della rete Eni, avvenuto la notte del primo dicembre 2018 a Maccarese, che aveva richiesto l'intervento di diverse squadre dei vigili del fuoco. Questo aveva provocato la chiusura per alcune ore del traffico della limitrofa autostrada Roma-Civitavecchia.

La dinamica dei fatti

Nel corso di un tentativo di furto, la banda aveva provato una fuoriuscita di carburante dalla quale era scaturita l'esplosione. A capo dell'associazione per delinquere, i carabinieri hanno individuato un italiano di 42 anni, imprenditore della provincia di Roma che, attraverso la sua fitta rete di conoscenze nell'ambiente della commercializzazione degli idrocarburi, si occupava di smerciare "in nero" il carburante rubato, oltre a fornire il sostegno logistico necessario agli altri membri dell'associazione.

Le dichiarazioni del sindaco di Fiumicino

"Ringrazio ancora una volta, a nome dell'amministrazione comunale, i carabinieri del Comando di Ostia per l'operazione che ha portato all'arresto di 17 persone responsabili di furto di carburante lungo gli oleodotti che riforniscono l'aeroporto di Fiumicino". Sono le persone del sindaco di Fiumicino, Esterino Montino. Poi, ha proseguito: "Si tratta di una notizia importante per il contrasto di questa tipologia di reati che possono causare enormi danni per la salute e per l'ambiente".

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