Roma, incatena il figlio in casa senza acqua né cibo per due giorni: arrestato

Lazio
Foto di archivio (ANSA)

Il ragazzo, 17 anni, è riuscito a fuggire e a chiedere aiuto alla vicina di casa. Il padre è stato arrestato con l'accusa di sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia

Un romeno di 38 anni, incensurato, è stato arrestato dai carabinieri per aver incatenato in casa il figlio 17enne, lasciandolo senza cibo né acqua per due giorni. È accaduto a Ladispoli, in provincia di Roma. 

La vicenda

A seguito di un litigio, il ragazzino se n'era andato di casa, ma l'uomo lo aveva rintracciato e aveva deciso di punirlo incatenandolo al divano letto dell'appartamento e legandogli le caviglie con un'altra catena. Dopo due giorni senza cibo né acqua, il 17enne, approfittando dell'assenza del padre, è riuscito a trascinare il divano letto accanto alla finestra che dà sul balcone di casa, ha recuperato una lima riposta in un mobiletto e si è liberato della catena che lo legava al divano letto. Si è poi trascinato sul pianerottolo, con le caviglie ancora legate tra di loro, e ha chiesto aiuto alla vicina, che ha subito avvertito i carabinieri. 

L'intervento dei carabinieri

I militari, dopo aver fatto medicare il minorenne dai sanitari del 118, lo hanno portato nella caserma di Civitavecchia (Roma) e lo hanno rifocillato. In evidente stato di prostrazione psicofisica, il giovane ha raccontato di essere già stato in passato vittima della violenza del genitore, che in casa aveva creato un clima di terrore a cui neanche la madre riusciva a reagire.

L'arresto

Il padre, incensurato e con problemi di alcolismo, proprietario di una piccola ditta di autotrasporti, è stato rintracciato nelle strade di Ladispoli e arrestato. È stato portato nella casa circondariale di Civitavecchia. Gli vengono contestati i reati di sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia. La vicenda è stata segnalata alla Procura dei Minori di Roma, che deciderà se riaffidarlo alla madre o a una casa famiglia.

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