Roma, truffa ad assicurazioni: arrestati tre ex poliziotti

Lazio
Foto di archivio

Danneggiavano le proprie palestre e poi denunciavano di aver subito un atto vandalico con l'obiettivo di incassare il risarcimento delle assicurazioni al fine di rinnovare i locali 

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Arrestati a Roma tre ex poliziotti, tra cui anche l’ex questore di Firenze Raffaele Micillo, per associazione per delinquere finalizzata alla truffa, frode assicurativa e simulazione di reato. Secondo le accuse i tre, tutti in pensione, danneggiavano le proprie palestre e poi denunciavano di avere subito un atto vandalico con l'obiettivo di incassare il risarcimento delle assicurazioni e rinnovare i locali.

La truffa

Su disposizione del Gip Flavia Costantini, sono finiti agli arresti domiciliari, oltre a Micillo, in pensione dall'aprile del 2016, anche gli ex poliziotti Federico Ricciuto e Vincenzo Barbato. Secondo gli inquirenti i fatti contestati sono avvenuti tra il 2016 e il 2018 e hanno riguardato alcune palestre di Roma nella zona di via Boccea e in via Prenestina. I locali venivano imbrattati con vernice nera. In alcuni casi i macchinari venivano danneggiati e i pavimenti resi inutilizzabili con lo scollamento del parquet. Gli inquirenti, coordinati dal procuratore aggiunto Lucia Lotti, hanno accertato che gli indagati dopo un primo danneggiamento si erano affrettati a investire "oltre 310mila euro per l'acquisto di nuovi attrezzi, in sostituzione di quelli ritenuti inservibili, nonostante la palestra fosse priva di sistema di allarme, di telecamere di sicurezza e munita soltanto di una porta a serratura".

Le indagini

Dall'attività di indagine è emerso che gli episodi, avvenuti a un paio di anni di distanza, avevano dinamiche e modalità identiche. Per il Gip gli indagati hanno percepito "periodicamente, con l'aiuto anche di amici e parenti, in modo fraudolento, indennizzi assicurativi, per rifinanziarsi e lucrare doppiamente, in quanto i macchinari apparentemente danneggiati, hanno in realtà un mercato dell'usato che rende loro un ulteriore guadagno, collaterale al risarcimento principale".

 

“Aggiornamento: Con sentenza del 13 ottobre 2021 il GUP del Tribunale di Roma ha prosciolto il Sig. Raffaele Micillo da tutte le accuse contestate per non aver commesso il fatto e perché il fatto non sussiste”.

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