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Roma, uccise a coltellate un connazionale: pena ridotta in appello

Lazio
Foto di archivio (Fotogramma)

L'uomo, accusato di omicidio volontario, si è visto ridurre di 6 mesi la pena a 22 anni di reclusione inflitta dai giudici al termine del processo di primo grado 

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Lieve sconto di condanna per Yeashin Sarkar, il bengalese di 27 anni che nel settembre 2014, nel corso di un'aggressione a scopo di rapina, massacrò a coltellate un connazionale. 21 anni e 6 mesi di reclusione è la pena inflitta all'uomo nel processo di appello che ha visto una piccola riduzione di 6 mesi della condanna emessa dai giudici di primo grado.

L'omicidio

I fatti contestati risalgono alla notte del 29 settembre 2014, quando una telefonata allerta i carabinieri segnalando la presenza di una persona, esanime e piena di sangue, in un parco in prossimità di una pista ciclabile in viale dei Quattro Venti. Giunti sul posto, i militari hanno trovatola vittima, Sheikh Pinto, accoltellato più volte nella zona sopra-clavicolare e all'addome. Secondo l'accusa, Sarkar avrebbe ucciso il connazionale durante un tentativo di rapina, i soldi gli sarebbero serviti per poter far ritorno in Bangladesh. Sarkar dal momento dell'omicidio si è dato alla latitanza.

La decisione dei giudici

Nel processo di primo grado il presunto assassino è stato condannato a 22 anni di reclusione per le accuse di omicidio volontario e rapina, esclusa invece l'aggravante dei futili motivi. Il reato di rapina è stato riqualificato in furto aggravato, per questo la nuova pena è risultata minore rispetto la precedente. Confermata invece l'imputazione per omicidio volontario.