Scovato piromane dei cassonetti a Roma, via da Capitale per tre anni

Lazio
Foto di archivio

L’uomo aveva preso di mira i contenitori dei rifiuti nel quartiere Tuscolano. Oltre a essere destinatario di un foglio di via, è stato denunciato per danneggiamento seguito da incendio

È stato individuato e denunciato dalla polizia il piromane dei cassonetti che, negli ultimi tempi, aveva preso di mira i contenitori dei rifiuti nel quartiere Tuscolano a Roma. Si tratta di un uomo di 46 anni, già noto alle forze dell’ordine, cui la polizia è risalita dopo indagini scattate da tempo. Il 46enne, oltre a essere stato denunciato per "danneggiamento seguito da incendio", è destinatario di un foglio di via obbligatorio, emesso dal Questore della Capitale, che gli impedisce di far ritorno a Roma per tre anni.

L’identificazione del piromane

Gli agenti del commissariato di zona, diretto da Giovanni Di Sabato, analizzando i vari episodi, erano giunti a esaminare un incendio avvenuto il 14 gennaio scorso, quando in via Calpurnio Fiamma erano divampate le fiamme che, oltre a danneggiare un cassonetto, avevano interessato anche alcune autovetture parcheggiate nelle vicinanze. Visionando le immagini riprese da una telecamera della zona, i poliziotti hanno notato un uomo dapprima passare e guardare verso il cassonetto della raccolta carta, come a voler effettuare un sopralluogo e, dopo poco, tornare e gettare all'interno un innesco, per poi allontanarsi. Quando, dopo pochi minuti, le fiamme hanno avvolto il contenitore, l'uomo si è ripresentato sul posto e, notata la presenza della telecamera, si è adoperato per limitarne le conseguenze, spostando una bici che rischiava di rimanere danneggiata e facendo subito dopo una telefonata. I poliziotti, nel tentativo di identificarlo, hanno analizzato le chiamate effettuate dal posto verso gli enti di soccorso pubblico, ritenendo verosimile che il piromane potesse aver chiamato i soccorsi per sviare le attenzioni da lui e, risaliti agli intestatari delle utenze, hanno appurato che una di esse apparteneva proprio all'uomo ripreso dalle telecamere.

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