Raggi, processo contro 'Chi': risarcimento extragiudiziale chiude caso

Lazio
Foto di archivio (ANSA)

Nell'articolo, stando all'imputazione, si attribuiva alla sindaca una relazione con Daniele Frongia, ex consigliere comunale del Movimento 5 Stelle e attuale assessore allo Sport nella Capitale 

È terminato con un accordo di risarcimento extragiudiziale il processo per diffamazione ai danni della sindaca di Roma Virginia Raggi. Al centro del processo un articolo uscito nel maggio del 2016 sul settimanale Chi. In seguito all’accordo, il procedimento a carico della giornalista di 'Chi' Giulia Cerasoli e del suo direttore Alfonso Signorini si è estinto per il ritiro della querela. Nell'articolo, stando all'imputazione, si attribuiva alla sindaca una relazione con Daniele Frongia, ex consigliere comunale del Movimento 5 Stelle e attuale assessore allo Sport nella Capitale.

Trovato l’accordo tra le parti fuori dal procedimento

Nelle scorse udienze la difesa, guidata dal legale Gian Piero Biancolella, e Alessandro Mancori, legale di Virginia Raggi e di altre parti civili, tra cui il marito della sindaca, avevano già spiegato al giudice della quarta penale di aver raggiunto "un'intesa transattiva" tra tutte le parti con "remissione della querela" per diffamazione. Nelle precedenti udienze anche la sindaca aveva deposto spiegando di essersi sentita offesa perché quell'articolo aveva gettato ombre su di lei.

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