Sequestrati beni per 92 milioni a una famiglia di imprenditori romani

Lazio
Foto di archivio (ANSA)

Confiscati immobili, auto, barche e liquidità alla famiglia Capriotti, attiva nel settore delle costruzioni e degli appalti pubblici. Indagati i due fratelli Roberto e Angelo e il padre Enzo 

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Una confisca da 92 milioni di euro è stata eseguita dalla guardia di finanza a una nota famiglia di imprenditori romani, i fratelli Angelo e Roberto Capriotti, rispettivamente 57 e 64 anni, e il padre Enzo, 83 anni. Il capitale sociale e il patrimonio confiscato dal nucleo di polizia economica-finanziara comprende 21 società italiane ed estere (con sedi negli Stati Uniti, nel Principato di Monaco e in Portogallo), rapporti finanziari, beni mobili registrati e 43 immobili, tra cui un castello e auto di lusso.

L'evasione fiscale

Il decreto di confisca è stato emesso dalla Sezione Specializzata Misure di Prevenzione del locale Tribunale. Le complesse indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno "permesso di ricostruire l'assoluta sproporzione tra il patrimonio accumulato e i redditi dichiarati dai proposti e dai loro familiari".

Angelo Capriotti

I tre esponenti della famiglia Capriotti, attiva sin dagli anni '70 con numerose società operanti nel settore delle costruzioni e degli appalti pubblici, erano già stati arrestati nel 2014 per bancarotta fraudolenta. Angelo Capriotti, coinvolto nel 2012 in una vicenda di corruzione dell'allora Presidente della Repubblica di Panama, era stato colpito ad aprile da un'ulteriore misura cautelare per riciclaggio e intestazione fittizia di beni. È tuttora agli arresti domiciliari. Nei suoi confronti il Tribunale ha disposto la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno nel comune di Roma per tre anni.

Il patrimonio confiscato

Tra gli immobili confiscati figurano: il "Castello Bracci", con annessa tenuta di oltre 75.000 mq, adibito a resort e centro benessere, sito a Fiano Romano (Roma), del valore di oltre 5 milioni di euro; tre interi piani di un edificio nei pressi di piazza Bologna a Roma, destinati a sala bingo, valutati circa 4,5 milioni di euro; una villa nel parco nazionale del Circeo, con accesso diretto al mare e pertinente area verde di 1.500 mq, del valore di circa 5,7 milioni di euro; un'abitazione nei pressi di Piazza Navona, una villa di 28 vani nella zona della Giustiniana e due lussuosi appartamenti di 17 e 14 vani all'interno di un esclusivo comprensorio in via della Camilluccia, per un valore di mercato complessivo di circa 8,4 milioni di euro; quattro appartamenti a Miami Beach (Stati Uniti), del valore totale di circa 2,4 milioni di euro, e uno a Saint Moritz (Svizzera), valutato circa 1 milione di euro; una villa di circa 600 mq a Armacao du Buzios (Brasile), nell'area marina Baia Blanca.

I conti correnti in Svizzera

Oggetto del provvedimento di confisca sono anche numerose autovetture, tra cui una Ferrari e una Lamborghini, una barca a vela a tre alberi del valore di circa 4,5 milioni di euro e disponibilità liquide per oltre 32 milioni di euro, depositate su conti correnti accesi anche presso banche svizzere.  

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