Roma, arbitro pestato da tifosi dopo partita di calcio dilettantistica

Lazio
Foto di archivio (ANSA)

L'arbitro, un giovane di 24 anni, è stato portato in ospedale, si ipotizza che i due aggressori siano tifosi della squadra locale 

Sono entrati nell'area degli spogliatoi, al termine della partita, e hanno preso a schiaffi l'arbitro che è caduto per terra sbattendo la testa. È accaduto domenica 11 novembre, in un centro sportivo di San Basilio, alla periferia di Roma. L'aggressione si è verificata al termine di una partita di calcio dilettantistica, categoria Promozione, tra la Virtus Olympia Roma San Basilio e l'atletico Torrenova 1986. Sulla vicenda indagano i carabinieri della stazione San Basilio. L'arbitro, un giovane di 24 anni, è stato portato in ospedale, le lesioni sono state giudicate guaribili in 10 giorni. Si ipotizza che i due aggressori siano tifosi della squadra locale.

Aia: “Niente arbitri in Lazio per una settimana”

Dopo “l'ennesimo ed increscioso” episodio di violenza ai danni di un arbitro, che era stato designato per la direzione di una gara del campionato Promozione del Lazio, l'AIA questa settimana non invierà arbitri sui campi per tutte le partite in programma nei campionati dilettanti della Regione. Lo ha deciso il presidente, Marcello Nicchi, che annuncia “una presa di posizione forte e decisa per sollecitare un momento di riflessione da parte di tutti ma anche dell'opinione pubblica sul tema della violenza nel calcio. L'11 novembre si è consumato l'ennesimo episodio di violenza ai danni di un arbitro - ricorda la nota dell'Aia - che era stato designato per la direzione di una gara del campionato Promozione del Lazio, regione dove si sono registrati già otto casi dall'inizio della stagione sportiva. Nella circostanza il giovane associato è stato aggredito selvaggiamente e costretto a ricorrere a cure mediche urgenti di pronto soccorso ospedaliero, dove è tuttora ricoverato”, aggiunge Nicchi che fa sapere che “si valuteranno nuove e analoghe iniziative al verificarsi di ogni ulteriore episodio di violenza grave”. Della situazione generale annosa e dell'iniziativa in particolare, conclude l'Aia, sono stati informati il Presidente Federale, il Presidente della LND e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per lo Sport.

Salvini: “300 arbitri picchiati in un anno, è una follia!”

Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro degli Interni Matteo Salvini. "Solo quest'anno 300 arbitri dei campionati minori sono stati picchiati. Vi rendete conto della follia?", le sue parole ai cronisti fuori da Palazzo delle Esposizioni, a Roma, dove è in programma la presentazione del calendario della polizia. E ancora: "Ci sono 35 mila arbitri che dirigono, gratis, in 11 mila campetti di periferia. Che paese è quello dove si mandano all'ospedale 300 ragazzi perchè non avrebbero arbitrato bene?".

Gravina: “Studiamo provvedimenti drastici”

“È l'ennesimo brutto episodio, testimonianza di una cultura che dobbiamo cambiare. Chi fa questi gesti non può far parte del nostro mondo”. Così il presidente della Figc, Gabriele Gravina, commenta l'aggressione al giovane arbitro. “L'appello della mamma di questo ragazzo e di tutti gli arbitri aggrediti - dichiara Gravina a Coverciano - non resteranno inascoltati. Studieremo provvedimenti ancora più drastici per fermare questa deriva, arrivando fino all'esclusione dei club qualora dovessero emergere delle responsabilità”.

Solidarietà dalla Lega di B

La Lega B, con il presidente Mauro Balata, l'intero staff e le società associate, “esprime la più convinta solidarietà all'Aia, al suo presidente Nicchi e a Riccardo Bernardini, l'arbitro che domenica è stato vittima di una vile e inaccettabile aggressione che nulla ha a che vedere con il mondo dello sport. L'obiettivo primario dei nostri comportamenti e delle nostre azioni - è sottolineato in una nota della Lega di B - deve essere quello di eliminare quanto prima e del tutto questi episodi dal calcio”.

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