Roma, alloggia in case religiose e scappa senza pagare: preso

Lazio
Foto di archivio (Getty Images)
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Il truffatore seriale diceva di avere la casa in ristrutturazione, si faceva ospitare, ma prima di pagare il conto fuggiva fingendo un ricovero 

Diceva di essere un architetto con la casa in ristrutturazione. Per questo chiedeva ospitalità alle case religiose di Roma, ma poi spariva al momento del saldo. Una settimana, due settimane, a volte anche 20 giorni di soggiorno. Le case religiose truffate sarebbero una quindicina, almeno secondo quanto emerso finora ricostruendo la storia degli ultimi 12 mesi.

La scusa per la fuga

Prima della fine del soggiorno arrivava un improvviso ricovero per accertamenti, poi le scuse per non pagare: "Non mi fanno usare pc e cellulare", "passerò appena esco", "manderò qualcuno a saldare", "mandatemi l'Iban". 

Gli accertamenti

La serie dei pernottamenti gratuiti si è interrotta quando il portale internet per la gestione delle prenotazioni ha ricevuto una segnalazione ed ha cominciato ad indagare. L'uomo è stato rintracciato proprio in una struttura religiosa, in attesa, forse, di fuggire per l'ennesima volta, il truffatore, infatti, è stato sorpreso con in tasca la prenotazione per il soggiorno successivo.

Il commento di Ospitalità Religiosa

"Nel passato ci è capitato qualche singolo episodio di truffe - spiega il Presidente di Ospitalità Religiosa Fabio Rocchi - ma è la prima volta che ci troviamo di fronte ad un caso 'seriale'". Il truffatore è stato denunciato dalle diverse strutture che lo avevano accolto che, non sospettando nulla, non hanno chiesto acconti. “La cosa che rammarica di più - sottolinea Rocchi - è che gran parte degli insoluti erano destinati ad alimentare le attività caritatevoli e missionarie di ordini e congregazioni".

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