Roma, cancellate le prime due strade di chi firmò le leggi razziali

Lazio
Foto di archivio (ANSA)
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Si tratta di via Arturo Donaggio e di via Edoardo Zavattari. Le due strade saranno intitolate a due vittime della Shoah, che saranno scelte insieme alla Comunità ebraica della Capitale 

Due strade di Roma che portano il nome di chi firmò le leggi razziali saranno cancellate dalla toponomastica della Capitale. Si tratta di via Arturo Donaggio e via Edoardo Zavattari. Le due strade saranno intitolate a due vittime della Shoah, che saranno individuate in un percorso condiviso con la Comunità ebraica di Roma, che avrebbe già individuato dieci nomi. Il 15 novembre si terrà l’incontro in una scuola romana con gli abitanti delle vie interessate e gli studenti della zona, chiamati anche loro a dare il proprio contributo per la scelta. La sindaca di Roma Virginia Raggi, con questa decisione, sta portando avanti l’annuncio di togliere dalle strade romane i nomi di chi preparò le leggi razziali, che condussero alla Shoah.

Chi erano Arturo Donaggio e Edoardo Zavattari

Arturo Donaggio era uno psichiatra e fu il più anziano dei dieci scienziati che sottoscrisse il Manifesto della Razza. Edoardo Zavattari era, invece, un biologo. Anche lui fu tra i firmatari del documento propedeutico alle leggi razziali e tra i principali teorici, in Italia, del razzismo biologico.

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