Nel 2022 però già pesano i fattori legati alla guerra in Ucraina
(ANSA) - POTENZA, 21 GIU - Nel 2021 l'economia in Basilicata "è cresciuta in maniera intensa, recuperando tuttavia solo in parte i livelli di attività prepandemici": è la sintesi del Rapporto annuale della Banca d'Italia sull'andamento delle economie regionali, presentato stamani, a Potenza.
Il rapporto segnale che lo scorso anno in Basilicata "il valore aggiunto regionale è aumentato del 5,8 per cento, un dato lievemente inferiore alla media nazionale (6,6 per cento)": Ad ogni modo, "gli indicatori disponibili relativi ai primi mesi del 2022 segnalano un indebolimento della fase ciclica, sul quale incide l'aumento dei prezzi degli input produttivi, acuitosi a seguito del conflitto in Ucraina".
L'analisi è stata presentata ai giornalisti dal direttore delle filiale di Potenza della Banca d'Italia, Maurizio Mincuzzi, dal responsabile dell'ufficio analisi e ricerca economica della sede di Bari, Maurizio Lozzi, e dal coordinatore del rapporto, Vincenzo Mariani.
Nel rilevare che "nel 2021 il valore aggiunto del settore industriale è cresciuto significativamente dell'8,3 per cento", il rapporto ha evidenziato che "la produzione dello stabilimento Stellantis di Melfi è calata di circa un quinto rispetto al 2020. Nell'estrattivo il valore della produzione è aumentato" ma è diminuita la quantità prodotta di petrolio (meno undici per cento) e di gas (meno 21 per cento). Mincuzzi, Lozzi e Mariani hanno sottolineato la crescita del valore aggiunto in generale del settore immobiliare e in particolare del valore aggiunto del settore delle costruzioni, con un aumento del 19,9 per cento, un dato che ha contribuito alla crescita dell'occupazione, che si è attestata al 2,9 per cento, "riuscendo a recuperare e superare i livelli precedenti la pandemia".
L'analisi ha certificato un aumento del 2,5 per cento del reddito delle famiglie e del 3,6 per cento dei consumi, che però "hanno recuperato solo parzialmente i livelli del 2019" (sono "tornati a crescere" anche i prestiti alle famiglie).
Secondo gli studiosi, la Basilicata continua ad avere tre punti deboli che sono la forte incertezza legata al comparto dell'auto, "il nanismo dell'imprenditoria" e lo spopolamento.
(ANSA).