Regionali Lazio, Rinaldi e Pecorelli a Sky TG24: "Sanità al centro dei nostri programmi"

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Confronto tra le candidate di Unione Popolare e PCI alla presidenza della Regione Lazio: hanno sottolineato come la gestione della sanità pubblica sia per loro un fattore assolutamente centrale, hanno ribadito il no a nuovi termovalorizzatori e fatto una riflessione sull'ipotesi Expo a Roma nel 2030

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La sanità prima di tutto. Intervistate da Sky TG24, Rosa Rinaldi e Sonia Pecorelli, candidate alla presidenza per la regione Lazio rispettivamente per Unione Popolare e Partito comunista italiano, hanno sottolineato come ci sia un solo fattore che gli elettori dovrann tenere in adeguata considerazione il prossimo 12 e 13 febbraio, quando ci saranno le elezioni. "La sanità è uno dei grandi temi su cui dovremo decidere da che parte andare: l'emergenza sanitaria ha messo a nudo l’incapacità del pubblico e la privatizzazione violenta del settore", ha dichiarato la candidata di Unione popolare. "Il modo in cui tratteremo il settore pubblico è certamente importante: l'emergenza sanitaria ci ha messo di fronte a dei problemi, ma non dobbiamo dimenticarci di garantire il diritto alla salute", ha aggiunto la sfidante del Pci.

L'autonomia si lega alla disparità

A proposito della riforma delle istituzioni regionali voluta dal ministro Roberto Calderoli, le due candidate sembrano essere d'accordo. "Siamo fortemente contrari perché in questo modo aumenterebbero considerevolmente le disuguaglianze. Già oggi ci sono i pellegrinaggi sanitari, che crescerebbero a dismisura con la riforma. Poi, oltretutto, l 'emergenza sanitaria ha evidenziato come la stessa Lombardia si sia trovata a mani nude a dover affrontare il problema. Per questo dobbiamo ricordare che certe materie saranno pure regionali, ma i princìpi restano sempre nazionali", ha evidenziato Rinaldi. Un dato su cui si mostra d'accordo anche Pecorilli: "L'autonomia accentuerebbe le differenze tra i cittadini di regioni diverse e l'immaginata riforma presidenziale sarebbe un ulteriore problema: in questo modo si andrebbe a incidere su 23 materie, aumentando il distacco tra cittadini e istituzioni".

 

Francesco Rocca e Alessio D’Amato

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Il no al termovalorizzatore

Altro tema centrale è il no a eventuali nuovi termovalorizzatori, in particolare quelli di Santa Palomba e di Anagni: secondo Pecorelli, “impianti di questo genere sono un grosso problema soprattutto in caso di crisi idrica, visto che richiedono parecchia acqua per funzionare. In questo modo 250mila abitanti verrebbero danneggiati: serve perciò incentivare il riciclo e la raccolta differenziata, oltre che l’utilizzo della cosiddetta “tariffa puntuale”, che significa pagare quanto si consuma". Rinaldi, invece, punta il dito contro il comune di Roma colpevole, a suo dire, di non aver attuato un’adeguata politica ambientale per il territorio: “Vent’anni fa, quando ero vicepresidente della provincia di Roma, stilammo un piano per la raccolta differenziata incontrando tutti i rappresentanti di categoria. Se oggi siamo ancora dove eravamo allora, significa che non sono stati fatti passi in avanti. Finora ha vinto la politica della polvere sotto il tappeto, con il varo delle grandi discariche: servono invece piccoli impianti, più funzionali ai territori".

Il governatore del Veneto Luca Zaia al voto per le regionali e il referendum , San Vendemiano (Treviso), 20 settembre 2020. ANSA/PAOLO BALANZA

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Roma e le grandi opere

C’è poi la questione di Roma, i cui problemi spesso fagocitano quelli di tutto il territorio circostante. “Spesso si è avuto un approccio troppo centrato sulla Capitale, che sarà anche importante ma non può essere il solo problema. Per questo credo che il superamento delle province e la mancanza di un voto popolare degli enti intermedi sia stato un errore”, sostiene Rinaldi. Dal punto di vista di Pecorelli è importante soprattutto agire sul turismo di prossimità: "Oggi abbiamo la possibilità di conoscere tanti territori che prima non si conoscevano ma bisogna fare di più”. Il Giubileo del 2025 e l’Expo del 2030, per il quale Roma vorrebbe candidarsi, possono essere utili? “Sicuramente il Giubileo sarà utile, spero soprattutto a livello occupazionale, mentre sull’Expo dobbiamo avviare una seria riflessione perché non vorrei che fosse una sorta di “cattedrale nel deserto”", rimarca la candidata per il PCI. Un punto sul quale concorda anche quella di Unione popolare, che sostiene come “l’Esposizione universale, da ultimo quella di Milano abbia evidenziato come certe occasioni siano soprattutto un’opportunità per i grandi affari. Per questo mi piacerebbe poter avviare dei comitati di partecipazione, per evitare che il territorio venga deturpato”

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Cosa sapere sulle elezioni regionali

Il prossimo 12 e 13 febbraio Lazio e Lombardia andranno al voto per il rinnovo dei rispettivi Consigli regionali: le urne saranno aperte la domenica dalle 7 alle 23 e il lunedì dalle 7 alle 15. In Lazio i candidati alla presidenza sono Francesco Rocca per il centrodestra; Alessio D’Amato per PD e Terzo Polo; Donatella Bianchi per il Movimento 5 Stelle; Rosa Rinaldi per Unione Popolare; Sonia Pecorelli per il PCI. In corsa c’è anche Fabrizio Pignalberi: il Tribunale di Frosinone ha revocato l’ammissione delle sue due liste, “4 Polo per l'Italia” e “Pignalberi presidente", per presunta irregolarità delle firme ed è stato presentato un ricorso al Tar. In Lombardia, invece, i candidati sono il governatore uscente Attilio Fontana, per il centrodestra; Pierfrancesco Majorino per PD e Movimento 5 Stelle; Letizia Moratti per il Terzo Polo e, infine, Mara Ghidorzi per Unione Popolare.

Un momento delle operazioni di voto per le elezioni suppletive per la Camera Roma I municipio, 01 marzo 2020. 
ANSA/ANGELO CARCONI

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