Nomine del governo, confermato Ruffini alle Entrate

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Paola Motta

Paola Motta

Entro fine mese il governo dovrà decidere il cambio o la conferma di una settantina di posizioni dirigenziali in Ministeri e agenzie dello Stato

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Da sinistra a destra passando per il centro è il potere per eccellenza di un governo: il cosiddetto spoils system, introdotto alla fine degli anni Novanta, cioè il potere di confermare o cambiare le posizioni dirigenziali nei ministeri o nelle agenzie statali. Il governo ha 90 giorni dal suo insediamento per decidere, l'esecutivo Meloni ha tempo fino al 24 del mese, una settantina le poltrone interessate. Al di là delle polemiche politiche, dei desiderata, delle critiche lo spoils system fa parte dei poteri e degli strumenti per realizzare il programma di chi ha vinto le elezioni.

Tra conferme e uscite

In questi giorni l'ex ministro della Funzione pubblica Franco Bassanini, padre, di sinistra, della legge del 1998 che ha riformato la pubblica amministrazione ha commentato: è corretto che chi vince le elezioni abbia a disposizione questo potere che va usato comunque con prudenza. E così l'ultimo Consiglio dei Ministri ha confermato all'Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini e al Demanio Alessandra Del Verme. In particolare spicca politicamente la scelta di dare continuità al vertice delle Entrate, ma fondamentale anche il ruolo della seconda: gestire e valorizzare 43mila beni immobiliari per 62 miliardi stimati. Viene invece  sostituito il direttore dell'Agenzia delle Dogane e Monopoli, Marcello Minenna - nominato nel 2020 su spinta del M5s - al suo posto Roberto Alesse già presidente della commissione di garanzia sugli scioperi.

Le prossime scelte

Tra i primi cambiamenti  del governo la sostituzione del commissario straordinario per la ricostruzione post sisma del 2016: Guido Castelli FdI al posto di Giovanni Legnini confermato commissario per Ischia. Rimosso anche il direttore dell'Aifa Nicola Magrini. Tra gli incarichi di vertice rimangono da decidere se confermare o meno il direttore generale del ministero dell'Economia Alessandro Rivera e il Ragioniere dello Stato Biagio Mazzotta. Tutti incarichi che hanno un ruolo fondamentale per seguire e far sentire la linea di marcia decisa da Palazzo Chigi. 

Ernesto Maria Ruffini

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