Il confronto tra i due leader si è svolto "in un clima di unità di intenti e di massima cordialità e collaborazione. FdI e Forza Italia si presenteranno uniti, con le altre forze della coalizione, alle prossime consultazioni con il Presidente della Repubblica, Mattarella, e sono al lavoro per dare il più presto possibile all'Italia un governo forte, coeso e di alto profilo che si metta subito al lavoro per affrontare le urgenze". Lo riferisce una nota congiunta
Pd, Nardella: "Io non replico a Renzi, non alimento polemiche"
"Io non replico a Matteo Renzi. Abbiamo un compito che i fiorentini si aspettano da noi avendoci votato che è quello di lavorare con umiltà e intelligenza senza alimentare polemiche. Nella politica italiana c'è già troppa polemica. Il nostro stile è lavorare in modo concreto, ascoltando i cittadini, affrontando le questioni serie, quelle complesse, come anche la sicurezza stradale e del rispetto delle regole. Questo è il nostro obiettivo, questo è il nostro stile". Così il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano un commento sulle dichiarazioni del senatore Matteo Renzi, leader di Italia Viva, che lo ha accusato di litigare con lui perchè intenzionato a candidarsi alla segreteria nazionale del Pd.
"Lo ripeto: io non replico", ha aggiunto Nardella ai cronisti a proposito della sua visita a casa di Renzi, rivelata sabato scorso dallo stesso ex premier, per spiegargli la sua intenzione di candidarsi alla guida del Pd. Nardella, Emiliano e De Micheli a Live In Firenze: "Pd perde voti, serviva alleanza"
"Lo ripeto: io non replico", ha aggiunto Nardella ai cronisti a proposito della sua visita a casa di Renzi, rivelata sabato scorso dallo stesso ex premier, per spiegargli la sua intenzione di candidarsi alla guida del Pd. Nardella, Emiliano e De Micheli a Live In Firenze: "Pd perde voti, serviva alleanza"
Gas, Fedriga: "Price cap misura strutturale importantissima"
"Price cap è una misura importantissima ma poi occorre disabbinare il prezzo del gas da quello dell'energia ed il calmieramento dei prezzi con risorse pubbliche perché il price cap non riporterà i prezzi a quelli di tempo fa" e per evitare di "dare soldi alla speculazione piuttosto che darli ai cittadini". Sono le tre "misure strutturali" indicate dal presidente della Regione Fvg e presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga per fronteggiare il caro energia. Fedriga si è augurato che abbia effetto quella che "sembra una prima intesa da parte dell'Europa al tetto al prezzo del gas". Gas, Von der Leyen: "Fatti progressi, martedì nuova proposta"
Della Vedova: "Centrodestra profondamente diviso"
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Malpezzi: "No di M5s a coordinamento delle opposizioni"
"Dai 5 stelle abbiamo ricevuto il loro no di fronte alla possibilità di attuare un coordinamento delle opposizioni e non stavamo parlando sicuramente di un'alleanza. E' chiaro che non c'è volontà neppure di provare a lavorare insieme in Parlamento su quelli che saranno i provvedimenti. Vedremo poi con il tempo. Io dico che la ferita del 20 luglio è una ferita ancora aperta perchè è la ferita dell'irresponsabilità. A breve ci sarà un esecutivo che dovrà trovare delle risorse per affrontare i problemi che sono importanti per i cittadini italiani. Noi avremmo voluto affrontarli con quella vecchia formazione di governo, avremmo perso meno tempo ma loro (il M5S ndr.) pensano di voler continuare, forse perchè è più redditizio dal punto di vista elettorale e di posizionamento a dire di no persino ad un coordinamento". Lo ha detto Simona Malpezzi, capogruppo al Senato del Partito Democratico, a 24 Mattino su Radio 24. Sondaggi, dopo elezioni crescono FdI e M5s, Pd e Lega in calo
Romeo: "Giorgetti a MEF darà spessore internazionale"
"Giorgetti all'Economia? Assolutamente sì e da parte nostra c'è stato grande entusiasmo sull'idea di questa scelta perchè inizialmente il ministero dell'economia sembrava essere più a portata di un tecnico ed invece quando è venuto fuori il nome di Giorgetti, è una figura che rassicura, tranquillizza e da spessore a tutto il governo anche a livello internazionale". Lo ha detto Massimiliano Romeo, capogruppo al Senato della Lega, a 24 Mattino su Radio 24. Toto-ministri, chi vorresti nel nuovo governo Meloni? Dì la tua
Donzelli: "Meloni-Cav nella sede di FdI? Niente di male"
"Non lo so..e non ho l'agenda dei due...". Così Giovanni Donzelli replica ai cronisti che gli chiedono se Giorgia Meloni è Silvio Berlusconi si siano risentiti e se sia confermato l'incontro tra i due alla sede di FdI. Ai cronisti che gli chiedevano anche del significato dell'incontro al partito della premier in pectore e non a Villa Grande ha replicato: "Non è così fondamentale...comunque credo non ci sia nulla si male a vedersi a via della Scrofa..". La Russa: "Berlusconi dica che appunti contro Meloni sono fake". Lei: non sono ricattabile
Cei, Cardinal Zuppi: "Povertà morde, mantenere Reddito"
"Una cosa che mi ha colpito" del Rapporto, "e speriamo che il governo sappia affrontare con molto equilibrio, è il problema del reddito di cittadinanza che è stato percepito da 4,7 milioni di persone, ma raggiunge poco meno della metà dei poveri assoluti. Quindi c'è un aggiustamento da fare ma mantenendo questo impegno che deve essere così importante in un momento in cui la povertà sarà ancora più dura, ancora più pesante e rischia di generare ancora più povertà in quelle fasce dove si oscilla nella sopravvivenza, che devono avere anche la possibilità di uscire da questa zona retrocessione". Lo dice il presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi, a proposito del XXI rapporto Caritas sulla Povertà. Reddito di cittadinanza, il report Anpal: “Lavora uno su cinque fra gli occupabili”
Zingaretti: "No a sinistra con puzza sotto il naso"
"I dati pubblicati dall'Istat sui prezzi beni alimentari +11% ed energetici +44.5% ci indicano le vere emergenze del Paese. La destra ha scelto gli estremismi sulle nomine e abbiamo fatto bene a denunciarlo. Ma attenti ora a non essere la sinistra con la puzza sotto il naso che commenta e basta". Così il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti questa mattina, a margine di un evento nella sala Protomoteca del Campidoglio a Roma. "La nostra agenda sulla quale incalzare la maggioranza e' il lavoro, le bollette, la scuola, l'innovazione per le imprese, la lotta contro le disuguaglianze. Arrivano oltre 200 miliardi conquistati da noi, con Conte, Gualtieri e Amendola e i nostri governi. Ora incalziamoli e vigiliamo perché siano spesi e spesi bene per lo sviluppo, le imprese e il lavoro - ha sottolineato Zingaretti- . Mentre formano il governo sarebbe bello essere tutti nelle piazze e per le strade d'Italia a dire: siamo qui, la nostra battaglia continua su tre quattro punti sui quali ci siamo impegnati". Direzione Pd, Letta: "Simbolo resti così. Solo con opposizione determinata abbiamo futuro"
Nuovo governo Meloni, in settimana iniziano le consultazioni: le tappe verso la fiducia
Dopo le elezioni dei presidenti di Senato e Camera, continuano i passaggi parlamentari che portano verso il nuovo esecutivo. In seguito alla nomina dei capigruppo, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dovrebbe convocare le consultazioni: una data probabile è il 20 ottobre. Se non ci saranno intoppi politici, il governo potrebbe giurare già negli ultimi giorni di ottobre. IL CALENDARIO
Donzelli (FdI): "Noi generosi ma no trattative su qualità"
"Su una cosa non transigiamo: la qualità del governo. Su questo non facciamo trattative. Sugli spazi, dati più a un partito, si può ragionare. Saremo certamente più generosi rispetto alla generosità che abbiamo conosciuto in passato". Così il responsabile organizzativo di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli, a Sky TG24.
Calenda: "Se centrodestra non regge parola a Mattarella"
"Evocare il voto a meno di un mese dalle elezioni è un record planetario. La destra non regge alla prova del Governo e l'Italia non può permettersi instabilità e confusione. Se non sono in grado di formare un governo forte la parola deve tornare a Mattarella (e a Draghi)". Così Carlo Calenda su Twitter. (Calenda: "Accordo sulle vicepresidenze che ci esclude")
Shoah, Fiano (Pd): "Per una svolta FdI elimini fiamma dal simbolo"
Bene il riconoscimento di Giorgia Meloni della "furia nazifascista" nell'anniversario del rastrellamento del Ghetto di Roma, ma "la vera notizia sarebbe stata se avessero detto il contrario", commenta l'ex deputato Pd Emanuele Fiano, figlio del deportato Nedo, che chiede a Meloni di "cambiare il simbolo del suo partito e togliere la fiamma che evoca il ricordo della loro radice". Tuttavia, afferma Fiano a La Repubblica, "è importante che abbia usato la parola nazifascista. Mi pare che Meloni nelle vesti di nuovo capo del governo - rileva - abbia in parte assunto che questa colpa è stata nazifascista". La Shoah "non fu solo nazista". "Il problema del nostro Paese - accusa Fiano - è che non è stata riconosciuta fino in fondo la colpa italiana nella Shoah".
Lollobrigida (FdI): "No a governi anomali, altrimenti si vota"
Tra Forza Italia e Fratelli d'Italia "il clima è trasceso", ammette il capogruppo uscente di FdI Francesco Lollobrigida che, in vista dell'incontro di oggi tra Meloni e Berlusconi, dice: "Serve un percorso di chiarezza, che nelle prossime ore contiamo si possa riattivare". No a "inciuci né governi anomali", dice in un'intervista a La Repubblica, "altrimenti neppure ci proviamo. E torniamo dagli elettori, riproponendo a quel punto una coalizione diversa dall'attuale". (VERSO IL GOVERNO: LO SPECIALE)
Ciriani (FdI): "O governo unito e forte o non si comincia neppure"
"Conosco Giorgia Meloni da anni e il suo carattere, non è in politica per essere tirata per la giacchetta un giorno sì e l'altro pure: o ci sono le condizioni per un governo forte o meglio neanche iniziare". Lo afferma Luca Ciriani, capogruppo uscente di FdI al Senato, a Tg1 mattina. "Non si scherza... appoggio esterni, appoggio oggi sì domani no... i cittadini ci hanno votato, non possiamo tradire questa fiducia, non prendo nemmeno in considerazione altre ipotesi. Noi abbiamo un solo piano, un governo di centrodestra, di alto livello e forte, tutte le altre opzioni non sono sul tavolo"
conclude Ciriani.
conclude Ciriani.
Crosetto: "C'è bisogno della visione di Berlusconi"
Il cofondatore di Fratelli d'Italia Guido Crosetto comprende gli attriti tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi ma, a poche ore dall'incontro fra i due leader, è fiducioso. "Né Silvio Berlusconi né Giorgia Meloni pensano davvero di interrompere il loro lavoro per il bene del Paese per questioni di carattere personale - dichiara in un'intervista al Corriere -. L'Italia viene prima anche delle legittime irritazioni di Giorgia". Il presidente di Forza Italia "conosce come nessuno i bisogni e i problemi del mondo produttivo", riflette Crosetto, per il quale Berlusconi "deve essere portatore della visione di questa parte della società italiana. C'è bisogno della sua visione e della sua esperienza".(Gli appunti di Berlusconi contro Giorgia Meloni)
Gasparri: "Serve clima non rancoroso, buonsenso prevarrà"
Riconosce le tensioni all'interno del centrodestra Maurizio Gasparri, esponente di punta di Forza Italia che, intervistato dal Qn, si augura "soprattutto che scoppi una scintilla di rapporto umano tra tutti quanti". "L'importante è trovare un clima non rancoroso", esorta, in vista del vertice di oggi tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. Nel centrodestra "ci sono stati problemi e incomprensioni - ammette Gasparri -, ma vanno superati in nome di un supremo interesse del Paese". "Berlusconi - spiega - ha il merito di aver creato il centrodestra, di averlo difeso quando ha vinto, quando ha perso e dopo aver subito attacchi personali di ogni tipo". Mentre "Meloni è la guida del centrodestra per i voti ricevuti, ora bisogna andare avanti, governare", prosegue. L'episodio del foglietto del del leader forzista al Senato "andrà chiarito tra Berlusconi e Meloni", afferma Gasparri.
Pensioni, Meloni studia "Opzione Uomo" per lasciare il lavoro a 58 anni: di cosa si tratta
La leader di FdI, secondo quanto riporta Repubblica, starebbe lavorando a un sistema di pensione anticipata a 58-59 anni con 35 di contributi e ricalcolo dell’assegno tutto contributivo. La possibilità di cessare l’attività lavorativa prima del previsto verrà controbilanciata da una riduzione nell’importo da percepire
Senato: nuova scritta contro La Russa a Roma, siglata anarchici
"La Russa boia speriamo che tu muoia", siglata con la A cerchiata, simbolo degli anarchici: questa la nuova scritta contro il presidente del Senato, Ignazio La Russa, comparsa nella notte tra sabato 15 e domenica 16 ottobre sulle mura dell'Acquedotto Alessandrino, nel tratto che attraversa il parco Sangalli, a Roma. Nei giorni scorsi era apparsa una stella a cinque punte fatta con lo spray sulla sede locale di Fdi, prima del Msi, nel quartiere della Garbatella e uno striscione al Colosseo. LEGGI L'ARTICOLO
Ronzulli: '"Urge esecutivo, un mio caso mai esistito e comunque non esiste più"
“Il caso Ronzulli non è mai esistito, e comunque non esiste più. L’Italia ha bisogno di avere un governo al più presto, con una squadra di alto profilo, sostenuta da una coalizione di centro-destra unita, coesa e compatta, così come si è presentata agli italiani e così come ci hanno chiesto gli italiani". Così, in una nota, la senatrice di Forza Italia Licia Ronzulli. (L'ascesa di Licia Ronzulli, chi è la fedelissima di Berlusconi)