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Nuovo governo, news oggi: Pnrr, Draghi: obiettivi raggiunti. Meloni: ritardi evidenti

©Ansa

C'è tensione sui tempi del Piano tra il premier uscente e la leader di Fdl, che sul nuovo esecutivo aggiunge: "Ci metto la faccia, sarà di alto profilo", sottolineando che il ricorso ai tecnici non sarebbe un problema. "Salvini è pronto ad un incarico", insiste la Lega. Intanto Moody's avverte: 'Possibile un taglio del rating, se l'Italia non fa le riforme'. E arriva l'allarme della Confcommercio: l'inflazione vola al 9%. Il 13 ottobre alle 10 la prima seduta della Camera, alle 10:30 al Senato 

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Sui social aumenta il consenso per Meloni, attesa per incarico

Giorgia Meloni continua a dominare la scena politica sui social network, com’era accaduto durante la campagna elettorale, accrescendo ancora di più il suo consenso personale, nonostante il silenzio dietro cui si è trincerata. Sale l’attesa per l’incarico. Nella settimana dal 26 settembre al 2 ottobre 2022, la leader FdI ha raccolto oltre 21,56 mila citazioni che hanno prodotto un’audience di 185 milioni di utenti raggiunti, un vero record, e un engagement di ben 6,95 milioni di interazioni. La vincitrice delle elezioni politiche 2022 conferma, dunque, il suo posizionamento di primo piano sui social. È quanto emerge dal nuovo Report Leader & Social di Telpress Italia, un’analisi delle conversazioni realizzata con MediaScope, la piattaforma proprietaria di web e social listening basata sul monitoraggio continuo dei principali social network. Dietro Giorgia Meloni c’è Matteo Salvini con 17,22 mila citazioni, 65 milioni di reach e 2 milioni di engagement che mantiene alta l’attenzione su di lui anche se sconta ancora il dibattito sulla consistente perdita di voti. Numeri significativi e consensi positivi si registrano anche per Giuseppe Conte che con 13,96 mila citazioni, 44 milioni di reach e 1,5 milioni di engagement è l’unico esponente della futura opposizione che riesce a tenere testa a Giorgia Meloni. Caro bollette, il piano del futuro governo di Giorgia Meloni
- di Redazione Sky TG24

Nicita: "Da Calenda insopportabili incursioni"

"Le insopportabili incursioni di costoro sul partito che hanno prima lasciato e poi attaccato ogni giorno, mostrano solo che, essi, un partito non ce l'hanno. Il Pd ha tenuto: da qui si discute e si riparte. Perchè al paese serve questo. Non la loro politica-tweet". Lo scrive l'esponente Pd, Antonio Nicita, sui social network rispondendo a Carlo Calenda che sostiene che il campo largo non esiste e che i dem devono scegliere Azione-Iv per le future alleanze. Chi è Elly Schlein, la candidata del Pd a Bologna paragonata dal Guardian a Ocasio-Cortez
- di Redazione Sky TG24

Pd, Bersani: "Basta primarie, non delegare temi sinistra al M5s"

"Basta primarie. Il dilemma non è sciogliere o non sciogliere" il Partito Democratico, "ma allargare, è l'esigenza di un profilo, di un collegamento con il tema del lavoro, di una forma partito adeguata. Io lo chiamo un partito nuovo". Lo dice Pier Luigi Bersani in una intervista
al Corriere della Sera. "I Cinque stelle hanno mostrato sensibilità su temi acuti come povertà, ambiente, diritti, sobrietà della politica. Temi utili alla definizione di un campo progressista, ma che non toccano le strutture della uguaglianza da riprogettare: diritti e dignità del lavoro, fiscalità progressiva, welfare universalistico, politiche industriali e ambientali su cui la sinistra ha il know how e che non possono essere delegati ad altri", aggiunge Bersani. Elezioni, chi sono i parlamentari del Pd eletti alla Camera e al Senato. FOTO
- di Redazione Sky TG24

Bonelli-Fratoianni: "Con ricetta Calenda alla destra per anni"

"La ricetta politica di Calenda esposta su Repubblica consegnerebbe alla destra il governo del Paese e delle Regioni per lunghi anni come già accaduto alle elezioni del 25 settembre". Così Angelo Bonelli (co-portavoce Europa Verde) e Nicola Fratoianni (segretario Sinistra Italiana), esponenti dell'alleanza Verdi-Sinistra, rispondono oggi su Repubblica alla lettera di ieri di Carlo Calenda. "Per noi l'obiettivo è quello di unire forze sociali e politiche per vincere la sfida dell'innovazione, per dare una risposta alla crisi climatica, emergenza scomparsa dal vocabolario del leader di Azione, e al caro energia la cui soluzione si trova puntando sulle energie rinnovabili", continuano Fratoianni e Bonelli ricordando gli obiettivi dell'alleanza su transizione energetica ed extraprofitti. "L'Europa sta andando verso la transizione ecologica e spiace che Azione in Europa abbia votato contro il piano Fit for 55 insieme ai partiti di Meloni e di Salvini". Nuovo governo, news. Salvini verso il Viminale. Usa: rispetto per scelte Italia
- di Redazione Sky TG24

Calenda: "Totoministri? Non me ne frega nulla"

"Del totoministri non può fregarmene di meno. Ora tocca al centrodestra trovare le persone che quel lavoro lo sanno fare. Noi faremo una opposizione costruttiva". Lo afferma Carlo Calenda di Azione a Radio Capital. "Salvini è già stato nominato al Viminale ma non c'è mai andato: andava in giro invece a baciare prosciutti. Nella vita normale non meriterebbe di tornarci, ma merito e politica non hanno nulla a che fare tra loro", conclude. Toto-ministri, chi vorresti nel nuovo governo Meloni? Dì la tua

- di Redazione Sky TG24

Conte: "Delibera su collaboratori parlamentari conquista M5s"

"Se ne parla da anni. Anni di contratti spesso in nero e di sfruttamento sulle spalle di chi lavora nelle istituzioni con dedizione e competenza. Un’area grigia, da sempre, nel Parlamento italiano, che nessuno era riuscito a rischiarare finora perché faceva comodo a tanti. C’è riuscito un presidente del M5s, Roberto Fico. Lasciamo questa conquista come eredità del nostro lavoro nelle istituzioni in questa legislatura, sempre a difesa dei più deboli, dalla parte della equità e della giustizia". Lo scrive su Fb il presidente del M5s, Giuseppe Conte, sottolineando il rilievo della delibera approvata ieri dall'ufficio di presidenza della Camera sulla regolarizzazione contrattuale del collaboratori parlamentari. M5S, Grillo: “Chiamo a rapporto le Brigate di cittadinanza”
- di Redazione Sky TG24

Calenda: "Dialogo con Pd? Non chiudo ma è in mano sempre agli stessi"

"Il Pd? Il dialogo non si chiude con nessuno. Il problema è che è in mano sempre alle stesse cinque persone che se la decidono tra di loro e si alleano con chiunque pur di stare al governo e questo li rovina". Lo afferma Carlo Calenda di Azione a Radio Capital. "Bonaccini e Schlein teoricamente la pensano diversamente su tutte le cose e il Pd cerca di coprire tutte le posizioni. E' sbagliato. Politica è dire qualcosa nel merito e non dire quelli 'sono fascisti votate noi'. Noi con i M5S non abbiamo niente a che vedere, mentre il Pd alla fine ci si allea", conclude.   Calenda: "Il governo Meloni durerà al massimo sei mesi"
- di Redazione Sky TG24

Meloni: "La crisi energetica è una questione europea e come tale deve essere affrontata"

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- di Redazione Sky TG24

Conte: "Vorrei manifestazione per Pace senza bandiere"

"Mi piacerebbe che i cittadini che vivono con preoccupazione l'escalation militare in corso potessero ritrovarsi a manifestare per invocare una svolta negoziale che ponga fine al conflitto". Lo dice Giuseppe Conte, presidente del M5s, in una intervista ad Avvenire. "Credo che siano tanti, anche tra gli elettori di centrodestra. L'ossessione di una ipotetica vittoria militare sulla Russia, che nel frattempo continua nella sua efferata e ingiustificata politica di
aggressione, non vale il rischio di una escalation con un folle ricorso a testate nucleari e armi non convenzionali nonchè il rischio di una severa recessione economica che può ulteriormente schiacciare le nostre economie. Se questa mobilitazione di concretizzerà, il Movimento 5 Stelle ci sara', anche senza bandiere", aggiunge Conte per il quale "desta perplessità la decisione di Zelensky", presidente dell'Ucraina, "di bandire la pace con decreto". Elezioni, chi sono i parlamentari del M5S eletti alla Camera e al Senato. FOTO
- di Redazione Sky TG24

Provenzano: "Non mi candido, ora nuovo Pd per nuova sinistra"

"Io non mi candido. E' un nome in meno. Voglio confrontarmi sulla politica". Lo dice il vicesegretario del Pd, Peppe Provenzano, in una intervista a La Stampa. "Partiamo subito" con il percorso congressuale, aggiunge Provenzano, "chiamiamo a raccolta singoli, associazioni, sindacati, allarghiamo la nostra discussione e chiariamoci sulle scelte di fondo". Sulle primarie, Provenzano spiega che "e' un rito chiedere alle persone di venire, se non andiamo prima noi". Infine, sulle alleanze, Provenzano ritiene che "c'è una tradizione, un'ispirazione, quella della sinistra italiana, da salvare. Anzi bisogna farla vivere anche in un tempo nuovo, penso al Brasile di Lula, alla rivolta degli studenti in Iran, alla minaccia nucleare di Putin. Non possiamo regalare questo patrimonio a Conte e alle sue ambiguità. Lui si dichiara progressista, ma mai di sinistra e infatti mostra indifferenza rispetto al fatto che abbiamo il governo più di destra di sempre". Dall'altra parte, c'è Calenda e Renzi: "Bisogna dire chiaramente che non prendiamo ordini da Calenda e Renzi che gia' offrono collaborazione a Meloni. Abbiamo perso le elezioni, non la dignità. Dobbiamo investire sulla costruzione di un nuovo Pd per una nuova sinistra". Pd, Rosy Bindi: "Congresso è accanimento terapeutico, partito va sciolto"
- di Redazione Sky TG24

Pd, Veltroni: "Sia concreto e ideale, nuovo leader non risolutivo"

"Assistiamo al paradosso per cui chi ha dimezzato i voti esulta, e un partito che ha quasi il 20 per cento discute se sciogliersi. Il Pd più che una sconfitta elettorale, ha subito una sconfitta politica, rischia molto se non coltiva la sua identità e se non cambia profondamente". Lo dice Walter Veltroni, padre 'nobile' del Partito Democratico, in una intervista a La Stampa. "Il Pd ha avuto tanti torti, ma ha contribuito a evitare il peggio per il Paese, spesso svenandosi", continua Veltroni: "Io penso che dopo la crisi del governo Conte-Salvini sarebbe stato giusto andare a votare e che sia stato un errore cambiare posizione rispetto alla riforma sul taglio del numero dei parlamentari: la Costituzione non si cambia a pezzetti con le urla, ma con una visione generale. In 14 anni il Pd ha perso circa sette milioni di voti: la prima cosa da fare non è allearsi con Conte o con Calenda, ma riallearsi con quei sette milioni di elettori". Il Pd, il congresso e la danza frenetica dei candidati
- di Redazione Sky TG24

Toto-ministri, chi vorresti nel nuovo governo Meloni? Dì la tua

La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, è già al lavoro per definire la sua squadra di ministri. Chi vorresti ne facesse parte? Puoi dire la tua scegliendo il nome che preferisci per il ministero dell’Economia, degli Esteri, dell’Interno, della Giustizia, dello Sviluppo economico, dell’Istruzione, della Salute, della Difesa. Alla fine, puoi scoprire quali sono i nomi più votati dagli utenti di Sky TG24.
- di Redazione Sky TG24

Gianfranco Fini: "Meloni? Ho sempre creduto in lei, è antifascista"

"Ho sempre creduto in lei, farà gli interessi dell’Italia": l’ultimo endorsement pubblico incassato da Giorgia Meloni è quello di Gianfranco Fini. Lunedì scorso l’ex Presidente di Alleanza Nazionale rispondendo alle domande dei corrispondenti esteri ha espresso parole di stima nei confronti della leader di Fratelli d’Italia e ha tentato di disinnescare l’allarmismo degli osservatori internazionali sulla prossima legislatura.
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Giorgetti: "Salvini candidato naturale a Viminale"

Avete consegnato una lista di ministri a Meloni? "No, no, c'è una lista di ministeri interessanti per la Lega, ma non abbiamo parlato di nomi". E' quanto ha detto Giancarlo Giorgetti a Fanpage.it e Fattoquotidiano.it, al termine del consiglio federale della Lega. Il nome per il Viminale è Salvini? "Mi sembra una candidato naturale", ha risposto Giorgetti. "Farò quello che serve per il Paese". Così, a quanto apprende l'ANSA da fonti parlamentari, il segretario della Lega, Matteo Salvini, avrebbe commentato i tanti interventi di chi, durante il Federale, gli ha chiesto di puntare alla guida del Viminale.
- di Redazione Sky TG24