"Lo sforamento del pareggio di bilancio non è la soluzione. È un pozzo senza fondo, sono soldi che regaliamo alla speculazione. Il punto di arrivo è il disaccoppiamento dei costi di gas ed energia, che è una misura strutturale". Così la leader di Fratelli d'Italia, replicando a Salvini che, di contro, aveva reclamato la misura per far fronte all'emergenza bollette
Meloni: "Ogni giorno c'è un artista che mi insulta"
"Ogni giorno c'è un artista che insulta la Meloni, è normale, per carità, sono cittadini. La domanda che vi faccio è un altra: ma secondo voi è possibile che in tutto il mondo dello spettacolo un partito sostenuto da un terzo egli italiani non ha uno che è d'accordo? O hanno paura di non potere più lavorare?". Lo ha detto Giorgia Meloni ieri sera a Palermo.
Elezioni e diritti digitali, i programmi elettorali a confronto. IL PODCAST
Mancano pochi giorni alle elezioni del 25 settembre. Grazie al rapporto dell’organizzazione Privacy Network, vediamo come i partiti se la cavano con i temi del digitale. ASCOLTA LA PUNTATA DI 1234
Berlusconi: "Pericolo democrazia da manovre palazzo non da voto"
"L'ultima maggioranza uscita dalle urne risale al 2008 con il mio ultimo governo. Il Pd mai vinto le elezioni eppure gestisce il potere da 11 anni. Finalmente domenica gli italiani potranno scegliere di nuovo da chi essere governati. E per la sinistra questo è un pericolo per la democrazia? Il pericolo per la democrazia c'è quando una manovra i palazzo sostituisce la volontà dei cittadini che si scoraggiano e non vanno più a votare". Lo ha detto il leader di Fi, Silvio Berlusconi a Mattino 5 che legge nel rischio dell'astensionismo "un vantaggio per la sinistra che per questo ha imposto il voto solo domenica mentre noi chiedevamo anche lunedì". Il Cavaliere ha quindi concluso il suo ragionamento con un "appello a delusi e agli scoraggiati: stare a casa non ha alcun senso".
Salvini: "Scostamento 30 mld evita di farlo di 100 più in là"
"In una situazione straordinaria, servono misure straordinarie": in un'intervista al Sole 24 ore sul programma elettorale, il leader della Lega Matteo Salvini insiste sulla necessità di uno scostamento di bilancio da 30 miliardi: "Non possiamo, purtroppo, - argomenta - governare la speculazione sui mercati, ma possiamo e dobbiamo garantire un futuro a famiglie e imprese, anche perché senza una iniezione importante di liquidità l'economia reale si fermerà: allora sì che dovremo temere speculatori e avventurieri. Trenta miliardi oggi, insomma, per non spenderne 100 o più domani". Salvini ribadisce le proposte della Lega su flat tax e pensioni: sulla tassa piatta al 15% precisa che "è un obiettivo di legislatura, ma già nei primi mesi di governo possiamo ridurre la pressione fiscale su famiglie e pensionati fino a precise soglie di reddito utilizzando le risorse accantonate con la riforma degli scaglioni Irpef, tagliando gli sprechi del reddito di cittadinanza".
Berlusconi: "Scostamento? Risorse ci sono, possibile evitarlo"
Metteremo tutte le "risorse necessarie" contro il caro-bollette e "credo sia possibile farlo con le risorse di cui disponiamo. Non permetteremo a nessun costo e in nessun caso che gli aumenti dell'energia si scarichino sulle bollette pagate da imprese e famiglie con conseguenze molto molto gravi e un con costo molto più alto rispetto a un intervento sul gas". Lo ha detto a Mattino 5 il leader di Fi, Silvio Berlusconi aggiungendo che questo intervento si farà "se possibile anche, e io lo credo, evitando uno scostamento" di bilancio. Ma se alla fine scostamento dovrà essere, ha spiegato, "lo concordiamo con l'Ue".
Zingaretti: "In miei manifesti mai foto finte, persone non mostrate per privacy"
"In tutti i manifesti dialogo con le persone: non sono manifesti finti, fatti negli studi, ma raccontano i miei incontri in questi cinque anni; per un problema di privacy e rispetto delle persone non abbiamo mostrato i volti". Lo afferma, a 'Radio Capital', Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio e candidato alla Camera per il centrosinistra rispondendo a una domanda sui suoi manifesti e lo slogan 'prima le persone' a fronte del quale i volti della gente non vengono mostrati. "Quando tanti manifesti fanno vedere i volti delle persone accanto ai leader, tendenzialmente, sono finti e io non ho mai messo una foto finta nei miei manifesti perché, per fortuna, non ne ho bisogno", ha continuato.
Berlusconi: "Nessun pareggio, vinceremo con margine ampio"
Un pareggio alle elezioni? "E' una ipotesi del tutto irrealistica". Lo ha detto il leader di Fi, Silvio Berlusconi a Mattino 5. "Tutti sanno che il centrodestra vincerà le prossime elezioni con un margine largo - spiega -, la nostra è una coalizione unita ma plurale, ognuno è decisivo e necessario per governare".
Meloni: "Centrodestra non è diviso, non avrà problemi"
"Il centrodestra non è diviso. Abbiamo scritto il programma comune in due giorni, mentre il centrosinistra non ha nemmeno un unico programma. Letta ci viene a fare la morale e poi il Pd ha un programma diverso da quello della Sinistra italiana. Non credo ci saranno problemi". Lo ha detto Giorgia Meloni a Rtl 102,5.
Berlusconi: "Votare partitini 'centro' è buttare voto"
"Votare partiti che si dicono di centro ma guardano a sinistra significa sprecare, buttare via il voto. Sono fuori dalle coalizioni ed eleggeranno pochissimi parlamentari che siederanno all'opposizione senza incidere. Noi potremo dare risposte dal governo, loro non potranno fare assolutamente nulla". Lo ha detto il leader di Fi, Silvio Berlusconi.
Calenda: "A noi più voti che Lega, Meloni inadatta non governerà"
"Prenderemo più voti della Lega". Ne è convinto Carlo Calenda che in un colloquio con il Foglio afferma: "Non c'è solo il fatto che Matteo Salvini è fuori controllo, e arriva a rinnegare il voto sul lockdown per provare a racimolare qualche voto di antivaccinisti. C'è anche il fatto che gli elettori non estremisti della Lega, e sono tanti, e con loro quelli di Forza Italia, hanno capito che quella offerta da Giorgia Meloni non è una prospettiva di governo". Secondo il leader di Azione a testimoniarlo ci sono le sue ultime uscite, "del tutto scomposte": "Se mai andasse a Palazzo Chigi, ci relegherebbe ai margini dell'Ue, nel club dei reietti" e "la storia dei pugni sul tavolo è il rifugio retorico di chi sa di non contare nulla in Europa", perché "se a meno di una settimana dalle elezioni tu ritorni a elogiare Vox, vuol dire che in queste settimane di finta responsabilità hai recitato - prosegue -, vuol dire che la tua natura autentica è quella mostrata sul palco di Marbella" e "a me quella roba spaventa, tra l'altro, perché nessun capo di governo vorrà stringerti la mano, se l'immagine che di te si ha all'estero è quella roba lì".
Zingaretti: "Alleanza Renzi-Calenda? Serve a loro per visibilità"
L'alleanza tra Matteo Renzi e Carlo Calenda "serve soprattutto a loro per avere visibilità, ma ai fini di una prospettiva di governo per questo Paese non serve a nulla". Lo afferma, a 'Radio Capital', Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio e candidato alla Camera per il centrosinistra. "In un sistema maggioritario vince chi arriva prima e la sfida è tra due poli in tutta Italia, quello del centrosinistra e del centrodestra", ha spiegato.
Ucraina, Conte: "Escalation? Non potevamo non calcolarlo"
"Non c'è nulla di nuovo se non il rischio di un'escalation militare che non potevamo non
calcolare, escalation militare era già scritta. Per la Russia questa è una partita determinante, è una superpotenza che ha testate nucleari, non potevamo non calcolarlo. Oggi è un passaggio importante, è un referendum farsa che preannuncia un innalzamento, Putin parla di mobilitazione ma non potevamo non calcolarlo". Lo ha detto il leader del M5s, Giuseppe Conte, ad Agorà su Raitre. "Ma l'Occidente la vuole la pace o no? Va costruita, non scende con la Provvidenza: dobbiamo essere tutti coinvolti. Se invece c'e' qualcuno nello schieramento euroatlantico che vuole una vittoria militare che distrugga la Russia di Putin, non c'è possibilità di pace" ha proseguito.
calcolare, escalation militare era già scritta. Per la Russia questa è una partita determinante, è una superpotenza che ha testate nucleari, non potevamo non calcolarlo. Oggi è un passaggio importante, è un referendum farsa che preannuncia un innalzamento, Putin parla di mobilitazione ma non potevamo non calcolarlo". Lo ha detto il leader del M5s, Giuseppe Conte, ad Agorà su Raitre. "Ma l'Occidente la vuole la pace o no? Va costruita, non scende con la Provvidenza: dobbiamo essere tutti coinvolti. Se invece c'e' qualcuno nello schieramento euroatlantico che vuole una vittoria militare che distrugga la Russia di Putin, non c'è possibilità di pace" ha proseguito.
Meloni a Salvini: "Scostamento non è soluzione"
"Lo scostamento del pareggio di bilancio non è la soluzione. E' un pozzo senza fondo, sono soldi che regaliamo alla speculazione. Il punto di arrivo e' il disaccoppiamento dei costi di gas ed energia, che è una misura strutturale". Lo ha detto Giorgia Meloni a Rtl 102,5, replicando a stretto giro a Matteo Salvini che, in contemporanea su un'altra radio reclamava lo scostamento del pareggio di bilancio per far fronte all'emergenza bollette.
Lupi a Sky TG24: “Centrodestra europeista e atlantista, Draghi non farà il nonno”
"Draghi non farà il nonno. È una figura istituzionale importante, che ancora potrà essere utile all’Italia e credo alle istituzioni europee e mondiali. Ma l’Italia ha la sua forza nella democrazia, i governo sono eletti dai cittadini ed è quello che stiamo chiedendo in questa ultima settimana di campagna elettorale: che qualunque governo sarà scelto dai cittadini italiani, l’ha detto Draghi ma sono convinto anch’io, avrà la forza e l’autorevolezza per guidarci a costruire l’Italia e l’Europa del futuro”. Così Maurizio Lupi, ospite di Casa Italia su Sky TG24. L'INTERVISTA INTEGRALE
Salvini: "Serve scostamento e chi dice no sbaglia"
"Pare che ci si possa riconvocare in Parlamento anche dopo le elezioni per fare un nuovo scostamento di bilancio. Mi rifiuto di pensare che un economista attento come Draghi non si renda conto del bisogno che c'è di un nuovo intervento". Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini a Radio 24. "Chi chiede tempo e dice che si possa aspettare sbaglia: vale per Fdi e per il Pd: sono a rischio chiusura migliaia di imprese e botteghe, è a rischio il sistema produttivo", conclude.
Ucraina, Salvini: "Spero presto pace a condizioni di Kiev"
"Spero solo che la guerra finisca il prima possibile, ovviamente tenendo ben salda la collocazione internazionale italiana". Così il leader della Lega Matteo Salvini a Radio24 commenta le ultime parole di Putin. Per Salvini "prima o poi ovviamente ci sarà una trattativa di pace e dovranno essere gli ucraini a decidere in che modi, termini e tempi. C'è un aggressore e un aggredito, è chiaro, ma è evidente che dovranno tornare a dialogare e spero che sia tra un mese e non tra un anno. Spetterà agli ucraini decidere come e quando, spero presto".
Salvini: "Spero guerra finisca, Italia con Occidente"
"Spero solo che la guerra finisca prima possibile. Lavoreremo a questo al governo dalla prossima settimana. Resta ben salda la collocazione dell'Italia nella Alleanza occidentale e tra i Paesi liberi e democratici. Speriamo che non vada troppo avanti a lungo se no la pagheranno in vite in Ucraina e in posti di lavoro in Italia". Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini a Radio 24.
Meloni: "Discorso Putin tradisce debolezza"
Calenda: "Caos e forti dissensi in centrodestra e centrosinistra"
Il "fac-simile della scheda che ci troveremo davanti il 25 riassume bene il caos politico delle coalizioni di destra e di sinistra. A destra i partiti della coalizione appartengono a tre gruppi europei diversi, uno di maggioranza e due di opposizione. A sinistra ci sono quattro programmi diversi e tre posizionamenti in Europa. Entrambe le coalizioni hanno già forti dissensi su temi centrali dall'energia all'Ue. Poi ci siamo noi: un programma unico e dettagliato e stesso gruppo di appartenenza in Ue". Lo scrive su Twitter il leader di Azione Carlo Calenda.
Calenda: "Insuccesso risultato sotto doppia cifra"
Il leader del Terzo Polo confida in un buon risultato e assicura: "Superemo anche la Lega". E sulle parole di Draghi, che ha escluso di tornare a Palazzo Chigi, dice: "Non poteva dire altro, ma se la destra non vince e Mattarella glielo chiede resterà". L'ARTICOLO COMPLETO