Governo, verso le elezioni: il centrodestra raggiunge l'intesa sul programma

©Ansa

La bozza dell'accordo, che prevede l'estensione della flat tax per le partite Iva fino a 100mila euro di fatturato, sarà consegnata ai leader dei partiti della coalizione per l'approvazione definitiva. Nel centrosinistra il Pd incassa la conferma dell'alleanza con Più Europa. Calenda: "Spero che il Terzo Polo nasca, ci sono tutte le premesse per farlo nascere". Renzi: "Se vuole ci siamo". M5s: Casalino e Di Battista rinunciano alla candidatura

1 nuovo post

Calenda, 'con Meloni premier rischio serie C Europa, sia chiara su fascismo'

"Giorgia Meloni premier ha un grande problema: intanto una mancanza di esperienza molto significativa che la porterebbe ad essere impreparate per questa carica. La seconda: non penso sia fascista, ma non ha detto mai una parola definitiva su questo. Attenta Giorgia, perchè i Primi ministri francese e tedesco, se tu non sei chiara su questo punto, non ti stringono neanche la mano. Rischiamo di andare a finire nella serie C dell'Europa dalla serie A e questo sarebbe gravissimo". Lo ha affermato Carlo Calenda, ospite di 'Morning news' su Canale 5. 

- di Redazione Sky TG24

Fratoianni, 'da Calenda possibile aspettarsi di tutto in base a umore e veti'

"Mi pare che da Calenda sia possibile aspettarsi di tutto. Ogni giorno cambia idea in base al suo umore e al numero di veti che quotidianamente  produce. Il punto è che gli italiani hanno bisogno di  conoscere risposte sui problemi quotidiani che crescono e sono senza risposta. Da oggi e da ieri la campagna elettorale sarà fatta di questo, soluzioni per dare risposte a quei problemi". Lo dice il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni intervenendo ai microfoni di Rtl 102.5.

- di Redazione Sky TG24

Calenda, non promesse ma cose realizzabili

"Non vogliamo fare promesse ma cose realizzabili". Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda a 'Mattino 5'. "Presenterò un programma che non è di destra o di
sinistra, ma di buon senso", ha aggiunto. 

- di Redazione Sky TG24

Calenda, Renzi? Parlati ieri, ci riparliamo oggi

"Con Renzi ci siamo parlati ieri e ci riparleremo oggi. Ma quello che voglio è chiarezza sui temi e sui comportamenti. Ho deciso di dedicare questa parte della mia vita alla politica ma non ho intenzione di giocarmi la reputazione". Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda a Morning News su Canale 5 

- di Redazione Sky TG24

+Europa, Della Vedova verifichi condizioni patto Pd

La Direzione di +Europa, riunitasi oggi, ascoltata la relazione di Benedetto Della Vedova "con riguardo agli avvenimenti politici delle ultime settimane, dopo un ampio e articolato dibattito, conferisce mandato al segretario a verificare - si legge sempre in una nota - le condizioni politiche e le eventuali possibili formule per la conferma del patto sottoscritto con il Pd". 
- di Costanza Ruggeri

Calenda: "Con Renzi accordo né scontato né banale"

"Ci incontreremo per discuterne, perché un accordo tra di noi non è né scontato né banale. Con Renzi ci sono rapporti deteriorati nel tempo, ci unisce una consonanza programmatica e ci dividono alcune scelte. Non avrei mai fatto un accordo di governo con i 5S". Lo dice Carlo Calenda in un'intervista a La Repubblica.
- di Costanza Ruggeri

Calenda: "Dopo patto con Letta perse 1.500 tessere ma ora tornate e pagate di nuovo"

Quando ho firmato il patto con Letta, che continuo a stimare, ho difeso a spada tratta la scelta anche davanti alla rivolta di una parte del mio mondo. Ho avuto 1500 tessere di Azione restituite in giorno". Ora sono tornati "quasi tutti, ma la tessera gliel’ho fatta pagare di nuovo". Lo dice Carlo Calenda, in un'intervista a La Repubblica.
- di Costanza Ruggeri

Calenda: "Posso mandare Fi sotto il 3%, parte sana con me"

"Posso mandare Forza Italia sotto il 3%. Senza offesa per nessuno, la parte sana di Forza Italia è con me". Lo dice Carlo Calenda in un'intervista a La Repubblica
- di Costanza Ruggeri

Calenda: "Bonelli e Fratoianni con Conte facevano Melenchon con la pochette"

"Temevano che Fratoianni e Bonelli andassero con Conte. A fare cosa, Melénchon con la pochette? È finita a bordello e per la sinistra sarà una sconfitta clamorosa". Lo dice Carlo Calenda in un'intervista a La Repubblica.
- di Costanza Ruggeri

Calenda: "Un accordo con Renzi non è né scontato né banale"

Torna a parlare della rottura dell'alleanza con i dem "figlio di un negoziato durissimo e un compromesso" tanto che "si erano create due ali della coalizione, una delle quali contraria a tutto quello che dice l'altra" e poi parla del possibile accordo con Italia Viva annunciando "ci incontreremo per discuterne". Così in un'intervista a Repubblica, il leader di Azione, Carlo Calenda parlando delle elezioni e delle alleanze.   "Il problema del Pd è sempre lo stesso - sottolinea -, siccome non si sente in grado di rappresentare tutta la sinistra, mette dentro chiunque. Temevano che Fratoianni e Bonelli andassero con Conte. A fare cosa, Melénchon con la pochette? È finita a bordello e per la sinistra sarà una sconfitta clamorosa". È certo che non avrà bisogno di raccogliere le firme per presentarsi "In ogni caso non ho problemi a farlo" e non ha paura che con la sua scelta di rompere con i dem favorisca la destra: "Non è detto che Meloni vinca. Prenderò molti voti in uscita dal centrodestra, ci sarà una grande onda di consenso come è accaduto a Roma - evidenzia -. Se vado bene toglierò tantissimi consensi alla destra nel proporzionale e questo compenserà il risultato dei collegi, anzi il saldo per loro sarà negativo. Posso mandare Forza Italia sotto il 3%". Calenda è pronto a discutere con Renzi per un'alleanza, ma precisa: "Un accordo tra di noi non è né scontato né banale - commenta -. Con Renzi ci sono rapporti deteriorati nel tempo, ci unisce una consonanza programmatica e ci dividono alcune scelte". 
- di Costanza Ruggeri

Casalino: "Non mi candido per evitare polemiche al M5s"

"E' giusto così, ho capito che la mia presenza in lista avrebbe scatenato polemiche e l'ultima cosa che voglio e' arrecare un danno al Movimento o a Conte, a cui mi lega un rapporto di stima e affetto". Lo dice Rocco Casalino (M5s) in un'intervista al Corriere della Sera, in cui spiega la rinuncia alla sua candidatura. "Confesso che sono stato
combattuto fino alla fine, non ci ho dormito per quattro notti. Perché da un lato c'è una militanza decennale nel Movimento e la mia voglia di impegnarmi in questo nuovo percorso di Conte e dall'altra la consapevolezza di quanto il mio nome continui ad
essere ancora, dopo tanti anni, così divisivo" aggiunge.
 
- di Costanza Ruggeri

Renzi: "Porte aperte a Calenda. Uniti facciamo il botto"

"Quando abbiamo lavorato insieme, abbiamo lavorato bene. In particolar modo durante il periodo in cui abbiamo condiviso responsabilità varie di Governo". Lo dice il leader di Iv Matteo Renzi in un'intervista a 'Il Messaggero', parlando del segretario di Azione, Calenda. "Le idee in comune sono piu' vicine delle diversità metodologiche e caratteriali che ci separano - continua Renzi - Noi ci siamo posizionati sul Terzo Polo da subito. Se Azione ci sta, siamo pronti a ricominciare insieme, senza primogeniture ma puntando al bene dell'Italia. Io e Carlo insieme possiamo fare il botto".
 
- di Costanza Ruggeri

Quali sono i poteri del governo dimissionario

L'esecutivo "rimane in carica per il disbrigo degli affari correnti", ha spiegato il Quirinale in una nota. Il compito principale è quello di garantire la continuità amministrativa. Ecco cosa significa
- di Costanza Ruggeri

Calenda: "Con Renzi valuto percorso comune solo se netto"

"Dobbiamo capire se c'è la possibilità di andare su un percorso che però sia netto" ha detto Carlo Calenda. Che ha spiegato il suo rapporto con il leader di Italia Viva: "Con Renzi ho litigato spesso perché altrimenti 'te se magna'. Poi non ho condiviso scelte politiche, come far nascere il governo Conte 2. Sul merito abbiamo posizioni molto compatibili, ma non tutte le linee programmatiche sono uguali, io ad esempio non sono per l'abolizione totale del reddito di cittadinanza". 

- di Costanza Ruggeri

Come funziona la legge elettorale Rosatellum

Il 25 settembre si tornerà a votare (in anticipo sulla scadenza naturale della legislatura) sotto la nuova legge elettorale che implica un sistema misto proporzionale e maggioritario. Ecco cosa succede alla Camera e al Senato. LE COSE DA SAPERE

- di Costanza Ruggeri

I partiti politici italiani: simboli, progetti e chi sono i leader

I partiti iniziano a preparare il terreno per la campagna elettorale in vista delle elezioni del 25 settembre, fissate dopo la fine dell'esecutivo Draghi. Dal Partito democratico di Enrico Letta a Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, ecco le principali formazioni politiche che guardano al ritorno alle urne. L'APPROFONDIMENTO

- di Costanza Ruggeri

Renzi: "Calenda? Vediamo cosa decide. Noi ci siamo"

"Calenda? "Vedremo che cosa deciderà di fare lui. Se ha voglia di fare un ragionamento serio noi ci siamo. Deve essere una scelta di grande libertà e basata sulla politica. Non deve mettersi d'accordo con me ma coi suoi".  Lo ha detto il leader di Iv, Matteo Renzi.
- di Costanza Ruggeri

Parlamento, dopo elezioni sarà in formato ridotto: 200 seggi al Senato e 400 alla Camera

Dopo le Politiche di settembre, quelle che si riuniranno saranno due Camere inedite, dimagrite di circa il 30% dei parlamentari: il numero di deputati passa da 630 a 400 e quello dei senatori eletti da 315 a 200, più i cinque senatori a vita. Entra in vigore, infatti, la riforma costituzionale varata nel 2020. Se la sforbiciata risolverà i soliti problemi di spazio, rimangono dei dubbi sulla funzionalità degli organismi, specie per Palazzo Madama. COSA CAMBIA

- di Costanza Ruggeri

Forza Italia, chi sono i fuoriusciti dal partito dopo la mancata fiducia a Draghi

La scelta di Silvio Berlusconi di non partecipare alla votazione per verificare la tenuta del governo non è piaciuta a tutti. Hanno così abbandonato la forza politica i ministri Mariastella Gelmini, Renato Brunetta e Mara Carfagna. A dire addio agli azzurri anche Mara Carfagna, Andrea Cangini, Giusy Versace e Annalisa Baroni. IL FOCUS

- di Costanza Ruggeri

Bonino: "Ci devono essere due Calenda"

"Calenda mi pare abbia detto che vuole bene a +Europa, pensi se ci voleva male. Anch'io sono affezionata al Calenda buono che firma gli accordi ma ci deve essere un gemello Calenda cattivo che li straccia dopo 76 ore. Ma ora questo è passato, dobbiamo affrontare la campagna elettorale in una situazione difficile, direi drammatica. Dice che sapevo, io non sapevo niente. Io mi scrivo tutto, venerdì 5 ho scritto una lettera a Calenda, Magi e Della vedova per dire come la vedevo e Calenda non mi ha risposto". Lo ha detto Emma Bonino a La corsa al voto su La7. "Le alleanze elettorali, grazie al Rosatellum e al taglio dei parlamentari ci obbliga alle alleanze, l'accordo con Fratoianni riguarda Letta, io mi attengo all'accordo tra noi e il Pd", ha aggiunto Bonino. 
- di Costanza Ruggeri

Politica: I più letti