Domani alle 15:00 convocata alla Camera l'assemblea dei deputati pentastellati. La riunione del Consiglio nazionale del Movimento 5 stelle è stata rinviata a domani mattina alle 10. Dopo le dimissioni respinte dal Mattarella, mercoledì Draghi si presenterà invece alle Camere per una verifica politica. Il "confronto ha ribadito l'unità e la compattezza del M5S", dicono dal Movimento, che smentisce che l'ex premier abbia chiesto di lasciare ai suoi. Di Maio: "Se Conte ritira ministri è la fine del governo"
Crisi di governo, cosa potrebbe succedere adesso: le prossime tappe
Il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha respinto le dimissioni del presidente del Consiglio Mario Draghi, che si presenterà mercoledì 20 luglio in Parlamento. A quel punto sono diversi gli scenari che potrebbero verificarsi, da un esecutivo ancora guidato dall’attuale premier alle elezioni anticipate.
Crisi di governo, dalla Bbc alla Bild: le dimissioni di Draghi sulla stampa estera
La scelta del presidente del Consiglio di dimettersi, dopo il mancato voto sul Dl Aiuti da parte dei Cinque Stelle, fa il giro del mondo, balzando in apertura dei siti delle più importanti testate internazionali.
Nervi tesi a Consiglio nazionale con Conte, domani nuova riunione
Nervi tesi alla riunione del Consiglio nazionale M5S, durato quasi tre ore e aggiornato a domani. Bocche cucite dai membri dell'organismo pentastellato, ma alcuni presenti raccontano di momenti di grande tensione, "meglio dormirci su, sennò finiva male", taglia corto uno dei partecipanti lasciando l'incontro. Che è stato aggiornato a domani ma senza alcuna convocazione al momento. Poche parole dal leader del Movimento Giuseppe Conte, che ha lasciato la sede di via di Campo Marzio inseguito dai cronisti: "Ci siamo confrontati e abbiamo preso atto delle dimissioni del presidente Draghi. Ha preso questa decisione e ne prendiamo atto. Ci aggiorniamo domani", chiude Conte glissando alla domanda su un eventuale fiducia a Draghi mercoledì prossimo.
Renzi: "Alternativa a Draghi è Draghi"
"L'unica vera alternativa a Draghi è Draghi". Lo ha detto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi. "Ci vuole un accordo su tre questioni", ha osservato ed ha elencato Renzi: "La gestione del Pnrr, una legge di bilancio basata su energia e inflazione, il ruolo dell'Italia in Europa".
Speranza: "Conte ha fatto un errore grave"
"Credo che Conte abbia sbagliato a non votare la fiducia. È stato un errore grave, tanto più dopo l'incontro di martedì". Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza. "Per dare risposte serve un governo forte, questo è un governo che può provare a dare queste risposte", ha aggiunto Speranza.
Di Maio: "Draghi uomo di parola. Situazione gravissima"
"Mario Draghi nel Consiglio dei ministri ha dimostrato di essere un uomo di parola e il Cdm ha preso atto di una situazione che è gravissima". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, al Tg1. "Senza un governo, lo vedremo già domani sullo spread e sulle borse, i tassi di interesse sui mutui si impenneranno, non avremo possibilità di fare decreti sul caro bollette e caro benzina, sul tema del cuneo fiscale e del salario minimo, non saremo in grado di firmare i contratti del gas con gli altri Paesi né potremo correre il rischio di andare in esercizio provvisorio", ha aggiunto Di Maio.
Bonaccini: "Italia non può permettersi crisi al buio"
"L'Italia non può permettersi una crisi al buio. Né lo merita, ancora dentro una pandemia, nel pieno di una crisi energetica, con una guerra in corso nel cuore dell'Europa". Lo scrive in un post su Facebook il presidente della regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. "Affossare il Governo in nome del sostegno ai redditi delle famiglie o della lotta alla povertà è una contraddizione in termini", prosegue Bonaccini, indicando come obiettivi "la pace da ritrovare e i segnali di ripresa da consolidare, in primo luogo per il lavoro". "Bisogna che ciascuno ritrovi subito il senso del limite e si scongiuri questa crisi. Tutte le forze politiche che hanno sostenuto sin qui l'esecutivo chiedano a Draghi di restare e antepongano l'interesse degli italiani a quelli di parte", conclude il governatore.
Quirinale: "Rinvio del Governo alle Camere dovere democratico"
La scelta del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di mandare in Parlamento il governo Draghi risponde, nella visione del Quirinale, a un preciso dovere democratico e di trasparenza, dovuto al Paese. È quanto si sottolinea negli ambienti del Colle, dove si ricordano le antiche polemiche per le crisi extraparlamentari.
Conte: "Preso atto di dimissioni. Ci stiamo confrontando"
"Ci siamo confrontati. Abbiamo preso atto delle dimissioni di Draghi e ci confronteremo di nuovo domani". Lo ha detto il presidente M5S, Giuseppe Conte, al termine della riunione del Consiglio nazionale.