Niente quorum anche nella terza votazione. Le schede bianche sono 412. Il più votato è Mattarella con 125 voti, segue Crosetto con 114 voti. Giovedì prima chiama alle 11: per essere eletti bastano 505 voti. Cdx e csx hanno votato bianca tranne di FdI che ha puntato su Crosetto e annunciato che non parteciperà ad alcun conclave. Salvini si riunisce coi suoi: "Soluzione può essere vicina". Incontro Letta-Renzi, il segretario Pd: "No a nomi che spaccano la maggioranza". Conte: "M5s dice sì a Draghi al governo"
Quirinale, fumata nera al terzo scrutinio
Fumata nera al terzo scrutinio per l'elezione del Capo dello Stato. La somma di schede bianche, nulle e singoli voti ai vari candidati esclude che possa essere raggiunto il quorum di 673 voti. Da domani per essere eletti saranno sufficienti 505.
Quirinale, Letta vede Renzi: no a nomi se spaccano maggioranza
Lungo incontro tra Enrico Letta e Matteo Renzi alla Camera, negli uffici del gruppo Iv. Il colloquio, riferiscono fonti del Nazareno, è servito a concordare i prossimi passi. Il segretario Dem ha confermato che il Pd è contrario ad una candidatura di parte che spacchi la maggioranza. E che farà il possibile per bloccarla.
Quirinale, Lupi: entro venerdì va eletto il presidente
"Siamo arrivati al dunque entro venerdì va eletto il presidente della Repubblica". Lo ha detto il presidente di Noi con l'Italia Maurizio Lupi. "Da domani si inizia a votare seriamente, non ha più senso votare scheda bianca. Va eletto il presidente, o con la maggioranza relativa, e la politica si assumerà le sue responsabilità, o con maggioranza molto ampia - ha aggiunto -. Stiamo dialogando fra centrodestra e centrosinistra per un consenso molto ampio, se non sarà possibile si farà con la maggioranza relativa. Da domani si inizi a fare due votazioni al giorno".
Quirinale, Casellati nuovamente in Aula al fianco di Fico
Dopo una prolungata assenza, la presidente del Senato Elisabetta Casellati, a spoglio del terzo scrutinio ancora in corso, e' tornata a sedersi in Aula ai banchi della presidenza al fianco del presidente Roberto Fico.
Quirinale, un voto va a Terence Hill
Nello spoglio della terza votazione per il presidente della Repubblica un voto va a Mario Girotti, il vero nome dell'attore Terence Hill.
Quirinale, un voto per Enrico Michetti
Un voto anche per il candidato sindaco del centrodestra alle ultime elezioni per il Comune di Roma, Enrico Michetti, nella terza votazione per il Presidente della Repubblica.
Quirinale, Zaia cita Ho Chi Minh: 'Se entra tigre in casa, apri finestra e se ne va da sola...'
Convergenza su Casini in caso di fumata nera del 'conclave' ipotizzato tra le forze politiche? Luca Zaia a Rainews 24 taglia corto: "Sono fermo al pacchetto dei tre nomi" del centrodestra. Il governatore del Veneto e grande elettore, sottolinea che "la partita la sta conducendo Salvini, e la conduce benissimo". E aggiunge, citando il leader rivoluzionario nord vietnamita Ho Chi Minh: "Se entra una tigre in casa tua, non fare niente, apri la finestra e se ne va da sola...", chiosando infine: "Potrebbe pure essere un tigrotto...".
Quirinale, tra i votati Castagnetti, Mastella e Almirante
A spoglio ancora in corso, alcune preferenze sono state date al sindaco di Milano Giuseppe Sala, a Umberto Bossi, ma anche a Clemente Mastella e Pier Ferdinando Casini e Giancarlo Giorgetti, Pierluigi Castagnetti. Voti anche per il giornalista Bruno Vespa, per l'ex generale Pappalardo, per l'alpino Enzo Chiapponi, per il giornalista sportivo Maurizio Bartoletti, per l'ex ministro leghista Roberto Castelli e per Giulio Tremonti. Un voto anche a Mario Draghi, Giorgio Almirante e Emma Bonino.
Quirinale, Toti: 'Casini ha requisiti equidistanza, ma non so se è nome preferito da partiti'
"Casini è un candidato super partes? Ha fatto parte del centrodestra, è stato presidente della Camera, è stato eletto sia con il centrodestra che con il centrosinistra... Ha requisiti di equidistanza e anche di lontananza il che non vuol dire che sia il nome preferito dai partiti, questo non lo so...''. Lo ha detto Giovanni Toti fuori da Montecitorio.
Quirinale, Conte: confronto con tutti poi valutazioni
"Ci confronteremo con gli amici della coalizione e con le forze del centrodestra, aspettiamo a fare valutazioni". Così il presidente del M5s, Giuseppe Conte arrivando a Montecitorio.
Quirinale, contatti continui fra Letta e forze politiche
Nessun incontro, finora, ma il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, sta avendo una serie quasi ininterrotta di contatti con leader ed esponenti di altre forze politiche. Lo riferiscono fonti dem.
Quirinale, già oltre 30 voti a Mattarella, segue Crosetto
A spoglio in corso sono già oltre 30 i voti per Sergio Mattarella (ieri le preferenze sono arrivate a 39). Segue Guido Crosetto, votato oggi dai grandi elettori di FdI. Segue subito dietro il candidato di Alternativa, Paolo Maddalena. Altre preferenze sono state assegnate a Giancarlo Giorgetti, Umberto Bossi, e all'ex generale Antonio Pappalardo. Alcuni voti anche a Marta Cartabia e Pierluigi Bersani. Qualche preferenza anche a Pier Ferdinando Casini.
Quirinale, un voto va a Marino Bartoletti
Nello spoglio della terza votazione per il presidente della Repubblica un voto va al giornalista sportivo Marino Bartoletti.
Quirinale, Guerini: "Serve responsabilità per nome condiviso"
"Penso che non serva il muro contro muro, ma ragionare insieme e avere responsabilmente cura di un passaggio fondamentale per le istituzioni di questo Paese" ha detto il ministro della Difesa. LEGGI L'INTERVISTA
Quirinale, Conte: allineati a Pd, è fronte progressista
"Con Letta non ci sono differenze di valutazione e anche con le altre forze con cui stiamo lavorando. Non parliamo più di vertice di centrosinistra, qui c'è un fronte progressista, ognuno con le proprie sensibilità. Siamo tutti allineati per un presidente super partes e lavoriamo per questo". Così il presidente del M5s, Giuseppe Conte arrivando a Montecitorio.
Quirinale, Conte: 'Candidatura Casellati sarebbe sgarbo istituzionale'
Mettere in campo la candidatura della Presidente del Senato Casellati "sarebbe un grande sgarbo istituzionale nei confronti della carica istituzionale della Presidenza del Senato". Così il leader M5S Giuseppe Conte, arrivando a Montecitorio.
Quirinale, Conte: M5s dice sì a Draghi al governo
"Il Movimento dice sì a Draghi, lo ha detto un anno fa e lo rafforza ora perché l'Italia è ancora in ginocchio e ora è il momento più duro. Diciamo si a Draghi e alla visione di cui lo abbiamo investito e siamo disponibili a rilanciare e supportare azioni di governo per un patto con i cittadini sottoscritto tutti insieme". Così il presidente del M5s, Giuseppe Conte arrivando a Montecitorio.
Quirinale, Boccia: costruiamo soluzione attorno a Draghi
"I nomi il centrosinistra li avrebbe e sarebbero anche tanti. Ma ci mancano i voti per imporre i nostri nomi. Abbiamo ribadito più volte che il solco tracciato dal presidente Mattarella era la nostra stella polare e gli avremmo chiesto molto volentieri di restare. Così come abbiamo provato e continuiamo a provare a costruire una soluzione che metta in sicurezza le istituzioni e il Paese attorno alla figura del presidente Draghi. Poi si va in mare aperto dove si devono trovare i voti di tutti altrimenti il presidente della Repubblica non viene eletto". Lo ha detto Francesco Boccia, deputato e componente della segreteria Pd, intervistato a Radio Immagina.
Quirinale. Giorgetti: Draghi? Dicono nessuno voglia votarlo
"Dicono che nessuno lo vuole votare. Quindi, se nessuno lo vota, e' difficile che diventi presidente". Cosi' il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, risponde a 'Fanpage.it' e 'Fattoquotidiano.it' che gli chiedono se Mario Draghi abbia ancora possibilità di essere eletto presidente della Repubblica. E Pierferdinando Casini? "Eh Casini ... quando c'è casino ...".
Quirinale, timori M5s su Casellati e rischio voto
Si diffonde tra i parlamentari M5s il timore di una caduta della trattativa per il Colle sul nome della Casellati, da molti definito non votabile. Ma non è solo il profilo della candidatura a mettere in allarme i grandi elettori 5 Stelle: " se il nome è questo andiamo a votare" dice un parlamentare 5 Stelle che segnala il tam tam che gira tra deputati e senatori del Movimento. Il ragionamento che seguono è che se si andasse ad un nome non condiviso tra gli schieramenti, la maggioranza si spaccherebbe con il rischio di produrre l'effetto contrario voluto dal leader M5s Giuseppe Conte, ossia garantire la continuità di governo.