Chi è Carlo Nordio, il nuovo ministro della Giustizia nel governo Meloni

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Nato a Treviso nel 1947, nella sua carriera da magistrato ha condotto inchieste sulle Brigate Rosse in Veneto, su Tangentopoli e sul Mose di Venezia. Scrittore giuridico e autore di romanzi, ha spesso assunto posizioni minoritarie nella magistratura. Lo scorso gennaio il suo nome era stato proposto per il Colle da Fratelli d'Italia. Alle elezioni politiche del 25 settembre è stato candidato ed eletto con FdI

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Carlo Nordio è il nuovo ministro della Giustizia del governo guidato da Giorgia Meloni. Dopo una lunga carriera da magistrato, la sua figura era stata proposta da FdI per il Quirinale come successore di Sergio Mattarella. Poi è stato candidato alle elezioni politiche ed è stato eletto in Parlamento (LO SPECIALE DI SKY TG24).

Chi è Carlo Nordio

Nato a Treviso, nel 1947, Nordio si laurea in Giurisprudenza con l’obiettivo di diventare giudice. Muove i primi passi in magistratura a partire dal 1977. Durante gli anni ’80 guida le indagini sulla presenza delle Brigate Rosse in Veneto. Il decennio seguente si sposta su Tangentopoli, sempre sul fronte veneto.

Le inchieste sul Mose di Venezia

Nel nuovo millennio i processi più importanti a cui ha partecipato sono quelli legati al Mose, che segue da procuratore aggiunto di Venezia. Nel 2014 il suo lavoro porta a 35 arresti, tra cui quello di Giuseppe Galan, per 15 anni governatore del Veneto. Tempo dopo, Nordio parlerà dell’inchiesta sul Mose come di “un intervento doveroso che ha scoperchiato sprechi da far piangere e un sistema di corruzione capillare”.

Gli altri incarichi

Al lavoro di magistrato Nordio ha affiancato quello di studioso e teorico del diritto, che lo ha portato a diventare presidente della Commissione per la riforma del Codice penale ai tempi del ministro della Giustizia Roberto Castelli e a partecipare come consulente a diverse Commissioni parlamentari. Oltre a collaborare con riviste scientifiche e quotidiani, ha scritto diversi libri. Insieme a diverse opere accademiche e giuridiche, ha firmato anche due romanzi ispirati alla Seconda Guerra Mondiale: Overlord e Operazione Grifone. È presidente della Giuria dei Letterati del premio Campiello. Di recente ha ricevuto l'incarico come consulente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di David Rossi, ex capo comunicazione di banca Mps precipitato dalla finestra del suo ufficio il 6 marzo 2013.

Le polemiche sul Csm

Nordio ha spesso assunto posizioni minoritarie tra le file della magistratura. Da ultimo si è schierato per il sorteggio per la composizione del Csm e firmato vari referendum sulla giustizia proposti dai Radicali e dalla Lega, a partire da quello sulla separazione delle carriere tra giudici e pm, di cui è sempre stato fautore. I referendum poi non sono passati

Dall'ipotesi Colle all'elezione con FdI

A inizio 2022 il nome di Nordio era stato proposto da Fratelli d'Italia per la successione di Sergio Mattarella al Quirinale, poi conclusa con la rielezione del presidente. Dopo la caduta del governo Draghi, in estate è stata ufficializzata la candidatura di Nordio alle elezioni politiche anticipate del 25 settembre. Il centrodestra lo candida alla camera nel collegio uninominale Veneto 1 - 03 (Treviso) e come capolista di FdI nel plurinominale Veneto 1 - 01. Viene eletto nell'uninominale con il 56,24% ed entra quindi per la prima volta in Parlamento, per poi diventare ministro della Giustizia.

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Il ministro Nordio

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