Dall'ipotesi di creazione di una struttura di "propaganda antigrillina" ai rapporti con l'Arabia Saudita, i 5 stelle vanno al contrattacco con un lungo post sul loro blog in cui sottopongono il leader di Iv a 13 quesiti. "Sarò felice di rispondere in un confronto in diretta Tv", è la risposta dell'ex presidente del Consiglio
Dopo le rivelazioni emerse dall'inchiesta sulla fondazione Open, non si placa la tensione tra il Movimento 5 stelle e Matteo Renzi. Dall'ipotesi di creazione di una struttura di "propaganda antigrillina" ai rapporti con l'Arabia Saudita, passando per i finanziamenti a Open da parte di Alessandro Benetton, consigliere di Edizione Holding, i 5 stelle vanno al contrattacco con un lungo post sul loro blog in cui sottopongono il leader di Iv a 13 domande da cui si attendono una risposta: "Su questi aspetti il Movimento 5 Stelle non è disponibile ad arretrare di un millimetro", chiariscono. L'ex presidente del Consiglio replica: "Sarò felice di rispondere in un confronto in diretta Tv".
La proposta di confronto con Giuseppe Conte
Matteo Renzi ha risposto al M5S rilanciando la sua proposta di un confronto televisivo con Giuseppe Conte e mette in atto anche una strategia di attacco in Parlamento, dove ha chiesto alla Giunta per le immunità del Senato di esprimersi domani sulla liceità delle carte acquisite nell'ambito dell'inchiesta su Open. "Aspetto la sua proposta di data e nel frattempo preparo le 13 domande per lui, dalle mascherine al Venezuela. Sono certo che non scapperà dal confronto democratico. Vero?", ha contrattaccato il leader di Italia Viva.
leggi anche
Open, procura Firenze chiude le indagini: 15 indagati, 4 sono società
Le richieste del M5s
"La politica non può essere solo questione di rispetto delle norme, penali in particolare. Per noi la politica, in via primaria e imprescindibile, è questione di rispetto della dignità delle persone e di disciplina e onore", scrivono dal M5S. In definitiva, è questione di "etica pubblica" "e si chiede conto a Renzi anche della sua assenza al voto sul ddl Zan, quando lui era in Arabia Saudita, da cui "incassa lauti compensi e apprezza il 'nuovo rinascimento arabo' nonostante la innegabile compressione dei diritti fondamentali delle persone, in particolare delle donne e degli omosessuali, e le terribili accuse per l'assassinio del giornalista Khashoggi".
leggi anche
Ddl Zan, Renzi: “Al Senato ha vinto il populismo”
Giunta discuterà documenti presentati da Renzi
Intanto la Giunta per le immunità di Palazzo Madama è stata chiamata a discutere la documentazione presentata da Renzi, che una settimana fa ha scritto alla presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati, chiedendole di "porre in essere quanto necessario per la tutela dei diritti costituzionali", relativamente alle conversazioni finite agli atti dell'inchiesta della Procura di Firenze.