Governo Draghi, news. Premier incaricato lavora su squadra ministri, forse oggi al Colle
Mario Draghi potrebbe salire al Quirinale e sciogliere la riserva già in giornata, per poi presentare la lista dei ministri. Dal voto su Rousseau passa la linea di appoggio all'ex presidente della Bce. Crimi: "Il voto degli iscritti è vincolante". Di Battista non ci sta e lascia il Movimento, ora a rischio scissione: "Non posso accettare un governo con questi partiti". Ok a Draghi anche dalla direzione del Pd
Zingaretti: mantenere unità Pd in ogni passaggio
Occorre mantenere l'unita' del partito in ogni passaggio fondamentale". Lo ha detto il segretario nazionale del Pd, Nicola Zingaretti intervenendo alla direzione nazionale.
Governo Draghi: i possibili ministri della sua squadra, tra tecnici e politici
In queste ore si definiscono i dettagli per la composizione dell’esecutivo. In attesa di capire se il M5s, dopo il voto su Rousseau, darà il via libera alla fiducia, è sempre più probabile una squadra mista con una decina di tecnici e altrettanti politici. Curiosità per la novità del ministro per la Transizione ecologica. L'APPROFONDIMENTO
Ministero per la transizione ecologica: come potrebbe essere e di cosa si dovrà occupare
Negli incontri di Mario Draghi con il M5s e in quelli con le parti sociali è emersa la proposta della creazione di un ministero che gestirebbe al suo interno tematiche ambientali, energetiche e di sviluppo economico, con forti impatti anche sul Recovery. Un modello simile esiste già in diversi Paesi europei. Ecco come funziona e a cosa servirebbe. L'APPROFONDIMENTO
Casaleggio: "Voto su Rousseau è passo avanti verso cittadinanza digitale"
Il presidente dell'associazione Rousseau parla di un "nuovo modello di partecipazione, un passo avanti importante verso un concetto di cittadinanza digitale che si sta sempre più affermando, con grande interesse anche dall'estero per capire come questo modello sta funzionando". LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO
Di Battista: curriculum Berlusconi ci impone dire No
"Da Dell'Utri a Bontate: il curriculum di Berlusconi ci impone di dire No al nuovo governo". Lo scrive Alessandro Di battista su Tpi. "Non e' accettabile dividere questioni economiche da questioni morali. Perche' nella nostra Italia vi sono stati esempi virtuosi. Imprenditori che non hanno chiuso solo per scelte politiche sbagliate o per la sistematica distruzione della classe media della quale, molti neo-salvatori, sono stati artefici. No. Hanno chiuso perche' sono stati assassinati per essersi opposti al pizzo", spiega Di Battista nel lungo intervento in cui si sofferma sulla storia che ha portato all'avvicendamento fra Stefano Bontate e Toto' Riina all'apice di Cosa Nostra.
Gallo (M5s): Grillo disegna futuro Paese
"Ci alziamo in piedi dal tavolo delle trattative di questo governo con Grillo che disegna il futuro del Paese. I 3 tratti fondamentali del M5s: difesa dei deboli, green economy e giustizia e legalità sono il vestito di questo nuovo governo e noi il presidio di questi valori". Così in un tweet il deputato del M5s Luigi Gallo.
Morra (M5s): non dirò che fare, voto è libero e personale
"Dobbiamo tutti rimboccarci le maniche: il voto sia libero, consapevole e figlio di una riflessione personale, autentica e libera. Troppo volte ci facciamo suggestionare da proclami, appelli e monologhi fatti, anche dal sottoscritto. Scegliete nella maniera che più vi soddisfi. Capisco che ci sono tanti problemi che la scelta non è semplice ma quando si sceglie si opera una divisione: una scelta ecumenica è difficile e quindi sta a noi prenderci le responsabilità". Lo dice il senatore e presidente dell'Antimafia, Nicola Morra, in un video su Fb dove analizza i punti del programma M5s rilanciati da Beppe Grillo perché, afferma, dobbiamo "volare alto, per aspera ad aspra" dice riprendendo la citazione del fondatore del M5s. "Qualunque sia l'esito del voto noi saremo il M5s, in alto i cuori e - conclude Morra citando ancora Grillo - "in alto i profili".
Nota dei No Tav: non serve ministero trasizione ecologica se Tav non si ferma
"A cosa serve un ministero della transizione ecologica se non si riesce nemmeno a fermare il Tav?". E' quanto chiede il movimento No Tav in una nota diffusa a commento degli sviluppi sulla formazione del governo Draghi. "In queste ore concitate - è il testo - fermare il Tav è il minimo sindacale dell'ecologia. Il compitino da prima elementare per qualsiasi politica veramente 'verde'. Ma la questione Tav dimostra anche che la 'transizione ecologica' è una questione molto politica e poco tecnica. La difesa dell'ambiente non è un'abbuffata confindustriale: ci sono industriali da scontentare, lobby d'interessi che remano contro, colate di cemento da fermare. È una questione che richiede coraggio e idee chiare, quelle che sembrano siano sempre mancate ai vari partiti che si professavano Notav fino all'arrivo in Parlamento ma che non hanno mai fatto della salvezza del Val Susa una questione dirimente che potesse rimettere in dubbio la loro permanenza sull'agognata poltrona. Allora ci chiediamo: a cosa serve un ministero della transizione ecologica se non si riesce nemmeno a fermare il Tav?".
Intellettuali a Draghi: europeismo in 5 passi
In un documento indirizzato all'esecutivo che sta per formarsi, primo firmatario Alessandro Bianchi, già ministro dei Trasporti del Governo Prodi II, viene tracciata una strada per quello che viene considerato il "vero europeismo". La via indicata dal documento, firmato oltre che da Bianchi, da Pier Virgilio Dastoli, Anna Falcone, Emilio Gabaglio, Carmen Lasorella, Alberto Maritati, Walter Nocito, Domenico Rizzuti, Tonino Perna, Silvia Prodi, Raffaella Rinaldis e Nadia Urbinati, passa per cinque priorità. Lo rende noto un comunicato. I cinque punti sono: Il superamento del voto all'unanimità nel Consiglio Ue; l'attribuzione all'Unione Europea di competenze politiche in merito alle responsabilità condivise, oggi lasciate in gran parte invece alle prerogative nazionali (salute, migrazioni, etc); uno Ius soli europeo; una capacità fiscale dell'Unione Europea; il rispetto dello Stato di Diritto. A tale proposito, si sottolinea nel documento che "gli interessi nazionali possono essere salvaguardati solo partendo dalla convinzione che gli Stati europei sono più forti insieme nel quadro di una sovranità condivisa (da misurare sullo stato di diritto e su un intreccio più solido delle relazioni internazionali) piuttosto che separati dalla contrapposizione fra apparenti sovranità nazionali".
Gasparri a Di Battista: vergognati, da Berlusconi risultati
"'Caro' Di Battista, parli del CV di Silvio Berlusconi, un cittadino italiano che nella sua vita ha realizzato dei risultati fantastici in tutte le attività in cui si è cimentato. Mentre nella tua vita non hai realizzato un tubo. Vergognati". Lo scrive sui social il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.
Muti: "Mi appello a Draghi perché riporti dignità al Paese attraverso la cultura"
Il maestro Riccardo Muti si rivolge al premier incaricato e lo fa durante la presentazione (via streaming) di “Così fan tutte” di Mozart. L'opera è in cartellone online al Teatro Regio di Torino l’11 marzo, per la regia di Chiara Muti, sua figlia. LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO
De Poli (Udc): ministero Disabilità sarebbe segnale civiltà
"Rispettiamo le indicazioni e le valutazioni del premier incaricato Mario Draghi ma, di certo, il nostro auspicio è che possa nascere un Ministero dedicato alle persone con disabilità. Sarebbe un grande segnale di civiltà per il nostro Paese". Così in un post su Facebook il senatore Udc Antonio De Poli. "Non possiamo permetterci di dimenticare chi si trova in una condizione di fragilità. Per noi l'inclusione sociale è un valore aggiunto e l'istituzione di un Ministero ad hoc sarebbe un traguardo importante e positivo", aggiunge De Poli che, nei giorni scorsi, aveva lanciato la proposta di introdurre le persone con disabilità tra coloro da vaccinare subito, all'interno del Piano Vaccini.
Meloni (FdI): da quesito Rousseau altra carnevalata M5s
"Nuova puntata della carnevalata grillina sul governo Draghi. Al surreale quesito posto in votazione su Rousseau si aggiunge la dichiarazione di Casaleggio: se vince il no, 'sarà necessario definire se la posizione del M5S sarà di voto negativo alla fiducia o di astensione'. Insomma, caro iscritto grillino: se voti sì è 'sì', se voti no è 'boh' e bisogna capire se è un voto contrario. Patetico". Lo dichiara il presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni.
Di Battista: curriculum Cav ci impone di votare No
"Da Dell'Utri a Bontate: il curriculum di Berlusconi ci impone di dire No al nuovo governo". Questo il titolo del nuovo articolo di Alessandro Di Battista su Tpi. "Non è accettabile dividere questioni economiche da questioni morali. Perché nella nostra Italia vi sono stati esempi virtuosi: imprenditori che hanno chiuso, non solo per scelte politiche sbagliate, ma perché assassinati per essersi opposti al pizzo. E l'hanno fatto mentre un imprenditore che oggi viene ricevuto con tutti gli onori nelle stanze del potere romano non ha fatto altro che pagare, pagare e ancora pagare. Ed oggi rischia di tornare al governo del Paese".
Alle 18,00 Zingaretti alla direzione Pd in diretta streaming
La relazione del segretario Nicola Zingaretti in direzione nazionale del Pd, prevista alle ore 18.00, sarà trasmessa in streaming sulla sua pagina Facebook e sui profili social del Pd.
Base M5s spaccata, il malessere corre su Facebook
"Votare no per punire questa classe dirigente" o "votare Si' per tenere a bada le destre da dentro il governo?". Nelle ore immediatamente precedenti la consultazione su Rousseau, la base del Movimento 5 Stelle si pone quesiti che vanno ben oltre quello sulla partecipazione al governo Draghi: "Sei d'accordo che il Movimento sostenga un governo tecnico-politico che preveda un super-Ministero della Transizione Ecologica e che difenda i principali risultati raggiunti dal MoVimento, con le altre forze politiche indicate dal presidente incaricato Mario Draghi?", formulato dai vertici pentastellati. Sul profilo Facebook del movimento l'annuncio dell'apertura della consultazione ha prodotto quasi 600 commenti, 40 condivisioni e circa 460 interazioni, fra pollici alzati, pollici versi, smile e il resto del repertorio offerto dal social network. Sono tuttavia i commenti a dare la misura dell'impatto che l'ingresso - al momento ancora sulla carta - dei pentastellati nella stessa maggioranza di Silvio Berlusconi e Matteo Renzi sta producendo: "Il movimento, non deve assolutamente sporcarsi con Draghi, lo ha fatto già con altre due 'fogne' e gli elettori come me sono a dir poco nauseati", scrive Antonio Padolecchia.
Spadafora: votato Sì, per M5s incidere è un dovere
"Una forza che esprime un terzo circa dei parlamentari ha il dovere di determinare le scelte del Governo. Credo che la decisione sia tutta qui ed è per questo che ho votato SI". Così in un post Vincenzo Spadafora, deputato M5s e ministro per le politiche giovanili che aggiunge: "Dobbiamo continuare nel solco tracciato in questi 3 anni, difendendo tutto ciò che di buono abbiamo ottenuto, portando a compimento ciò che era in corso quando la crisi è iniziata, incidendo con forza nella programmazione del Recovery Plan e del futuro del Paese".
Nota della Lega: con Alitalia nuovo governo eredita un fallimento di Conte bis
"Alitalia e' uno dei fallimenti del Conte bis. Il nuovo governo eredita una compagnia in agonia per i continui rimandi nonostante gli interventi della Lega in Commissione trasporti. Abbiamo più volte denunciato il teatrino del governo (dimissionario) sulla pelle degli italiani. Dopo la relazione del commissario straordinario di Alitalia, Giuseppe Leogrande, in audizione secretata avevamo espresso la forte preoccupazione sul futuro della compagnia di bandiera e sulla società che dovrebbe raccoglierne l'eredita'. Ora non c'è più tempo da perdere per il rispetto dei lavoratori e di un simbolo del nostro Paese nel mondo". Lo hanno scritto in una nota i componenti Commissione Trasporti della Lega Elena Maccanti (capogruppo) ed Edoardo Rixi (responsabile nazionale infrastrutture).
Ruocco: votato Sì, M5s non molla, mi fido di Grillo
"Oggi ho votato Si alla nascita di un governo con le caratteristiche che il quesito evidenziava. Molti di voi si chiederanno il motivo per cui si possa aderire ad un governo guidato da un presidente che non ha una formazione e principi a cui aderiamo noi. E' giusto porsi domande ma è anche corretto ripercorrere la nostra storia: noi abbiamo sempre detto e messo in pratica il concetto che il M5s non ha ottenuto il 51% alle elezioni e che quindi per ottenere i suoi obiettivi deve combattere, nel rispetto dell'organizzazione istituzionale. Il presidente incaricato si è impegnato in maniera molto chiara sul ministero della transizione ecologica e non è poco. Poi sui giovani, scuola, fisco equo, il contrasto all'evasione fiscale. Non esserci significa mollare e noi abbiamo sempre detto che non molleremo mai". Lo dice la deputata M5s e presidente della Commissione Banche Carla Ruocco in un video in cui aggiunge: "A chi dice che siamo poltronari, dico che non capisce che se non entriamo le nostre battaglie andrebbero sconfessate. Bisogna stringere i denti e combattere: sono sicura che la strada indicata dal nostro garante sia corretta e io mi fido di lui".
Confturismo: serve un ministero dedicato al turismo
"È ora che lo sviluppo e la visione strategica del turismo siano posti sotto la regia di un ministero dedicato oppure, in attesa che il turismo diventi per Costituzione materia di competenza concorrente Stato-Regioni, a un Dipartimento forte e ben strutturato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Altre soluzioni sono solo un palliativo". E' la posizione che il presidente di Confturismo-Confcommercio, Luca Patanè, esprime nelle ore cruciali della formazione del nuovo Governo da parte del Presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi. "Nella crisi della pandemia - continua Patanè - si è resa evidente la centralità del nostro settore: dove e' venuto meno il turismo sono crollate le transazioni del commercio, dei trasporti, di tutte le tipologie di servizi, persino il gettito delle imposte locali. E allora perché continuare a confinarlo come una componente di altri comparti, cosa che avviene da anni, con l'assegnazione delle competenze sul settore al Ministero dei Beni culturali, poi a quello delle Politiche agricole e forestali e da ultimo di nuovo alla Cultura?". "Le esperienze maturate in questi passaggi - conclude il presidente di Confturismo Confcommercio - sono state tutte importanti e positive, ma la trasversalità del turismo non si esaurisce nel campo della cultura ne' in quello dell'agricoltura ne' in altri. Rappresentiamo il 13% del Pil, incluso l'indiretto e l'indotto, e impieghiamo il 15% della forza lavoro; contribuiamo per 44 miliardi alla bilancia commerciale italiana e registriamo un valore della produzione di 190 miliardi, con le componenti più direttamente collegate."