Crisi di governo, le news. M5s, Pd e LeU uniti su Conte. Renzi: serve documento scritto
Nella prima tornata di consultazioni con il presidente della Camera Fico, dem, pentastellati e Liberi e Uguali sostengono il premier uscente e promuovono una agenda di fine legislatura. Anche Italia Viva chiede un accordo di programma e Renzi specifica: prima dei nomi servono i contenuti
Crisi di governo, Crimi: accantonare temi divisivi come Mes
Bernini (Forza Italia): governo sinistre aggraverebbe problemi
"L'apertura dell'anno giudiziario ha riproposto tutti i problemi endemici della giustizia italiana, ora aggravati però da due grandi criticità: l'emergenza Covid che ha rallentato il funzionamento degli uffici giudiziari, ma che non dovrà essere utilizzata per comprimere ulteriormente i diritti della difesa, e il cosiddetto sistema Palamara, su cui i procuratori generali non hanno detto una parola ma che è un oggettivo elemento di delegittimazione dell'azione complessiva della magistratura. Occorrono quindi una grande riforma e un' operazione di verità e di trasparenza per sanare una ferita - l'uso politico della giustizia - che sta minando la separazione dei poteri e le basi stesse del sistema democratico. Non è un caso che il governo Conte sia caduto proprio perché sulla giustizia non aveva più la maggioranza del Parlamento, e riproporre la stessa coalizione dominata dal giustizialismo significherebbe perpetuare questa situazione insostenibile". Lo dichiara in una nota la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini.
Lupi (Nci): non serve altro governicchio
"Stiamo assistendo al tentativo di far rinascere l'ennesimo governo debole e rissoso. Non si illudano, perché, come insegna un noto principio della matematica, invertendo l'ordine dei fattori il risultato non cambia. Non serve un governo incapace di essere autorevole e dare certezze a famiglie e imprese. Non è di governicchi che ha bisogno l'Italia, men che meno in questa fase difficile". Lo afferma il presidente di Noi con l'Italia e vice presidente del gruppo Misto alla Camera Maurizio Lupi.
Cimmino: da perdite tempo per formazione governo conseguenze sociali
La crisi di Governo va a pesare sulla crisi economica post Covid. E' l'allarme degli imprenditori. "Assistiamo a un mercato di poltrone e nomine del quale gli italiani pagheranno il conto e che costerà altre migliaia di chiusure di attività che attendevano proprio in questi giorni l'elemosina dei ristori. Oggi il governo uscente ha il coraggio di prendere altro tempo, rinviando il decreto (ristori, ndr) al prossimo esecutivo" è il duro commento di Gianluigi Cimmino, Ceo di Pianoforte Holding, gruppo che include Yamamay, Carpisa e Jaked. "Altro che incarichi esplorativi e perdite di tempo: il Capo dello Stato dovrebbe seriamente valutare le conseguenze sociali dell'ennesimo teatrino in ore drammatiche per il Paese" conclude.
Urso e La Pietra (FdI): governo latitante affossa il rilancio di Piombino
"La latitanza del governo rischia di affondare del tutto ogni ipotesi di rilancio di Piombino, inaccettabile!": è quanto dichiarano i senatori di Fratelli d'Italia, Adolfo Urso e Patrizio La Pietra, in merito al rinvio del tavolo ministeriale che avrebbe dovuto essere convocato ieri proprio al fine di stanare il gruppo indiano Jindal in merito al piano industriale sullo stabilimento di Piombino che lo stesso dovrebbe presentare entro oggi, cosa che appare allo stato impossibile. "La giustificazione della crisi accampata dal Ministero non ha alcun fondamento perché il governo ha comunque il dovere di intervenire ed ha gli strumenti per farlo. La mancata riunione del tavolo di fatto favorisce la 'fuga' del gruppo indiano che appare del tutto inadempiente rispetto agli impegni presi per la costruzione del forno elettrico e ciò potrebbe pregiudicare ogni ipotesi industriale anche quella recentemente individuata con la proposta di Rfi (gruppo ferrovie dello Stato). Per questo presenteremo una interrogazione urgente inchiodando il Ministero alle sue responsabilità. Piombino è strategica per la sorte della siderurgia italiana, concludono i senatori di Fratelli d'Italia che preannunciano anche un "dossier" su quali siano "le vere intenzioni dei grandi gruppi siderurgici indiani nei confronti dei siti italiani e da chi siano stati favoriti nelle loro mire".
Perantoni (M5s): ingiustificato 'fuoco' su Bonafede
"Questa assurda e incomprensibile crisi di governo è stata fomentata anche da violenti attacchi polemici nei confronti del ministro Bonafede assolutamente ingiustificati, un vero fuoco di fila contro il suo operato che, invece, è apprezzato dai vertici del mondo giudiziario". Lo afferma Mario Perantoni, presidente della commissione Giustizia della Camera e deputato M5S, il quale spiega: "negli interventi svolti durante le cerimonie di apertura dell'anno giudiziario sia il Primo Presidente della Cassazione Pietro Curzio che il Procuratore generale Giovanni Salvi hanno sottolineato che, pur nelle difficoltà estreme create dalla pandemia, 'l'impegno indefesso' del Ministero della giustizia, il suo supporto di mezzi e risorse materiali sono stati determinanti.
Crippa (M5s) a Sky TG24: mettere veti è come ostacolare Conte
"Se il Movimento 5 Stelle ieri avesse messo dei veti avrebbe ostacolato il presidente Conte. La sua figura invece può traghettare tutti noi fuori da questa crisi politica. Dobbiamo concentrarci sui due anni che restano a questa legislatura e partire dai punti programmatici e da un'agenda di governo: dobbiamo spendere i 209 miliardi del Recovery Fund e dall'altra parte servono misure di rilancio istituzionale, quindi con una legge elettorale e percorsi di riforma da condividere il più possibile con tutti 'arco parlamentare". Così il capogruppo alla Camera Davide Crippa ai microfoni di Sky TG24.
Ruffino (Fi): esecutivo di ricostruzione e unità paese
"Fallita la caccia umiliante ai responsabili, la maggioranza si affida adesso al presidente Fico, inviato a esplorare se esistono ancora margini per ricucire lo strappo politico di Renzi. Quale che sarà la conclusione della crisi, è evidente che la frattura politica nel centrosinistra non potrà mai essere ricomposta se non a prezzo di ipocriti abbracci. Il fuoco continuerà a covare sotto la cenere, pronto a riesplodere alla prima occasione. Un esecutivo di ricostruzione e, aggiungo io, di riconciliazione nazionale è la sola strada per riportare il Paese sui binari del proprio futuro e riannodare i fili spezzati della solidarietà e della coesione sociale. La gestione del Recovery va in ogni caso affidata a una personalità di indiscusso prestigio e competenza, sotto la sorveglianza e il monitoraggio del Parlamento. Se il centrosinistra avrà la forza di compiere una simile scelta, cruciale per il futuro del Paese, il centrodestra sarà chiamato a rinnovare il ruolo di opposizione responsabile, senza indulgenze, ma attenta sempre a tutelare gli interessi degli italiani. Perché in una grande democrazia si può esercitare una responsabilità di governo anche facendo un'opposizione rigorosa e non pregiudiziale". lo afferma in una nota Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia.
De Maria (Pd): è momento responsabilità e serietà
"Il Presidente Mattarella sta dimostrando, ancora una volta, saggezza ed equilibrio. Il Presidente Fico ha davanti a sé un impegno di grande importanza e sa di poter contare sul convinto sostegno del Partito Democratico, per portare a termine con successo il suo incarico esplorativo. Un nuovo patto di maggioranza di legislatura e il rilancio della azione di Governo sono priorità che il PD aveva posto già prima della crisi e che ha ribadito il Segretario Zingaretti nella sua relazione nell'ultima direzione nazionale del Partito Democratico, con il sostegno di tutto il nostro gruppo dirigente, che sta dimostrando grande unità in questi giorni critici per il Paese. Ora è il momento per tutte le forze politiche che sostenevano il Governo prima della crisi di dimostrare serietà e responsabilità". Così Andrea De Maria, deputato PD e Coordinatore nazionale di Fianco a Fianco, l'area politica del PD.
Consultazioni: delegazione M5s a Montecitorio
Con l'arrivo della delegazione M5s a Montecitorio partono le consultazioni del presidente Roberto Fico.
Parole guerriere: "Uscite irresponsabili minano forza M5S"
"Questa mattina si è riunito il think tank dei parlamentari di "Parole guerriere" per fare il punto sulla crisi. Le parole d'ordine emerse sono state: compattezza, identità e condivisione. Le uscite irresponsabili minano la forza del M5s nelle delicate trattative che sono in corso e che toccano da vicino il futuro dell'Italia. La linea comune si basa sulla consapevolezza che compatti possiamo essere protagonisti nel nuovo Esecutivo". È quanto spiega una nota di Parole guerriere che aggiunge: "Persone con una chiara identità M5s dovranno rivestire ruoli chiave a garanzia del rispetto di questi propositi".
Delegazione Pd con Zingaretti, Orlando e capigruppo
La delegazione del Partito Democratico che incontrerà il presidente Fico è composta dal segretario Nicola Zingaretti, dal vice segretario Andrea Orlando, dai capigruppo di Camera e Senato, Graziano Delrio e Andrea Marcucci, dalla presidente del partito Valentina Cuppi.
Consultazioni Fico, Crimi e capigruppo in delegazione M5s
La delegazione del Movimento 5 stelle che alle 16 si recherà dal presidente della Camera Roberto Fico sarà composta dal capo politico Vito Crimi e dai capigruppo e vicecapogruppo di Camera e Senato. Lo rende noto il Movimento 5 stelle.
Costa: "Se stessa maggioranza persa ogni credibilità"
"Già una crisi di Governo in piena pandemia e campagna vaccinale è qualcosa di surreale ed incomprensibile agli occhi dei cittadini. E lo è ancor più una crisi in cui nessuno parla di proposte o contenuti, ma solo di numeri, veti, risentimenti, incarichi". Lo dichiara Enrico Costa, deputato di Azione. "Ma se da questa fase si uscisse con lo stesso premier e la stessa maggioranza e non con un Governo più ampio, forte e solido, con personalità all'altezza, i protagonisti perderebbero ogni residua credibilità", aggiunge Costa.
Zingaretti: "Sosteniamo lavoro Fico con convinzione"
"È stato dato al presidente della camera Fico un mandato esplorativo. Lo aiuteremo a svolgere il suo lavoro con convinzione e responsabilità". Lo afferma il segretario del Pd, Nicola Zingaretti.
Pd: "Insopportabile distanza tra Paese e interessi personali"
"C'è una distanza ormai quasi insopportabile tra il sentimento degli italiani e le loro preoccupazioni quotidiane e un dibattito politico ai più incomprensibile, chiuso in se stesso, in alcuni casi mosso da soli interessi personali o di partito". Lo afferma il segretario del Pd, Nicola Zingaretti.
Costa (Azione): "Con Conte ter si perde credibilità"
"Già una crisi di Governo in piena pandemia e campagna vaccinale è qualcosa di surreale ed incomprensibile agli occhi dei cittadini. E lo è ancor più una crisi in cui nessuno parla di proposte o contenuti, ma solo di numeri, veti, risentimenti, incarichi". Lo dichiara Enrico Costa, deputato di Azione. "Ma se da questa fase si uscisse con lo stesso premier e la stessa maggioranza e non con un governo più ampio, forte e solido, con personalità all'altezza, i protagonisti perderebbero ogni residua credibilità", aggiunge Costa.
Serracchiani: "Bene Fico, serve patto legislatura"
"Sull'affidamento dell'incarico al presidente della Camera, Roberto Fico, è importante che in questo passaggio si parli anche di contenuti. Noi quindi supportiamo questa iniziativa del presidente della Repubblica e siamo anche soddisfatti che ci sia l'attenzione per quello che abbiamo chiesto sin dall'inizio, prima ancora che questa crisi incomprensibile iniziasse, cioè un forte patto di legislatura". Lo ha detto la vicepresidente del Pd Debora Serracchiani a margine della cerimonia di inaugurazione dell'Anno giudiziario, oggi a Trieste. "Siamo contenti che anche Italia Viva abbia compreso l'importanza di questo passaggio - ha aggiunto - di fronte a quello che sta attraversando il Paese dobbiamo tutti trovare un grande spirito di unita', di condivisione e anche di responsabilità e questo deve toccare prima di tutto la maggioranza di questo governo".
Zingaretti: "Indichiamo solo Conte"
"Il Pd ribadisce di indicare Conte come la sola personalità capace di raccogliere i consensi necessari. Egli ha ottenuto già la fiducia piena alla Camera dei deputati e un sostegno amplissimo al Senato. Ha lavorato con noi ed è in grado di garantire equilibrio e una immediata ripartenza". Così il segretario del Pd, Nicola Zingaretti.
Casini: "Se finisce così, Renzi ne esce rafforzato"
"Se la crisi finisce così, Renzi ne esce rafforzato, al di là dei suoi meriti. Le elezioni sono ogni 5 anni, quindi si vedrà. Il problema vero è che Renzi è stato assistito dalla dea fortuna". Così a L'Ospite, su Sky TG24, Pier Ferdinando Casini. "La fortuna di Renzi - ha spiegato Casini - è stato Conte, che si è messo a cacciare i responsabili. Se Conte non fosse stato mal consigliato sui responsabili e non si fosse avventurato in questa ricerca frenetica, che lo ha ridicolizzato, come nel caso Vitali, Renzi oggi sarebbe più debole e probabilmente molti dei suoi avrebbero avuto dissensi. Invece in queste condizioni chi ha intronizzato Renzi è stato Conte, sono stati i suoi errori. La mancata gestione intelligente della crisi ha rimesso Renzi al centro del villaggio, come diceva anni fa l'allenatore Rudi Garcia", ha concluso. PER APPROFONDIRE