Al Quirinale i colloqui dei presidenti di Camera e Senato con il presidente della Repubblica Mattarella. Pd, M5S e Leu appoggiano il Conte-ter, mentre il centrodestra spinge per le elezioni. Italia Viva chiede prima il programma. Intanto è nato ufficialmente il cosiddetto gruppo dei responsabili che prende il nome di "Europeisti Maie Centro Democratico"
Covid: Binetti, Parlamento umiliato. Nuovo governo cambi passo
"Siamo a disagio a dover esaminare oggi un decreto legge che ha già espletato i suoi effetti e che pertanto è vecchio, superato. Quando noi opposizione chiediamo di collaborare nei fatti, significa intervenire nei processi decisionali. Ed, invece, questo decreto arriva ancora una volta blindato". Lo ha detto in Aula Paola Binetti, durante la
discussione al Senato sul dl Natale. "C'è solo da chiedere e sperare che il prossimo governo, qualunque esso sia, lavori in modo diverso evitando di umiliare il ruolo del Parlamento", ha aggiunto la senatrice FI.
discussione al Senato sul dl Natale. "C'è solo da chiedere e sperare che il prossimo governo, qualunque esso sia, lavori in modo diverso evitando di umiliare il ruolo del Parlamento", ha aggiunto la senatrice FI.
Direzione Pd spostata alle 16 per voti in Aula
La direzione nazionale del Pd è stata spostata alle 16 a causa di votazioni in Parlamento. Lo rende noto l'ufficio stampa del Pd.
Cottarelli: "Io premier? Unica soluzione è un Conte ter"
Il direttore dell'Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani, ex commissario alla Spending Review, ha voluto fare chiarezza in un’intervista a La Stampa, fugando ogni dubbio. Chi spera "in un governo guidato da me resterà deluso. Perché la soluzione è un Conte ter, con una maggioranza simile a quella che ha sostenuto l'ultimo esecutivo. Se non ci riescono, allora vedo le elezioni" ha spiegato. Leggi qui
Della Vedova: "Operazione 'Europeisti' sgangherata"
"L'idea di affidare le sorti del governo che affronti con efficienza la più grande vaccinazione di massa e investa non per le prossime elezioni ma per le future generazioni 209 miliardi di risorse europee a un gruppo eterogeneo e litigioso di 9/10 senatori, impegnati in una legittima ma sgangherata operazione trasformista imbellettata dalla nobile etichetta di 'europeisti' per il Conte ter, dice tutto sulla necessita' di un altro premier e un'altra più ampia maggioranza. E' possibile, si provi, si faccia". Lo scrive su Facebook il segretario di Più Europa, Benedetto Della Vedova
Nannicini (Pd): "Non possiamo scherzare con mercati"
"Con il debito pubblico che abbiamo, non possiamo scherzare troppo con i mercati: al momento non ci sono grandi movimenti sullo spread, ma c'è molta attenzione e preoccupazione. La crisi va chiusa velocemente". Cosi' a Class Cnbc il senatore Pd Tommaso Nannicini. "E' il momento - ha detto ancora - della responsabilità di tutti, non dei responsabili. Il Recovery Plan deve essere ancora migliorato ma, prima ancora, serve un patto di legislatura in cui inquadrarlo, con le riforme che servono al Paese".
Amendola: Conte punto equilibrio nuova maggioranza
Una "maggioranza di europeisti" costruita "su punti di equilibrio": lo ha auspicato ai microfoni di Radio Anch'io il ministro per gli Affari Europei, Vincenzo Amendola, rispondendo a una domanda sul futuro governo. E il Pd, ha sottolineato il ministro, vede "come punto di equilibrio di questa nuova maggioranza larga e solida, con un programma di fine legislatura, il presidente Conte".
Crisi: costituito al Senato il gruppo Europeisti-Maie-Cd
Ne fanno parte i senatori Maurizio Buccarella, Adriano Cario, Andrea Causin (vice presidente), Saverio De Bonis, Gregorio De Falco, Raffaele Fantetti (presidente), Gianni Marilotti, Ricardo Merlo, Mariarosaria Rossi e Tatjana Rojc. Lo ha annunciato nell'Aula di Palazzo Madama il presidente del Senato, Elisabetta Casellati.
Nasce in Senato gruppo Europeisti Maie-Cd
"Si è costituito oggi il nuovo gruppo parlamentare Europeisti Maie Centro democratico". Lo ha comunicato in apertura di seduta la presidente del Senato Elisabetta Casellati.
Le consultazioni di Mattarella, tutti i precedenti
È la settima volta che l’attuale Capo dello Stato convoca consultazioni, la sesta in questa legislatura. Mattarella ha visto già nascere tre governi e ha sondato per sette volte i partiti. Ecco tutti gli incarichi dati e i politici che ha visto salire al Colle in questi anni per provare a formare un esecutivo. LA GALLERY
Dai ristori ai bonus, cosa potrà essere fatto dal governo dopo le dimissioni di Conte
La direttiva della presidenza del Consiglio sui limiti dell’azione dell’esecutivo chiarisce che sono da considerarsi “disbrigo di affari correnti” anche tutti “gli atti urgenti necessari per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid 19”. Potrebbe in questa prospettiva essere quindi possibile varare il decreto Ristori 5 nonostante l'attuale crisi politica in coso. LEGGI DI PIU'
Borsa: apre in calo, Ftse Mib -0,35%
Dadone: è insensata e rallenta provvedimenti essenziali
"Una crisi insensata rallenta provvedimenti essenziali per gli italiani. Noi, però, continuiamo a lavorare per dare aiuti alle famiglie, alle imprese, ai lavoratori. E teniamo ferma la prospettiva di proseguire con @GiuseppeConteIT per garantire al Paese il rilancio che merita": lo scrive su Twitter il ministro della pubblica amministrazione Fabiana Dadone.
Titoli Stato: spread apre stabile
Apertura stabile per lo spread che si colloca a 117 punti, dopo che ieri aveva mostrato un trend al rialzo. Il tasso del rendimento si attesta invece a 0,64%. Gli osservatori notano che i mercati sembrano credere ad una rapida soluzione della crisi di Governo giudicando poco probabile l'ipotesi di elezioni a sorpresa in Italia.
Crisi governo, Fitch: con esecutivo debole crescita a rischio
Secondo l'agenzia di rating, la situazione che sta vivendo l'Italia "inasprisce i rischi di politica economica". Fitch ritiene "improbabili le elezioni anticipate” ma senza una strategia efficace il rapporto debito/Pil è destinato a non calare. Inoltre viene fatto notare che il rating italiano è in bilico “se l'Italia dovesse fallire ad usare i fondi di Next Generation Ue per spingere le prospettive del Pil a medio termine”. Leggi qui
Boschi: no a veti su nomi ma svolta su contenuti
La posizione di Iv "è semplice: noi siamo compatti a parlare di contenuti. Se oggi siamo centrali è perché parliamo di vaccini, di lavoro, di Recovery plan mentre altri chiedono incarichi. Chi mandava veline dicendo che ci saremmo divisi oggi dovrebbe prendere atto che l'aggressione contro Italia Viva è fallita". Lo dice la presidente dei deputati di Iv Maria Elena Boschi in un'intervista a Il Messaggero. "Non poniamo pregiudiziali sui nomi, ma chiediamo una svolta sui contenuti - aggiunge -. La crisi politica si è aperta ieri, la crisi sanitaria, economica, educativa è aperta da tempo. E' tempo di fare un salto di qualità: basta chiacchiere, preoccupiamoci dell'Italia". Rispetto al confronto con il suo ex partito, "il Pd mi sembra piu' interessato a parlare di noi che non delle questioni che stiamo ponendo - commenta -. Ho visto attacchi personali contro Renzi e contro i nostri parlamentari sinceramente inspiegabili. Ma questo non è il momento delle polemiche. E devo constatare che chi nel Pd ha passato la prima settimana a mettere veti su di noi oggi chiede il dialogo". Il punto "non è chi fa il ministro, ma quali idee costituiscono il programma. Capisco che possa sembrare innaturale visto il suk ancora in corso al Senato, ma noi siamo l'unica forza politica che alle poltrone ha rinunciato".
Cottarelli: soluzione è Conte ter o elezioni
"Chi spera in un governo guidato da me resterà deluso", assicura invece Carlo Cottarelli, ex Mr. Spending Review, in un'intervista a La Stampa, perché - spiega - "la soluzione è un Conte ter, con una maggioranza simile a quella che ha sostenuto l'ultimo esecutivo. Se non ci riescono, allora vedo le elezioni", pronostica. E suggerisce una soluzione: "A questo punto mi sembrerebbe piu' logico cercare di riformare la
coalizione che c'era prima. Che Conte resti, e si mettano d'accordo per migliorare il Recovery Plan. Non che il governo mi piacesse particolarmente, ma non vedo altra soluzione".
coalizione che c'era prima. Che Conte resti, e si mettano d'accordo per migliorare il Recovery Plan. Non che il governo mi piacesse particolarmente, ma non vedo altra soluzione".
Serracchiani: serve governo forte, maggioranza va allargata
"Bisogna ragionare su un percorso che in poco tempo porti a un governo forte e a una maggioranza solida, che quindi va allargata" sostiene in un'intervista al Corriere della Sera Debora Serracchiani, vice presidente del Pd, nel giorno dell'apertura delle consultazioni al Quirinale per la formazione del nuovo governo. E precisa: "Abbiamo il dovere di cercare di lavorare con un governo politico che rilanci la propria azione e la propria credibilità, che faccia le riforme necessarie alla governabilità e a rendere esecutivo il Recovery. Ma abbiamo sempre messo un paletto: no alle forze sovraniste", dice, visto che "il nostro segretario Zingaretti ha piu' volte sottolineato la necessita' di appellarsi a forze europeiste e democratiche". E quanto alla gestione della crisi da parte di Conte, Serracchiani osserva: "Avrebbe dovuto agire prima per evitare che alcune situazioni si sedimentassero".
Casini: Conte ha sbagliato tutto
"Partiamo da Conte. Finora ha sbagliato tutto: politicamente, e tecnicamente. Perché sarebbe dovuto salire al Quirinale un minuto dopo aver ricevuto le dimissioni delle due ministre di Italia viva, Bonetti e Bellanova e invece ha detto: 'Con Renzi mai piu". E ha cominciato a cercare responsabili": ad affermarlo è Pier Ferdinando Casini che in un'intervista al Corriere della sera analizza la crisi di governo e parla di "errori da matita blu" del premier: "Ma come fai, in politica, a dire: con Renzi mai piu'? Va bene, certo: ti può scappare, e del resto scappava anche a giganti come Craxi e De Mita, quante volte si sono detti una roba cosi'? Per non parlare di Andreotti e Fanfani. Ma poi ricuci. Invece lui s'è intestardito, e ha aperto quel mercato vergognoso cercando i voti di chiunque, compreso quello di Ciampolillo, che io dico, santa miseria...".
Quirinale comunica calendario consultazioni: aprono presidenti Camere, chiude M5s
I colloqui del Capo dello Stato con le diverse forze politiche inizieranno nel pomeriggio di oggi, mercoledì 27 gennaio, dopo la celebrazione mattutina del "Giorno della Memoria" al Quirinale. Si parte con Casellati e Fico. Giovedì l’appuntamento con Italia Viva, Leu e Pd. Nella giornata di venerdì l’incontro con il centrodestra unito e il Movimento 5 Stelle.
Il messaggio di Conte dopo le dimissioni: "Nuovo governo per salvezza nazionale"
Il premier in un post pubblicato sul suo account Facebook ufficiale parla dell'importanza per la Repubblica "di rialzare la testa". E continua: "Il Paese richiede prospettiva chiara e maggioranza ampia". LEGGI L'ARTICOLO