Dopo aver ottenuto il disco verde alla Camera con 321 sì, il Presidente del Consiglio passa anche a Palazzo Madama, ma con numeri ristretti. Il premier: "Ora rendiamo più solida la maggioranza". Nelle prossime ore probabile vertice tra le forze politiche che sostengono Conte
Renzi: ora o mai più su Mes e scuola o figli ci malediranno
"Ora o mai più si può fare una discussione: ora ci giochiamo il futuro, non tra sei mesi. Oggi è l'ultima notte di Trump nella stanza di Lincoln, domani si apre una pagina nuova. Qualche giorno fa Merkel e Macron hanno chiuso un accordo con le istituzioni europee insieme alla Cina e noi non siamo entrati nemmeno in partita. La Brexit ora gioca la sua sfida. Ora o mai più perché questo è l'anno del G20. Ora o mai più perché ora vanno rimandati i ragazzi a scuola, non con i soldi buttati via dei banchi a rotelle ma con i vaccini. Ora o mai più per l'economia: i ragazzi sono chiusi in casa e pagheranno i conti della crisi". Lo dice Matteo Renzi in Aula al Senato nel dibattito dopo le comunicazioni del premier Giuseppe Conte sul governo. "Quale Next generation Eu se ai nostri figli lasciamo montagne di debito? Ora o mai più per il Mes. In tanti hanno chiesto di finanziare il piano per la ricerca. Saremo maledetti dai nostri figli se non investiamo sulla scuola e sulla sanità".
Crisi di governo, Renzi a Conte: ci giochiamo futuro, ora o mai più
"C'è bisogno di dirci le cose in faccia, in modo tranquillo. Non è il momento della crisi? Questo è un momento opportuno, ora o mai più si può fare la discussione. Ora ci giochiamo il futuro, non fra sei mesi. Ora o mai più perché c'è un nuovo presidente degli Stati Uniti". Lo ha detto Matteo Renzi intervenendo a Palazzo Madama. "Ora o mai più perché qualche giorno fa sono stati fatti degli accordi impressionanti in medio Oriente. Ora o mai più perché Merkel e Macron hanno siglato accordi con la Cina mentre noi siamo rimasti a guardare", ha aggiunto Renzi. "Ora o mai più perché questo e' l'anno del G20 in Italia". E, ancora: Ora o mia più pr l'economia, abbiamo il 160 per cento di debito e i ragazzi pagheranno il conto più di altri di questa crisi. Ora o mai più per il Mes"
Renzi a Conte: no crisi? Decisione ora o mai più
Renzi a Conte: Italia vive crisi sanitaria e economica,ora o mai più discutiamo
"Lei ha avuto paura di salire al Colle perché ha scelto un arrocco che spero sia utile per lei ma credo sia dannoso per le istituzioni". Lo dice il leader di Iv Matteo Renzi in Senato. "La crisi istituzionale non è aperta ma l'Italia vive una crisi sanitaria ed economica", spiega Renzi sottolineando come l'Italia sia il Paese con il "più alto numero di morti di Covid in rapporto alla popolazione". "Sono mesi che chiediamo una svolta, non è vero che siamo stati irresponsabili, siamo stati fin troppo pazienti. Questo è un "kairos", un momento opportuna, ora o mai più si può fare una discussione", aggiunge.
Masini (Forza Italia): non voterò fiducia a Conte
"Sono cinque giorni che dico la stessa cosa: io non ci sono assolutamente. Ho fatto un cartello in tutte le lingue per ribadire il mio no". Lo afferma interpellata al telefono, la senatrice di Forza Italia Barbara Masini smentendo di votare la fiducia a Conte.
L'intervento di Renzi in Senato: qui la diretta
Crisi di governo, Renzi: Conte ha avuto paura salire a Quirinale
Renzi a Conte: suo arrocco dannoso per istituzioni
"Lei ha avuto paura di salire al Quirinale, signor Presidente, perché ha scelto un arrocco che temo sia dannoso per le istituzione". Lo ha detto Matteo Renzi intervenendo a Palazzo Madama. "Non faccia torto alla sua intelligenza, sono mesi che le chiediamo una svolta", ha aggiunto Renzi.
Renzi a Conte: serve governo più forte, lei non si è dimesso
"Signor presidente, se lei parla di crisi incomprensibile, le spiego le ragioni che hanno portato la nostra esperienza al termine. Non è il governo più bello del mondo: pensiamo ci sia bisogno di un governo più forte, non pensiamo possa bastare la narrazione del 'gli altri paesi ci copiano'. Non è stata aperta ancora una crisi istituzionale perché lei non si è dimesso". Lo dice il leader di Iv Matteo Renzi nel suo intervento in Aula al Senato.
Renzi: non crisi istituzionale ma sanitaria ed economica
Renzi a Conte: non può affrontare tragedia in corso
"Questo luogo esige e merita rispetto, la sua valutazione signor presidente rispetto al fatto che questa crisi è incomprensibile, mi impone di guardarla negli occhi e di dirle cosa ha portato tutti noi ad allontanarci dal governo" Lo ha detto Matteo Renzi intervenendo a Palazzo Madama. "Noi pensiamo che il suo non sia il governo più bello del mondo, il governo migliore del mondo. Pensiamo che per la tragedia in corso ci sia bisogno di un governo più forte, ha aggiunto Renzi. "Non basta la narrazione del 'gli altri Paesi ci copiano, siamo un modello'".
Crisi di governo, Renzi: serve un esecutivo più forte
L'intervento di Renzi in Senato: qui la diretta
Sbrollini (Iv) a Sky TG24: nessuna risposta a questioni poste
"Mi dispiace constatare che oggi non c'è stato alcun tipo di apertura, anzi, rancore e vendetta sono prevalse rispetto ai temi e le proposte che da mesi chiediamo di affrontare e rispetto ai quali non c'è alcuna risposta concreta. Italia Viva ha sempre posto questioni di merito e soprattutto non hai mai fatto attacchi personali. Mi spiace perchè questo ruolo non appartiene a chi fa politica e soprattutto a chi ha un ruolo così importante e delicato come quello del Presidente del Consiglio. Lo ha detto a Sky TG24, Daniela Sbrollini, senatrice di Italia Viva. "Chiaro che domani - ha aggiunto -voteremo a favore allo scostamento di bilancio come abbiamo già annunciato così come per i ristori e certamente anche qualsiasi provvedimento utile per il Paese".
Cirielli (FdI): coniugi Mastella ridotti a stampella M5s
"Fratelli d'Italia non accetta lezioni dai coniugi Mastella, esempio di trasformismo e veri inventori dei ribaltoni". Lo dichiara, in una nota, il Questore della Camera e presidente della Direzione Nazionale di FdI Edmondo Cirielli. "Noi - prosegue - siamo contro il trasformismo. Siamo abituati a stare sempre dalla stessa parte, al contrario di chi si fa eleggere in un partito che gli elettori hanno collocato all'opposizione e poi per chissà quale interesse (di certo non per il bene della Nazione) decide di sostenere una maggioranza, quella giallorossa, che è ormai arrivata al capolinea. La degna fine politica dei Mastella è quella di essersi ridotti a fare la stampella dell'antipolitica dei Grillini. D'altronde il Movimento Cinque Stelle, insieme al Pd, pur di rimanere attaccato alle poltrone, è divenuto degno alleato dei Mastella" conclude Cirielli.
Richetti (Azione): contiani disperati, hanno chiamato anche me
"Abbiamo votato contro e non abbiamo dato la fiducia al governo Conte quando è nato e non lo faremo nemmeno oggi, perché dal mio punto di vista la situazione si è pure aggravata, cioè il governo a certificato l'incapacità di affrontare le difficoltà e di raccogliere le opportunità del Recovery Plan". Così in una nota il senatore di Azione Matteo Richetti ricorda quanto affermato a A Fanpage.IT. "Questi sono alla disperazione, - aggiunge - hanno passato le ultime ore raschiando il fondo del barile, mi hanno detto che avevo la possibilità di redimermi, non hanno il senso della decenza" "Renzi intanto - prosegue il parlamentare - dovrebbe spiegarci perché ci ha messo un anno e qualcosa ad accorgersi che stava sostenendo un governo giustizialista, un governo da reddito di cittadinanza".
Gasparri: in Forza Italia due assenti giustificati
"In Forza Italia ci sono due assenti giustificati, i senatori Biasotti a cui è morta la mamma e Sciascia che non sta bene. Ma la presenza di chi vota No non è determinante, l'assenza è assolutamente giustificata". Lo dice Maurizio Gasparri (FI), in transatlantico in Senato.
Crisi di governo, dai ristori ad Alitalia e Autostrade: i dossier a rischio
Dopo lo strappo di Italia viva sono diverse le partite economiche che rischierebbero lo stop, a partire dai nuovi aiuti alle attività colpite dalle restrizioni anti-Covid fino ad arrivare alla questione della compagnia aerea. Ma a finire in standby potrebbero essere anche la riforma degli ammortizzatori e l’assegno unico. LA SCHEDA
Fratoianni (Leu): grazie a Segre per splendida lezione
"Oggi Liliana Segre è in Senato per votare la fiducia a Giuseppe Conte. Da mesi non partecipa alle sedute perché alla sua età i medici le hanno sconsigliato di esporsi al rischio del contagio. Oggi ha deciso di farlo". Lo scrive su Facebook il portavoce nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. "Per senso del dovere e per indignazione civile. Una splendida lezione. Grazie".
Crisi di governo, Conte al Senato oggi per la fiducia: il foto racconto della giornata
Dopo la fiducia alla Camera con 321 voti a favore, è il turno di Palazzo Madama. Giuseppe Conte nell'Aula piena: "Vi assicuro che è complicato governare con chi mina continuamente un equilibrio politico pazientemente raggiunto dalle forze di maggioranza". LA GALLERY