La sfida tra Conte e Renzi arriva in Parlamento: lunedì il premier alla Camera e martedì al Senato. Ieri il colloquio con Mattarella al Quirinale. Orlando (Pd): "Attenzione dai parlamentari, con un voto in più non si governa". L'affondo di Renzi: "Se non hanno i numeri, si farà un altro governo". Per Pd e 5 Stelle Italia Viva è ormai inaffidabile. Domenica la Direzione dei dem. Il centrodestra chiede che Conte si faccia da parte. Il premier assume intanto l'interim all'Agricoltura
M5s: 13 parlamentari, fiducia in Conte ma serve cambio di passo
"Renzi lunedi' togliera' la fiducia a Conte e noi gliela confermeremo, convintamente. Abbiamo riunito le nostre proposte. Nessun ultimatum". E' quanto affermano i 13 deputati M5S che hanno presentato alcune proposte programmatiche e organizzative nell'assemblea di ieri sera. "Nel documento - spiegano - abbiamo chiesto che la nuova leadership del M5s venga eletta al piu' presto e che si faccia un contratto di governo chiaro, nero su bianco. Abbiamo avanzato delle proposte programmatiche, senza mai mettere in discussione Conte. Anzi, abbiamo ribadito che durante la crisi Covid Conte ha fatto scelte inedite, mobilitando risorse eccezionali e con una spesa a deficit che ha dimostrato che si poteva e doveva violare il tabu' delle regole ultradecennali dell'austerity imposte dal trattato di Maastricht in poi. Non ci pare affatto una sfiducia a Giuseppe Conte. Ci pare una sveglia per un cambio di passo del Movimento 5 Stelle".
Amendola: Perniciose polemiche sui responsabili
Conte "non e' solo un punto di equilibrio di questa maggioranza. Molte battaglie fatte con lui le rivendichiamo con orgoglio, a partire dalla svolta europeista dell'Italia nel 2019. Sono anche il risultato del lavoro che abbiamo fatto noi, come Pd, in questi anni". Lo dice il Ministro per gli affari Europei Enzo Amendola, che parla della crisi di governo e del Recovery Plan in interviste al Corriere della Sera e Il Messaggero. Matteo Renzi "e' stato quello che si e' alzato dal tavolo - spiega -. Fino all'ultimo dobbiamo costruire le condizioni perche' il governo riparta e dia subito le risposte necessarie ai cittadini". Oggi "per noi la responsabilita' della rottura e' di Iv". Non si puo' chiedere a Conte "di accelerare sulle riforme e poi far saltare tutto con la crisi". Il grave errore commesso da Iv ha fra gli effetti negativi "l'impossibilita' di ricomporre la frattura e di costruire insieme scenari futuri" e rischia di rimettere in pista "le destre sovraniste ed euroscettiche".
Landini: Renzi contraddittorio, non è momento tattiche
"E' contraddittorio sostenere rovvedimenti come il Recovery e aprire al contempo la crisi. Bisognerebbe guardare oltre". Questo il giudizio del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, sulla crisi aperta dal leader di Italia Viva. Intervistato da La Stampa, Landini afferma che Renzi "che e' stato uno degli artefeci di un governo che andasse in una direzione diversa rispetto al sovranismo, che riguadagnasse credibilita' in Europa, ora corre il rischio di bruciare tutto quanto".
Renzi: Non mi pare Conte abbia i numeri
Giuseppe Conte "non mi pare che abbia i numeri. Ma se li avra', auguri. E' la democrazia". Pero' "se non prende 161 voti, tocca a un governo senza Conte". Lo dice Matteo Renzi in un'intervista a La Stampa. L'ex premier non e' "cosi' sicuro" che a dare voti all'esecutivo ci saranno anche fuoriusciti da Italia Viva: "Forse qualcuno lascera', ma se fossi nel governo, almeno per scaramanzia, aspetterei martedi' per vedere come va a finire". Renzi sottolinea di aver posto "una serie di questioni di merito su vaccini, sanita' e investimenti mentre loro rispondono con una manciata di responsabili". Magari "avranno la vittoria numerica, ma io ho scelto una strada politica, Conte ha scelto l'azzardo. Governare mettendo assieme Mastella e la De Petris di Leu non sara' facile". Renzi comunque non voterà contro ma si asterrà.
Salvini: Un esecutivo minestrone sarebbe assurdo
Che Conte giochi il tutto e per tutto pur di tirare a campare "non e' un bene per l'Italia - dice Matteo Salvini in un'intervista al Corriere della Sera-. Io mi auguro pero' che il garante della Costituzione non lo permetta. Per giunta, sarebbe un governo ancor piu' raffazzonato". Il leader della Lega dice di avere i brividi "pensando alle offerte da suk che saranno fatte a questo e a quello. Ma io ricordo quello che Mattarella stesso disse a me e all'intero centrodestra: vi conferiro' l'incarico se riuscirete a portarmi numeri veri e seri per un governo vero e serio - spiega -. Non quelli di tre tizi in ordine sparso". Salvini non pensa che dal centrodestra verra' alcun responsabile: "L'alleanza si e' dimostrata compatta e in assoluta sintonia. E questo e' un fatto positivo, prima che per noi, per gli italiani: esiste una forza pronta a governare il Paese". Una maggioranza con i Responsabili "sarebbe stata una vergogna prima del Covid, ma un governo minestrone in piena epidemia e' ancora piu' assurdo".
Enrico Letta: Lo strappo è follia di una sola persona
"Trovo incomprensibile e incredibile che l'Italia e in parte anche l'Europa debbano andare dietro le follie di una sola persona. Ma la situazione oggi e' molto diversa, lui allora era il segretario del Pd, oggi e' il capo di una cosa che e' piu' piccola del Psdi". Lo ha detto l'ex premier dem Enrico Letta, in una intervista al Corriere della Sera. "Nelle elezioni del 2018 ha fatto lui le liste elettorali del Pd. Si tratta di un potere inerziale di interdizione, con il quale ha messo in ginocchio la politica italiana e ci fa fare nel mondo la figura del solito Paese inaffidabile, pizza, spaghetti, mandolino", dice Letta.
Renzi: Se Conte non raccoglie 161 voti salta tutto
Continuera' ad esistere un governo Conte grazie ai cosiddetti responsabili? "Non mi pare che abbia i numeri. Ma se li avra', auguri. E' la democrazia. E la democrazia e' sacra. Resta un fatto, pero': se non prende 161 voti, tocca a un governo senza Conte". Cosi' Matteo Renzi, leader di Italia viva che, in un'intervista alla Stampa, spiega di non essere "cosi' sicuro" che qualcuno dei suoi lascera' Iv. "Aspetterei martedi' per vedere come va a finire" sostiene l'ex premier sottolineando che "magari avranno la vittoria numerica, ma io ho scelto una strada politica, Conte ha scelto l'azzardo. Governare mettendo assieme Mastella e la De Petris di Leu non sara' facile".
Conte punta sui "costruttori" per ottenere la fiducia a Camera e Senato
Il presidente Mattarella "prende atto" e ratifica l'interim all'Agricoltura. Il capo del governo sceglie la strada della parlamentarizzazione della crisi e punta sui voti dei 'responsabili'. Renzi: "Se non avrà i numeri, si farà un nuovo governo, alle urne andremo nel 2023". Ok del Cdm allo scostamento di bilancio: sale a 32 miliardi. Stop all'invio delle cartelle esattoriali fino al 31 gennaio.
Renzi: "Se non hanno numeri c'è altro governo"
"Se loro hanno i numeri, e' la democrazia parlamentare che vince, tanto di cappello, ma se i numeri non li hanno, vorra' dire che si andra' al Quirinale e si fara' un altro governo". Lo ha detto il leader di Iv, Matteo Renzi, a "Dritto e rovescio" su Rete 4.
Zingaretti: "Nome Conte dirimente per il futuro"
"Io credo che il tema di allargare una maggioranza o di tentare di ricostruirla con il presidente Conte e dargli una credibilità c'è. Poi questo quello che vorrà dire lo vedremo. Però è sbagliato negare che un problema da questo punto di vista bisogna porselo". Lo ha detto il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, in un'intervista rilasciata a Piazza Pulita (La7). Alla domanda se il nome di Conte sia dirimente per il futuro, Zingaretti risponde: "ma sì, io penso proprio di sì".
Crimi a M5S: "Alternativa a fiducia a Conte è voto"
"Tracciamo una linea rispetto a Renzi. Punto e a capo, archiviamo Renzi e pensiamo a presente e futuro". Lo ha detto il capo politico del M5S Vito Crimi durante l'assemblea dei parlamentari. Crimi ha prefigurato due possibile scenari: il primo prevede che quando la crisi verrà formalizzata "vedremo se ci sono parlamentari che, di fronte alla follia di questa situazione, comprenderanno che il Paese ha bisogno di una guida e di responsabilità". Nel caso in cui però il governo non dovesse ricevere la fiducia "la strada maestra è quella del voto, altre soluzioni sono impensabili e impraticabili, compreso un governo tecnico.
In Gazzetta dimissioni Bellanova e Bonetti
La Gazzetta Ufficiale odierna pubblica i Dpr con l'accettazione delle dimissioni delle ministre Bellanova e Bonetti e del sottosegretario Scalfarotto.
Decreto Ristori, dal Consiglio dei ministri ok a scostamento fino a 32 miliardi
Dopo il via libera del governo, arriverà in Parlamento la richiesta di un nuovo scostamento - un po' più di un punto e mezzo di Pil ipotizzato finora - per poter varare un altro decreto con i ristori per le attività colpite dalla pandemia. La nuova richiesta di extra-deficit sarà votata dalla Camera dei Deputati mercoledì 20 gennaio alle 16. QUI I DETTAGLI