Il leader di Italia Viva: "Votiamo contro la governance del Recovery e la norma sui servizi". Dopo il via libera di Montecitorio alla risoluzione di maggioranza, la riforma del Meccanismo europeo di stabilità passa anche a Palazzo Madama. Nel M5s un piccolo gruppo di parlamentari, tra voti contrari e assenze, si discosta dal voto della maggioranza. Il premier: "Serve responsabilità e coesione". E sulla tenuta del governo dice: "Mi sento tranquillo"
Mes, gruppo Fi: assenze al voto non per ragioni politiche
"Oltre a Renato Brunetta e Renata Polverini, non ci sono altri deputati di Forza Italia a non aver partecipato al voto per ragioni politiche. Le altre assenze registrate nelle votazioni di questa mattina, infatti, erano preannunciate e giustificate per motivi di salute o personali". È quanto si legge in una nota dell'ufficio stampa del gruppo di Forza Italia della Camera dei deputati.
Recovery fund, Cirio: Regioni abbiano spazio sulle priorità
"Io rappresento il Piemonte e devo fare gli interessi della mia regione. Quello che a me preme è che le Regioni possano avere uno spazio per quanto riguarda la definizione dei contenuti di questo piano, perché nessuno meglio di chi vive il territorio ne conosce le esigenze". Così a Rai News, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio in merito al Recovery Fund. Per Cirio "evidentemente non può essere un piano scritto soltanto a Roma e con la sensibilità dei ministeri romani ma dev'essere un piano condiviso a livello territoriale, coi i nostri sindaci, le nostre province e in particolare con le Regioni. Quindi - aggiunge il governatore del Piemonte - la politica individui quella che è la forma più corretta, e credo che la forma migliore per noi sia quella che mette al tavolo delle indicazioni, delle priorità, anche le Regioni".
Mes, quattro assenti giustificati in M5s al Senato
Quattro assenti giustificati in Senato fra le fila di M5s. Lo si apprende in ambienti parlamentari. Si tratta di Primo De Nicola, Orietta Vanin, Elio Lannutti, Barbara Guidolin.
Mes, risoluzione Udc: sì a riforma ma portare avanti modifiche
I tre senatori Udc Antonio De Poli, Paola Binetti e Antonio Saccone hanno appena depositato una risoluzione sulle comunicazioni del premier Giuseppe Conte che "impegna il governo a portare avanti il processo di riforma del Mes vincolandolo all'introduzione all'attuale testo" tra le quali "l'esclusione dell'affidamento al Mes dai compiti di sorveglianza macroeconomica degli Stati membri" e la previsione che "la valutazione del prerequisiti per l'accesso alle linee di credito sia frutto di una considerazione generale della situazione macroeconomica del Paese richiedente in cui il giudizio della commissione Ue sia predominante". Il testo impegna il governo anche all'approvazione del Next Geeneration Ue e a "sostenere la realizzazione dell'Edis".
Recovery Fund, Conftrasporto: serve salto qualità, velocizzare tempi
Sul piano nazionale di ripresa e resilienza, Conftrasporto chiede al governo "di fare un vero salto di qualità, che consenta di superare i limiti normativi che ancora oggi non consentono al nostro Paese di crescere. Forse sarebbe il caso di rilanciare l'idea del dipartimento trasporti e logistica per rendere più veloci possibile gli interventi per le opere necessarie". Sottolinea il presidente di Conftrasporto-Confcommercio, Paolo Uggè, in una nota: "Per quanto ci riguarda - afferma Ugge' - il documento contiene progetti e interventi dei quali il Paese senza dubbio necessita, dagli investimenti per le infrastrutture (27miliardi di euro circa) agli interventi sui porti, alle politiche di transazione energetica attraverso gli incentivi per il ricambio del parco veicolare e l'ammodernamento della flotta delle navi impegnate con i collegamenti con le isole". E prosegue: "Fondamentale l'aver compreso che bisogna finalmente realizzare lo Sportello unico doganale, e far funzionare concretamente la piattaforma logistica nazionale, richieste che il mondo di Conftrasporto ha sempre sostenuto nel corso degli ultimi anni".
Corte Conti Ue: alto debito rende difficile ritorno Patto
L' aumento dell'indebitamento degli Stati membri a causa della crisi "potrebbe rendere più difficile il ritorno alle regole di bilancio Ue" e rappresenta una sfida per l'Unione che dovrà "progettare un ritorno ad attuali o nuove norme che non ostacoli né la ripresa degli Stati membri né la sostenibilità del debito". Lo scrive la Corte dei Conti Ue nella sua analisi sulla risposta economica al Covid-19.
Aula Senato ricorda Menapace con minuto silenzio
Un minuto di silenzio, nell'aula del Senato, per ricordare la senatrice Lidia Menapace scomparsa nei giorni scorsi. A proporlo è stata la presidente del Senato Elisabetta Casellati a inizio dell'assemblea. "È stata una donna brillante, intelligente. La sua vita è il racconto emozionante di tante battaglie in nome della libertà, della giustizia, dell'uguaglianza e delle pari opportunità che sono pilastri della nostra democrazia", ha detto la presidente. Citata poi l'esperienza di Menapace come staffetta partigiana "che non volle toccare mai un'arma" ma ottenne "il brevetto di combattente per il coraggio nel soccorrere e salvare vite", oltre a essere stata la prima donna eletta nel Consiglio e nella Giunta di Bolzano e "fondatrice e firma autorevole del Manifesto". Come senatrice, ha aggiunto Casellati, "ha saputo interpretare il mandato parlamentare con entusiasmo e passione" sottolineandone "l'apertura al confronto sempre costruttivo e anche fuori dalle aule parlamentari" che ha quindi concluso: "Ci lascia una grande donna, esempio di coerenza e dei valori della Costituzione per tutti noi".
Conte: Ue lavora a dichiarazione interpretativa stato di diritto
"Vi invito alla cautela" sull'ipotesi di superare il veto sul Recovery fund "perché fino alla fine aspettiamo di leggere la proposta di una dichiarazione interpretativa, condivisa dai due Paesi, per quanto riguarda la condizionalità dello stato di diritto: non possiamo assolutamente rinunciare a quanto già riconosciuto e affermato sul tema, sarebbe assolutamente compatibile con gli obiettivi e i principi già affermati". Lo dice il premier Giuseppe Conte nel suo intervento in Aula al Senato in vista del Consiglio europeo, parlando del negoziato con Polonia e Ungheria sul Recovery fund.
Governo, Salvini: mai inviti ma disponibili a confronto
"Non commento" le liti interne al governo "ma chiediamo un confronto su temi concreti che sono Salute Lavoro e divieti per Natale". Lo dice il leader della Lega, Matteo Salvini, entrando a Palazzo Madama dove il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha appena preso la parola per le comunicazioni del governo sul Mes rispondendo alla domanda se Matteo Renzi possa essere un pericolo per la maggioranza. "Non penso che l'Italia possa andare avanti cosi'", aggiunge e premette: "se il governo vuole, noi domani siamo a Palazzo Chigi" per il confronto. A chi gli chiede se sia mai arrivato un invito all'indirizzo del Carroccio replica: "Io non ho mai avuto e non mi autoinvito a casa di nessuno", se non vogliono il confronto "ne parliamo in Parlamento".
Recovery Fund, Conte: spiragli positivi su negoziato in Ue
"Vi anticipo, doverosamente ma con la massima cautela, che nelle ultimissime ore sembrerebbe che si intraveda uno spiraglio positivo nel negoziato" con Polonia e Ungheria sul Recovery fund. Lo dice il premier Giuseppe Conte nel suo intervento in Aula al Senato in vista del Consiglio europeo.
Senato, presenti Gualtieri, Amendola, Patuanelli e D'Incà
Al via, nell'aula del Senato, le comunicazioni del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte in vista del Consiglio europeo del 10 e 11 dicembre. Presiede Elisabetta Casellati e per il governo sono presenti i ministri dell'Economia Roberto Gualtieri, degli Affari europei Vincenzo Amendola, delle Attività produttive Stefano Patuanelli e dei Rapporti con il Parlamento, D'Incà.
Incontro Mattarella-Conte: su veto Polonia-Ungheria segnali positivi
Sull'ipotesi di veto e Ungheria e Polonia, dopo qualche segnale positivo apparso nella tarda mattinata, si aspetta di conoscere le reali intenzioni nei paesi e lo stato delle trattative condotte dalla presidenza tedesca. Questa è la linea italiana emersa dopo la video-conferenza tra il presidente Sergio Mattarella, il premier Giuseppe Conte e i ministri Gualtieri e Amendola. La riunione precede il Consiglio europeo.
Senato, iniziate comunicazioni Conte su Consiglio Ue
Sono iniziate nell'Aula del Senato le comunicazioni del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in vista del Consiglio europeo di domani e dopodomani dicembre. Al termine si svolgerà il dibattito e il voto sulle risoluzioni.
Mes, Lezzi: deciso di dare fiducia a nuovo step di Conte
"Ho ascoltato Conte alla Camera ed ho deciso in coscienza di dare fiducia a questo nuovo step, di non bloccar questo mandato. Io rispetto i colleghi che hanno deciso di votare contro o di non partecipare al voto: questa è una questione di alta responsabilità per i 5 stelle. Non voglio dare né torto né ragione a nessuno, ma io voglio fino all'ultimo dare una possibilità al mio paese e al presidente Conte per ottenere di più e l' ultima possibilità sta nella ratifica" . Così la senatrice M5s Barbara Lezzi, una dei sottoscrittori della lettera dei parlamentari 5 Stelle sul Mes in un video su Fb dove aggiunge: "Conte ha detto che possiamo archiviare il Mes così com'era e non ho ragione per non credergli".
Recovery fund, fonti Ue: accordo? Negoziati in corso difficile dirlo
"I negoziati sul quadro finanziario pluriennale e il meccanismo di condizionalità sullo stato di diritto sono ancora in corso" e "per questo pomeriggio e' prevista una riunione del Coreper" tra gli ambasciatori dei Paesi europei. Lo dice un alto funzionario Ue riferendosi alle voci di un accordo tra la presidenza tedesca del Consiglio Ue e i governi di Polonia e Ungheria. Alla domanda se ci sia un'intesa che porti a disinnescare il veto imposto da Budapest e Varsavia all'intero bilancio Ue 2021-2027 il rappresentate Ue si limita al secco 'no comment'. "Finché non si arriva a un accordo non posso rispondere", ha spiegato.
Riunione Mattarella-Conte: "Serve segnale comune Ue"
C'è la necessità di un segnale europeo per misure comuni per scongiurare la terza ondata. Anche dal punto di vista del coordinamento delle misure, a partire dalle quarantene. Questo è quanto è emerso dalla riunione al Quirinale tra il presidente Sergio Mattarella e il premier Giuseppe Conte. All'incontro che precede il Consiglio europeo hanno partecipato anche i ministri Gualtieri e Amendola.
Mes, oltre a Brunetta e Polverini altri 14 Fi non votano
Sono 16 i deputati di Forza Italia che non hanno preso parte al voto della risoluzione di maggiroanza oggi alla Camera: di questi Renato Brunetta e Renata Polverini lo avevano annunciato in Aula. E' quanto emerge dai tabulati che l'Ansa ha potuto consultare. Risultano non aver preso parte al voto gli "azzurri" Antonio Angelucci, Valentina Aprea, Michela Vittoria Brambilla, Renato Brunetta, Pasquale Cannatelli, Roberto Caon, Guido Della Frera, Vincenzo Fasano, Marta Fascina, Carlo Fatuzzo, Marzia Ferraioli, Lorena Milanato, Guido Pettarin, Renata Polverini, Annaelsa Tartaglione, Simona Vietina.
Mes: Rampelli (FdI), 'de profundis' per il Movimento 5 stelle
"Dopo il voto favorevole di oggi, il Movimento 5 stelle, nato dall'indignazione popolare contro il Palazzo e con un No chiaro e netto al MES riportato sul suo programma elettorale, ha di nuovo tradito i suoi elettori. Non e' la prima volta, ma e' quella definitiva. I cambiamenti di schieramento, di posizione, di idee su tutto hanno fatto impallidire il famigerato pentapartito e rievocato i vecchi fantasmi della prima Repubblica. Quello a favore del MES non è un semplice voto, ma un 'de profundis'". E' quanto scrive il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia su Facebook
Mes: calcoli maggioranza, al Senato ipotesi 157 sì
Secondo fonti della maggioranza, in base ai calcoli fatti, al Senato la risoluzione di maggioranza sulla riforma del Mes dovrebbe avere intorno ai 157 voti favorevoli, considerando che ci sono 6 assenze giustificate (2 per il Pd ossia D'Arienzo e Giacobbe, 3 per il Movimento 5 stelle ossia Di Nicola, Vanin e Lannutti, e una del gruppo delle Autonomie, Casini). In piu', si ipotizzano 3 voti contrari fra gli 'ortodossi' dei 5 Stelle. La risoluzione, che e' stata depositata, al momento ha le firme dei capigruppo di Pd, M5s, Leu. Davide Faraone di Italia viva dovrebbe aggiungersi, dopo aver sentito le comunicazioni del premier Conte in aula.
Mes: da 13 M5s arriva "no", altri 9 non votano risoluzione
Sono 13 i deptuati di M5s che hanno votato "no" alla risoluzione di maggioranza stamani in Aula alla Camera, a cui vanno aggiunti altri 9 deputati che non hanno preso parte al voto. Emerge dai tabulati di Montecitorio. I "no" sono stati espressi da Fabio Berardini, Pino Cabras, Andrea Colletti, Emanuela Corda, Jessica Costanzo, Carlo Ugo De Girolamo, Francesco Forciniti, Paolo GIuliodori, Mara Lapia, Alvise Maniero, Francesco Sapia, Arianna Spessotto, Andrea Vallascas.