Romano Prodi: ecco perché voterò no al referendum per il taglio dei parlamentari

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L’ex premier al Messaggero: “Dobbiamo evitare che si pensi che la diminuzione del numero dei parlamentari costituisca una riforma così importante per cui non ne debbano seguire le altre, ben più decisive per il futuro del nostro Paese”

"Riconfermando la non primaria attenzione che attribuisco al referendum, e pur riconoscendo che, dal punto di vista funzionale, il numero dei parlamentari sia eccessivo, penso che sarebbe più utile al Paese un voto negativo, per evitare che si pensi che la diminuzione del numero dei parlamentari (QUI LA SCHEDA CON LE COSE DA SAPERE) costituisca una riforma così importante per cui non ne debbano seguire le altre, ben più decisive per il futuro del nostro Paese". Lo scrive l'ex premier Romano Prodi in un intervento sul Messaggero.

Ecco il motivo

“Più ci si avvicina al referendum più esso viene ritenuto un residuo di impegni presi in passato, di vecchi slogan e di campagne folcloristiche accompagnate da immagini di grandi forbici e di poltrone sfregiate dalle forbici medesime. Resta quindi difficile convincerci del fatto che la diminuzione del numero dei parlamentari sia il primo passo per portare i problemi del territorio al Parlamento e dal Parlamento al Governo", osserva Prodi.

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