Coronavirus, vertice governo-Regioni su contagi. Speranza: test per arrivi da 4 Paesi Ue

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Il ministro della Salute ha firmato: test molecolare o antigenico, da effettuarsi con tampone, per chi arriva da Croazia, Grecia, Malta e Spagna. Stallo invece sull'informativa sulle discoteche in previsione dei festeggiamenti di Ferragosto

Nuove disposizioni sanitarie per chi rientra dall'estero: il ministro della Salute Speranza ha firmato un'ordinanza che prevede il test molecolare o antigenico, con tampone, per chi arriva da Croazia, Grecia, Malta e Spagna. La notizia arriva dopo il vertice governo-Regioni in cui si è discusso anche di un'informativa sui rischi degli assembramenti nelle discoteche in vista di Ferragosto. La riunione è stata indetta dal ministro degli Affari regionali Francesco Boccia riguardo all'emergenza coronavirus (GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE). Il vertice è stato aggiornato a giovedì 13 agosto o ai prossimi giorni.

Test per chi arriva da Croazia, Grecia, Malta e Spagna

"Ho appena firmato una nuova ordinanza che prevede test molecolare o antigenico, da effettuarsi con tampone, per chi arriva da Croazia, Grecia, Malta e Spagna. Inoltre si aggiunge la Colombia alla lista dei Paesi per cui è previsto divieto di ingresso e transito". Lo ha annunciato nella serata di mercoledì 12 agosto il ministro della Salute Roberto Speranza su Facebook. "Dobbiamo continuare - ha scritto - sulla linea della prudenza per difendere i risultati raggiunti negli ultimi mesi con il sacrifico di tutti".

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Boccia: "Sicurezza dei cittadini è priorità assoluta"

Prima dell'ordinanza di Speranza, durante l'incontro con le Regioni, il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia avrebbe detto: "Per il governo la sicurezza di tutti i cittadini è la priorità assoluta, dobbiamo restare il Paese più sicuro al mondo sul piano sanitario. Auspico che ci possa essere con le Regioni una condivisione del metodo da utilizzare nelle prossime settimane". "Il governo - avrebbe poi spiegato - su chi rientra in Italia dai Paesi stranieri, vuole assicurare la massima sicurezza. La proposta che facciamo alle Regioni è di rendere il servizio sanitario territoriale già molto rafforzato dall'impegno comune in grado di garantire tamponi a chi rientra dall'estero, con i risultati entro 48 ore dal rientro del viaggi".

Thousands of partygoers dance on the beach during the Full Moon Party on Ko Phangan island in the southern Thai province of Surat Thani on the night of December 14, 2016.
Foreign tourists are returning in droves to the popular party island of Ko Phangan for the infamous Full Moon Party after restrictions on celebrations were eased months after the death of Thai King Bhumibol Adulyadej on October 13. / AFP / LILLIAN SUWANRUMPHA        (Photo credit should read LILLIAN SUWANRUMPHA/AFP via Getty Images)

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Il problema delle discoteche e dei locali all'aperto

 Durante il vertice, il ministro Speranza avrebbe letto un'informativa su discoteche e locali all'aperto, segnalando il problema delle discoteche e degli stabilimenti affollati durante eventi come Ferragosto e avrebbe parlato della necessità di prendere ulteriori provvedimenti  in particolare nei confronti dei locali all'aperto dove non vengono rispettate le misure anti-Covid come il distanziamento.

Partygoers dance on the beach during the Full Moon Party on Ko Phangan island in the southern Thai province of Surat Thani on the night of December 14, 2016.
Foreign tourists are returning in droves to the popular party island of Ko Phangan for the infamous Full Moon Party after restrictions on celebrations were eased months after the death of Thai King Bhumibol Adulyadej on October 13. / AFP / LILLIAN SUWANRUMPHA        (Photo credit should read LILLIAN SUWANRUMPHA/AFP via Getty Images)

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Le regioni contro la stretta sulle discoteche

Ci sarebbero, però, pareri discordanti tra governo e Regioni sul tema della stretta per contrastare il fenomeno degli assembramenti nei locali all'aperto dove non vengono rispettate le misure anti-Covid come il distanziamento. Secondo alcune fonti, mentre il governo chiederebbe la chiusura o provvedimenti nei confronti degli stabilimenti che di fatto diventano discoteche e dove è difficile mantenere i distanziamento sociale, almeno la metà dei governatori sarebbe contrario a ulteriori provvedimenti. Finora non sarebbe stato trovato alcun accordo.

Personale medico dell'ospedale San Paolo di Milano effettua un tampone ad un paziente affetto da Covid19 e dimesso. L'esame viene effettuato all'esterno del nosocomio direttamente dall'auto paziente. Milano 29 Aprile 2020.
ANSA / MATTEO BAZZI

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Chi ha partecipato all'incontro

Oltre al ministro della Salute Roberto Speranza e quello dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, al tavolo si sono seduti i governatori Donato Toma del Molise, Luca Zaia del Veneto, Massimiliano Fedriga del Friuli Venezia Giulia, Alberto Cirio del Piemonte, Marco Marsilio dell'Abruzzo e diversi assessori regionali. Il vertice aveva come obiettivo quello di trovare una soluzione condivisa ed evitare che le amministrazioni locali, come sta già avvenendo in queste ore, procedano in ordine sparso con le ordinanze.

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Coletto (ass.sanità Umbria): "Predisposta ordinanza per monitorare arrivi sospetti"

"La Regione Umbria ha già predisposto una propria ordinanza finalizzata a monitorare gli arrivi di soggetti provenienti dalle nazioni più interessate dal covid e che comunque, pur non limitando gli ingressi, li renda tracciabili, così da circoscrivere eventuali cluster con interventi rapidi e mirati", ha annunciato l'assessore regionale alla Sanità Luca Coletto. Il provvedimento - spiega - è stato predisposto "nell'attesa di una direttiva nazionale che, si spera arrivi a breve".

MILAN, ITALY - JUNE 05: A nurse, wearing a protective suit, offers a mouth and nose swab through a car window at a 'drive-through' coronavirus testing facility at Ospedale San Raffaele Milan, Italy. Many Italian businesses have been allowed to reopen, after more than two months of a nationwide lockdown meant to curb the spread of Covid-19.  (Photo by Pietro D'Aprano/Getty Images)

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Il presidente della Puglia Emiliano: "Questione discoteche è nazionale"

La questione delle discoteche è nazionale, non solo regionale", ma "io per primo voglio introdurre ulteriori misure di prevenzione", ha annunciato il governatore pugliese Michele Emiliano su Facebook. "Perché - spiega - è vero che sino ad oggi in Puglia non c'è nemmeno un caso Covid legato alle discoteche, ma adesso il virus sta riprendendo a circolare specialmente tra i giovani rientrati dalle vacanze all'estero e quindi dobbiamo prevedere ogni scenario". Emiliano ricorda che le aperture delle discoteche "sono state autorizzate in tutte le regioni italiane, quelle all'aperto, perché i dati epidemiologici lo consentivano e inoltre sono state fissate regole severe. Le fotografie con assembramenti destano allarme", ha aggiunto.

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