Coronavirus Veneto, Zaia: “Riapertura importante, ma i veneti non abbassino la guardia”

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Il governatore sulla ripartenza dal 4 maggio: “Riguarderà un milione e 200mila persone”. E aggiunge: “Le nostre ordinanze sono in linea con il Dpcm e rispettose della messa in sicurezza dei cittadini, faremo una proroga”. Nella regione oltre 1.500 vittime

“Ci prepariamo a un 4 maggio con un’apertura che sarà importante perché riguarderà un milione e 200mila persone. È fondamentale dire ai veneti di non abbassare la guardia”. Il monito è del governatore del Veneto Luca Zaia che, nella consueta conferenza stampa sull’emergenza coronavirus (AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LA SITUAZIONE IN ITALIA: LE GRAFICHE - LE SCELTE DELLE REGIONI PER LA FASE 2), ha osservato: “C’è molta gente in giro e questo è innegabile, nelle piazze e nelle piste ciclabili e nelle piste pedonali, è naturale che con la possibilità di uscire di casa si esca di casa”.

"La mascherina è fondamentale"

“So che sono ripetitivo - ha aggiunto Zaia - ma io ho l’obbligo di ricordarlo tutti i giorni, a questo punto la sfida passa non più dai clinici ma dal popolo, adesso il nostro futuro ripassa in mano nostra”. "La mascherina - ha ribadito - è fondamentale anche all'aperto, se si incrociano altre persone, così come il distanziamento sociale, o il divieto ad entrare nei negozi se non si porta la mascherina sul volto" (ZAIA: "NESSUNO PENSI SIA TUTTO FINITO, SI PUÒ RICHIUDERE - IN VENETO OK A SPOSTAMENTI VERSO SECONDE CASE E BARCHE - ZAIA: "VENETO PRONTO A RIAPRIRE TUTTO" - LE IMMAGINI DA CARTOLINA DI VENEZIA DESERTA: FOTO).

"Se il Comitato vuole tentare un'apertura, oggi, domani noi ci siamo"

Per Zaia quella di lunedì 4 maggio sarà anche per il Veneto "una grande prova del 9. Perchè se abbiamo una re-infezione rischiamo di far chiudere quello che è aperto, e di far morire definitivamente chi non ha mai aperto". "Quando dico che il Veneto è pronto a riaprire fatto salvo il parere della Comunità scientifica - ha spiegato il governatore - voglio dire che se il Comitato vuole tentare un'apertura, oggi, domani noi ci siamo". "Il che non vuol dire - ha aggiunto - che sto promuovendo cose che non si possono fare, ma semplicemente che la rete sanitaria veneta è pronta ad affrontare tutto" (IL CALENDARIO DELLE RIAPERTURE - COME SARANNO I TRASPORTI - COSA CAMBIA PER LO SPORT - CHI SONO I "CONGIUNTI"? - I CODICI ATECO DELLE ATTIVITÀ CHE RIAPRONO).

“Domani presenteremo la proroga della nostra ordinanza”

Zaia ha parlato anche del confronto con il governo sulle ordinanze, dopo le tensioni tra l’esecutivo e molti governatori del centrodestra: “Domani presenteremo tutto quello che è la proroga della nostra ordinanza, ovviamente in linea con il Dpcm”. “C’è stata un’interlocuzione con il ministro Boccia - ha detto il presidente del Veneto - penso che le ordinanze del Veneto siano assolutamente lineari e rispettose di una filosofia che è quella di mettere in sicurezza la salute dei cittadini”. Questo, ha precisato, “ci permette di dire che faremo una proroga della nostra ordinanza, con alcuni aggiustamenti ma che sono aggiustamenti per portare ancora più chiarezza rispetto a dei quesiti che vengono fatti”. "Con le altre Regioni si sta facendo un gioco di squadra - ha concluso - Mi sembra di capire che la stragrande maggioranza, se non la quasi totalità delle ordinanze che sono state fatte da governatori di tutti i colori politici, vanno nella direzione di interpretare delle norme che ne hanno bisogno".

“Ipotesi box in spiaggia danno all'immagine del turismo italiano"

Infine, sull'ipotesi dei box di plexiglass in spiaggia, secondo Zaia è stata "un enorme danno all'immagine del turismo italiano". Le foto di quel prototipo, ripresa dalla stampa straniera, non sono state secondo il governatore una buona promozione per il nostro Paese. "Immaginate - ha aggiunto - come può decidere un turista straniero di fronte a simili immagini. I danni al mondo del turismo sono già ingenti: bisogna partire subito con una promozione e aperture. Saranno fondamentali i prossimi giorni. Il mondo degli operatori ha necessità di sapere quando si aprirà".

I numeri del Veneto

Con 16 nuove vittime registrate durante la notte, il Veneto supera i 1.500 morti con diagnosi da Covid-19. Lo rende noto l'ultimo bollettino della Regione. I deceduti (tra ospedali e case di riposo) sono complessivamente 1.502. I casi totali sono 18.244, mentre i malati attuali, cioè il numero depurato dai guariti e dalle vittime, sono 7.451: quelli negativizzati virologici sono 9.291.

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