Coronavirus, Zaia: "Si potrebbero allentare subito alcune regole"

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Il governatore del Veneto, sulle misure restrittive: "Si potrebbero allentare da subito, in modo razionale, prudente e ragionato". Ma avverte: ”Il tema del ritorno del Covid-19 in autunno è realtà”. Toti sulla Fase 2: "Chiusura regioni incompatibile con ripresa"

"La mia posizione è che il 4 maggio si possa aprire con le regole e con le garanzie scientifiche: si volesse fare un passo in più, si potrebbe allentare da subito, in modo razionale, prudente e ragionato". A dirlo è il governatore del Veneto, Luca Zaia che sulla Fase 2 spiega: l’idea è quella "di un ragionato programma di aperture per mettere in moto la macchina, scaldare i motori e poi andare a regime", in un'ottica, comunque, "di messa in sicurezza" dal coronavirus. Una posizione simile viene espressa dal governatore della Liguria Giovanni Toti secondo cui per la Fase 2 "la chiusura delle regioni è incombatibile con la ripresa economica e sociale che si basa sulla mobilità, semmai bisogna consentire spostamenti in modo graduale e per categorie". Intanto, in Veneto, al 18 aprile, si registrano 15.692 casi e 23 nuove vittime, dato che porta a 900 il totale dei morti . In Liguria i casi sono oltre 6.100 con 866 morti in totale. (GLI AGGIORNAMENTI - I NUMERI ITALIANI: GRAFICHE - LE IPOTESI PER LA FASE DUE - LA APP "IMMUNI").

Su aperture "non complicare la vita agli italiani"

Sulle aperture, per Zaia sarebbe meglio "non complicare la vita" agli italiani: per prima cosa "pensiamo a mascherine, guanti dove si posso portare, distanziamento sociale", dice. E sulle aziende spiega: "Non è un problema di settori. Penserei di aprire tutti un poco".

"Ritorno Covid-19 in autunno è realtà"

Guardando all’autunno, il governatore spiega poi che ”il tema del ritorno del Covid-19 è realtà”, concordando con la posizione del professor Walter Ricciardi sulla seconda ondata di contagi. "Abbiamo fatto un incontro con gli assessori veneti per parlare della proiezione su settembre-ottobre. Dovremo tutti essere a quel punto in perfetta forma fisica e molto performanti dal punto di vista sanitario".  Mentre sulle terapie fa sapere: "L’Avigan è stato dato al Veneto: lo sperimenteremo a Verona e poi a Padova".

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