Coronavirus, cosa prevede il nuovo dpcm: blocchi fino al 13 aprile e stop allenamenti

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Il decreto, firmato da Conte, dispone la proroga delle restrizioni. In più viene ordinato lo stop agli atleti professionisti. "Per evitare - spiega il premier - che le società sportive possano pretendere l'esecuzione di una prestazione anche in forma di allenamento"

La proroga fino al 13 aprile dei blocchi già stabiliti nei precedenti decreti, ma anche lo stop agli allenamenti degli atleti professionisti. È quanto prevede il dpcm firmato da Conte l'1 aprile per il contenimento della diffusione del Coronavirus (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LE GRAFICHE CON I NUMERI DEI CONTAGI).

La proroga dei blocchi

Il dpcm dell'1 aprile, in sostanza, stabilisce l'estensione almeno fino al giorno di Pasquetta delle restrizioni già adottate precedentemente. Si potrà dunque uscire da casa solo per lavoro, per motivi di salute e per necessità. Il 22 marzo, Conte aveva disposto la chiusura delle attività produttive non essenziali o strategiche, lasciando aperti alimentari, farmacie, negozi di generi di prima necessità e i servizi essenziali. Col nuovo decreto dell'1 aprile le restrizioni valide prima fino al 3 aprile vengono prolungate al 13 aprile.

Lo stop agli allenamenti

Nel nuovo decreto del presidente del Consiglio arriva inoltre l'alt allo sport professionistico anche in forma di allenamento. Una misura decisa, come ha spiegato Conte durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi, "onde evitare che delle società sportive possano pretendere l'esecuzione di una prestazione sportiva anche nella forma di un allenamento". Il premier ha però precisato: "ovviamente non significa che gli atleti non potranno più allenarsi: non lo faranno in maniera collettiva ma individuale".

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