Prescrizione, alta tensione. Conte: "Se sfiducia Bonafede trarrò conseguenze"

Politica

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al ddl sulla riforma del processo penale: nel provvedimento c'è anche il lodo Conte bis che ha portato Italia Viva a disertare il Cdm. Renzi: "Tornare al voto? Possibile"

Tensione alle stelle nella maggioranza dopo che il Consiglio dei ministri ha dato via libera al ddl sulla riforma del processo penale: nel provvedimento c'è anche il lodo Conte bis sulla prescrizione (COSA PREVEDE - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA) che ha portato Italia Viva a disertare il Cdm. "Quando si lavora con serietà, responsabilità e impegno i risultati seppur faticosi, arrivano", ha detto in conferenza stampa il premier, secondo cui l'assenza di Iv è una loro 'sconfitta'. "Italia Viva  – ha aggiunto - ci dica cosa vuole fare, lo deve chiarire non solo a me ma anche al Paese".

Conte: "Se sfiducia Bonafede trarrò conseguenze"

La riforma delle processo penale, secondo il Guardasigilli Bonafede, porterà a massimo 4 anni i tempi dei processi per tutti i gradi di giudizio. Ma più che l'accelerazione dei tempi dei processi a Conte preme tracciare una linea di demarcazione da qui ai prossimi giorni. "Se ci sarà una mozione di sfiducia al ministro Bonafede il sottoscritto per assicurare credibilità alla politica ne trarrà tutte le conseguenze", afferma Conte rispondendo a chi gli chiede se, dopo una simile mossa di Iv, salirà al Colle. Del resto, per arrivare a presentare una mozione di sfiducia individuale servono 32 firme a Palazzo Madama: Iv ha diciassette senatori e dovrebbe quindi co-firmare la mozione con una forza di opposizione.

Conte: "Italia Viva al 3%"

Ma Conte, nelle sue parole, non chiude definitivamente a un rientro di Iv. O almeno dei suoi parlamentari. "Nei loro confronti c'è la massima disponibilita' a confrontarci", spiega Conte negando, invece, di voler cercare o di aver trovato un gruppo parlamentare che sostituisca i renziani nella maggioranza. Il problema, più che altro, e' Renzi: "Se un giocatore si ferma, se inizia a pensare a se', o addirittura a fare dei falli noi la partita non la possiamo vincere”. E non manca una stoccata al "peso" elettorale di Iv. Peso che Conte colloca piu' volte, nel corso della sua conferenza stampa, al 3%. Eppure, osserva Conte non senza malizia, "Iv per me ha pari dignita'. Se andiamo a guardare le misure che ha fatto passare, queste sono ben superiori a quel 3% e altre forze piu' consistenti non si sono lamentate". La palla, nella strategia del premier, passa oa a Renzi.

Renzi: "Tornare al voto? Possibile"

Renzi da parte sua non esclude nemmeno il ritirorno alle urne. Tornare al voto? "Questo lo decide il presidente della Repubblica. E' chiaro che c'e' anche questa possibilita'", ha detto ieri sera  leader di Italia Viva. "Ci sono diverse possibilita' - ha spiegato Renzi -: la prima e' che il governo si metta a lavorare e vada avanti; la seconda e' che che il governo apra la crisi e ci sara' un altro governo ancora; la terza e' che si torni a votare". "Da queste tre non si esce: io sono disponibile a tutte e tre", ha concluso il leader di Italia Viva. 

L'ipotesi del sostegno dei "responsabili"

Ma a Palazzo Chigi non sembra esserci aria di voto. Il drappello di responsabili - da qualche azzurro ai membri del Misto - potrebbero emergere nel breve o medio periodo tanto che, secondo alcune fonti di parlamentari, Iv starebbe contattando i potenziali responsabili per convincerli ad un sodalizio anti-Conte. Con scarso successo, sembra. Anche se i numeri del Senato restano ballerini. E sulla prescrizione l'aiuto alla maggioranza parlamentare di esponenti del centrodestra al momento non sembra plausibile.

Salvini: "Elezioni restano la via maestra"

Intanto Matteo Salvini, ai microfoni di Radio 24, attacca: "Noi ci occupiamo di problemi reali, di cantieri, di infrastrutture, di temi veri mentre da un mese la maggioranza si scanna sulla giustizia e sulla prescrizione. Noi non stiamo zitti, ma una volta che abbiamo detto la nostra sulla Giustizia non possiamo inseguirli tutti. Ora la gente capisce perché la Lega questa estate ha lasciato il governo e sette ministeri. Le elezioni continuano ad essere la via maestra".

Politica: I più letti