Il ministero dell’Istruzione si sdoppia: Azzolina alla Scuola, Manfredi alla Ricerca

Politica

L'annuncio di Conte alla conferenza stampa di fine anno. Azzolina è sottosegretario alla Scuola per il M5S (“Ora riportiamo i ragazzi al centro”), Manfredi è rettore della Federico II di Napoli. Di Maio: “Nomi che inorgogliscono”. Zingaretti: “Salto di qualità”.

Sdoppiare il ministero dell'Istruzione in "Scuola" e "Università e Ricerca": questa la scelta presa dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e annunciata nella conferenza stampa di fine anno (LA DIRETTA). Conte ha anche comunicato i due nomi che andranno a sostituire Lorenzo Fioramonti, l’ormai ex ministro dell’Istruzione dimessosi il 23 dicembre scorso in polemica con i finanziamenti, a suo dire insufficienti, destinati alla scuola nella manovra 2020. I due neo ministri sono Lucia Azzolina (CHI È), a cui andrà il dicastero della Scuola, e Gaetano Manfredi (IL RITRATTO), che sarà titolare di Università e Ricerca. Azzolina, dirigente scolastico, è attualmente sottosegretario alla Scuola in quota Movimento 5 Stelle. Manfredi è rettore dell'Università Federico II di Napoli. Soddisfatti sia il leader dei pentastellati, Luigi Di Maio, sia il segretario Pd Nicola Zingaretti, che hanno fatto gli auguri ai due neo ministri.

Conte: "Scelta migliore per potenziare il settore"

“Ringrazio il ministro Fioramonti: abbiamo la necessità, l’ho già detto, di rilanciare il comparto dell’università - ha detto Conte nel corso della conferenza stampa del 28 dicembre -. Non è vero che non abbiamo compiuto passi avanti, penso all’Agenzia nazionale delle ricerche che introdurremo nel 2020 per fare da coordinamento tra i vari livelli. Ora bisogna fare qualche sforzo in più, dobbiamo rilanciare un piano straordinario per i ricercatori, incrementare i fondi per il diritto allo studio. Mi sono convinto che la cosa migliore sia separare il comparto scuola dal comparto ricerca e università. Mi farò latore della creazione di un nuovo ministero dell’Università e della Ricerca e affiancherò il neo ministro per una ricognizione di un mese in cui sentiremo tutti gli stakeholder”.

Azzolina: “Riportare i ragazzi al centro”

“Metterò tutto il mio impegno per riportare i ragazzi e il loro futuro al centro del sistema di istruzione e del Paese. Non vedo l’ora di cominciare”. Queste le prime parole della ministra alla Scuola designata da Conte, affidate a un post su Facebook. “Guidare il ministero dell’Istruzione sarà per me un grande onore. Non nascondo l'emozione che provo in questo momento. Nella scuola ho passato gli anni più belli della mia vita, prima come studentessa e poi come insegnante. Alla scuola voglio restituire ciò che mi ha dato”. Per Azzolina nel settore “c’è tanto lavoro da fare e lo faremo, a testa bassa, con umiltà, attraverso l’ascolto, il confronto e continuando ad andare nelle scuole, come ho fatto in questi mesi da sottosegretaria”. Azzolina ha ringraziato Conte, il leader del M5S Luigi Di Maio “che mi ha sostenuto” e i colleghi del Movimento 5 Stelle, rivolgendo “un pensiero deferente” al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Di Maio: “Nomi che riempiono d’orgoglio”

“Due nomi che ci riempiono d’orgoglio”: così ha definito i due neo ministri il leader del M5S Luigi Di Maio, in un post su Facebook. “Due ministeri, per ascoltare due mondi complessi - ha aggiunto il ministro degli Esteri - L’ennesimo segnale che questo governo vuole dare, a dimostrazione del fatto che per noi scuola, università e ricerca rimangono al centro della nostra azione politica. Il Movimento è pienamente soddisfatto”. Relativamente alla nuova titolare della Scuola, Di Maio ha spiegato che “Lucia (Azzolina, ndr) ha sempre avuto a cuore le tematiche della scuola e con il suo nuovo incarico saprà parlare nel migliore dei modi al mondo della scuola, conoscendo concretamente tutte le problematiche. Con lei la scuola avrà un punto di riferimento chiaro e sempre presente”. Il leader pentastellato si è poi complimentato anche con Manfredi “persona di indiscussa professionalità che conosce il mondo dell'università avendolo vissuto per anni sempre con grande impegno”. La scelta del rettore della Federico II di Napoli, ha scritto ancora Di Maio, “ci rende felici anche per un altro motivo: finalmente arriva un riconoscimento alle università del Sud. Lo avevamo chiesto con forza, perché il Sud ha tutte le potenzialità per rilanciarsi. Sono certo che Gaetano Manfredi saprà fare molto bene”.

Zingaretti: “Manfredi segnerà salto di qualità”

Soddisfatto delle due nomine anche il il segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti. “Bene le scelte sui due nuovi ministri, Azzolina e Manfredi - ha dichiarato in una nota il leader dem - La nomina di Manfredi segnerà poi per autorevolezza e competenza, nel campo dell'università e della ricerca, un deciso salto di qualità rispetto al passato”. Sempre dal fronte dem è arrivato anche il commento di Dario Franceschini, ministro della Cultura e capodelegazione del Pd al governo. “Una scelta giusta separare Scuola da Università e Ricerca - ha detto Franceschini - L'accorpamento in questi anni ha rischiato di creare un ministero troppo grande, con difficoltà a seguire al meglio settori centrali come scuola, ricerca e università. Così con la separazione potranno essere valorizzate le attività di tutti e due i settori”. Positivo anche lui nei confronti delle due personalità selezionate: “La scelta di un tecnico di grandissimo profilo come Gaetano Manfredi garantisce la centralità assoluta di ricerca e università nelle strategie del governo. Molti auguri anche a Lucia Azzolina che ha già seguito con competenza sin qui le politiche della scuola”.

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