Bellanova a Sky Tg24: "ArcelorMittal non può giocare con lo Stato"

Politica

La ministra dell'Agricoltura ed esponente di Italia Viva ospite a Sky Tg24 Economia commenta l'annuncio del nuovo piano dell'azienda che prevede 4700 esuberi entro il 2023. "Mittal deve rispettare impegni", ribadisce

"Non bisogna cedere alla propaganda" sulla vicenda ArcelorMittal: l'azienda "deve rispettare gli impegni, non può giocare con la vita di 10mila persone e con lo Stato". A dirlo la ministra dell'Agricoltura ed esponente di Italia Viva Teresa Bellanova, ospite a Sky Tg24 Economia, in un'intervista condotta da Sarah Varetto. È necessario “aumentare la produzione mano a mano che si realizza piano ambientale”, mentre “non è il momento di tirare fuori piani alternativi”, aggiunge. 

"Dazi fanno male anche ai consumatori americani"

Bellanova affronta poi la guerra dei dazi lanciata da Donald Trump. “I dazi sono una scelta sbagliata. Bisogna intervenire e confrontarsi per far rimuovere questa scelta dei dazi. I produttori italiani stanno pagando un caro prezzo, peraltro non avendo responsabilità. Nella battaglia contro i dazi il nostro miglior alleato è il consumatore. I consumatori apprezzano il made in Italy. Dobbiamo andare dai consumatori americani e dirgli che i dazi di Trump fanno male soprattutto ai cittadini americani. I dazi rischiano di privare i consumatori americani di prodotti di eccellenza”.

La guerra dei dazi

"Non credo che in questo momento dobbiamo ragionare su un baratto. Noi dobbiamo sapere Trump cosa vuole fare. Trump mette i dazi perché vuole alimentare ancora di più la contraffazione”, dice Bellanova rispondendo alla domanda se sia giusto rinunciare alla web tax per evitare nuovi dazi dagli Usa. “Noi siamo un Paese che esporta quarantadue miliardi l’anno di prodotti alimentari, ma anche il Paese che subisce un furto di cento miliardi di euro l’anno di prodotti contraffatti. Trump mette i dazi perché vuole far arrivare in Europa il Parmesan. Il Parmigiano è Italia, lo dobbiamo difendere, poi se vogliamo trattare per limitare su altri versanti lo possiamo fare, ma entriamo nell’ordine delle idee che dobbiamo valorizzare il made in Italy”.

"Plastic tax non serve"

"La Plastic tax è una tassa che non serve, fa pagare un prezzo troppo alto al nostro sistema produttivo che sta cercando di essere sempre più competitivo”, risponde la ministra alla domanda se Italia Viva sia soddisfatta della riduzione della tassa sulla plastica. “Se viene tolta quella tassa, aiutiamo il Paese”, ribadisce. “Se conosciamo il Paese e la collocazione del sistema produttivo  sappiamo che la plastic tax è una tassa che fa male. Se viene tolta quella tassa aiutiamo il Paese a non pagare un prezzo troppo alto, per ricavare poche risorse ma che mettono in difficoltà un intero sistema produttivo”.

"Mes? Non siamo per fare guerra all'Europa"

Per quanto riguarda il Mes (COS'È), “la nostra posizione è chiara: non siamo per fare guerra all’Europa. Se quella è la sintesi che è stata trovata, non è certo quello che distrugge il nostro Paese”. “Questa rissa non ci riguarda, non ci interessa”, aggiunge commentando le polemiche interne al governo. “Se scoppia una rissa tra partiti che stanno nello stesso Governo, su una questione che è stata già trattata e che vede in campo quelli che stavano al Governo quando si stava trattando, forse c’è qualche cosa che devono chiarirsi tra di loro. Probabilmente si poteva fare anche meglio, ma non siamo per fare guerra all’Europa né per piegarci supinamente”.

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