Elezioni regionali Umbria, Salvini a Sky TG24: "Si voterà contro il governo dei traditori"

Politica

Il leader della Lega sul voto di domenica: “Sarà un test anche a livello nazionale”. A Conte, che lo accusa di mentire sull’aumento delle tasse: “C’è scritto nella lettera che hanno mandato all’Ue”. Sulla Raggi: "Anche i tombini hanno capito che non sa fare il sindaco"

"Si voterà per l'Umbria ma anche contro il governo dei traditori". A dirlo, intervistato da Sky TG24, è Matteo Salvini che, a due giorni dal voto per le Regionali di domenica, ironizza poi sull’evento organizzato da Pd e M5s a Narni per sostenere il loro candidato unitario: "Si vede che hanno scoperto che esiste l’Umbria dopo averla dimenticata per decenni". “È chiaro che sarà un test interessante anche a livello nazionale - aggiunge - perché è la prima alleanza organica Pd-M5s e io sono convinto che gli umbri faranno una scelta di dignità e di orgoglio, e poi lunedì a casa Di Maio e a casa Conte qualcuno avrà di che pensare. Ognuno raccoglie quello che ha seminato”. (LO SPECIALE - I CANDIDATI - COME E QUANDO SI VOTA)

Salvini: è l’inizio di un percorso a livello nazionale

Interpellato sul possibile esito delle elezioni in Umbria, Salvini osserva: “La voglia di cambiamento è enorme, l’orgoglio e la dignità di questo popolo daranno una lezione al signor Conte e a chi ritiene che l’Umbria sia una robetta da condominio. Sarà una buona notizia per gli umbri, perché poi ci aspettano 5 anni di lavoro, perché bisogna recuperare qualche anno di distrazione delle amministrazioni di sinistra”. Mentre a livello nazionale, dice il leader della Lega, “è l’inizio di un percorso: adesso c’è l’Umbria, a gennaio ci saranno Emilia Romagna e Calabria, poi entro la primavera Toscana, Marche, Campania, Puglia, Liguria, Veneto. Sarà una lunga e bella marcia di riconquista della democrazia”.

“Conte si è montato la testa e lunedì tornerà con i piedi per terra”

Interpellato poi su Conte che l’ha accusato di raccontare bugie parlando di tasse aumentate, Salvini risponde: “Ma l’hanno scritto loro. Nella letterina che hanno mandato all’Unione europea c’è scritto che ci sono 5 miliardi di tasse in più”. E aggiunge: “Poi Conte dice che sono un bugiardo, quell’altro che sono un fascista, quell’altro un troglodita e un ignorante: se la Lega ha un terzo del voto degli italiani, o gli italiani sono tutti rimbambiti oppure il signor Conte si è un pochino montato la testa e il ciuffo e lunedì tornerà con i piedi per terra”.

“Dopo un anno al governo gli italiani hanno raddoppiato i voti alla Lega”

Salvini risponde poi a un’affermazione di Zingaretti, secondo cui il leader della Lega è molto bravo a raccontare i problemi degli italiani ma è stato il peggiore e risolverli. “Quindi gli italiani sono cretini - replica Salvini - Se dopo un anno di Lega al governo e di Salvini al ministero dell’Interno gli italiani hanno raddoppiato i voti alla Lega è perché abbiamo ridotto gli sbarchi, combattuto la mafia, assunto poliziotti, acceso telecamere, arrestato spacciatori”. “In un mese e mezzo di nuovo governo di sinistra gli sbarchi sono triplicati - accusa - È una questione di principio, di rispetto e di educazione, che vale per Conte, per Zingaretti e per Di Maio: se Salvini è un cretino e gli italiani votano un cretino, o sono cretini gli italiani oppure il cretino è qualcun altro”.

“La Raggi non è in grado di fare il sindaco”

Salvini poi, commentando il caso dell’omicidio di Luca Sacchi avvenuto a Roma e la polemica politica che ne è seguita, torna sulle sue critiche espresse più volte nei confronti del sindaco della capitale Virginia Raggi. “Io ce l’ho con la Raggi perché (Roma, ndr) è una città sporca, abbandonata, trascurata, caotica, non funzionano i mezzi pubblici, non si raccoglie l’immondizia, discariche ovunque. Che la Raggi non è in grado di fare il sindaco penso l’abbiano capito anche i tombini”. “Per quello che riguarda la criminalità - aggiunge - io ho semplicemente biasimato un governo che, stando a quello che leggiamo, spenderà di meno in sicurezza rispetto a quello che abbiamo stanziato noi l’anno scorso. Sarò contento di essere smentito se cambiano idea. Ma martedì c’è un sindacato di polizia, il Coisp, che chiama a raccolta tutti i poliziotti davanti al Parlamento perché dice che Conte e il governo li stanno prendendo in giro”. “Quindi - conclude - sono ancora in tempo a ripensarci, si può tagliare su tutto ma non sulla salute e la sicurezza dei cittadini".

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