Decreto salva imprese, c’è la fiducia al Senato: 168 i voti favorevoli

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Il provvedimento ha ottenuto un solo voto in meno rispetto ai 169 con cui il 10 settembre è stato approvato il governo Conte bis. Soddisfatta il ministro Catalfo: "Facciamo un passo avanti, riconosciamo maggiori garanzie ad alcune categorie di lavoratori come i rider"

Con 168 voti favorevoli e 110 contrari il Senato ha votato la fiducia al decreto salva-imprese che riceve così un solo voto in meno rispetto a quello ottenuto dal governo al Senato per la fiducia al secondo governo Conte. Il 10 settembre scorso il governo ottenne 169 sì, 133 no e 5 astenuti. Oggi, 23 ottobre, i votanti erano 278 e la maggioranza era prevista a quota 140. Soddisfazione da parte della maggioranza con Nunzia Catalfo, ministra del Lavoro, e Roberto Gualtieri, ministro dell’Economia, che hanno commentato positivamente l’ok al decreto. Nell’emendamento, però, resta fuori il piano Ilva: nessun riferimento al sito siderurgico, ora in mano ad ArcelorMittal, e niente più scudo legale per i manager.

Catalfo: "Un passo in avanti"

La ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo, ha mostrato la sua soddisfazione al termine della votazione: "Con questo provvedimento - afferma in una nota - facciamo un passo avanti importante perché riconosciamo maggiori garanzie ad alcune categorie di lavoratori, come i rider, e potenziamo la sicurezza sul lavoro con l'assunzione presso l'Ispettorato nazionale del lavoro (Inl) di 150 unità di personale. Grazie a queste norme, da me fortemente volute e approvate dalla maggioranza parlamentare".

Catalfo: "Tutele per i rider"

Sempre secondo quanto dichiarato dalla ministra Catalfo, i ciclo-fattorini "potranno finalmente disporre delle tutele (salariali, previdenziali e assistenziali) del lavoro subordinato, mentre l'Inl avrà un ampliamento della sua dotazione organica con figure qualificate, in particolare ingegneri ed architetti. Diritti e sicurezza sui luoghi di lavoro sono due pilastri della mia azione, come dimostrano i primi atti compiuti da ministro. È lungo questa strada che intendo proseguire", conclude.

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