Prodi a Sky Tg24: "Tortellino dell'accoglienza? Quando c’è scelta, c’è progresso". VIDEO

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Un bolognese doc come Romano Prodi replica alle polemiche che hanno investito uno dei prodotti simbolo di Bologna: “Le nostre tradizioni sono di libertà, l'importante è che la variante non sia obbligatoria. E sui dazi: "Collaborare con altri paesi europei"

Nel dibattito sui tortellini ripieni di pollo al posto di maiale interviene un bolognese doc, Romano Prodi: “Quando io invito qualcuno a casa mia gli do il cibo che preferisce. Quando c’è scelta c’è progresso”.

Bologna e il "tortellino dell'accoglienza"

Tutto parte da Bologna e da una scelta della Curia: in occasione della festa di San Petronio, patrono della città, che si celebra venerdì, è stato deciso di prepararne una variante da affiancare a quelli tradizionali, chiamato "tortellino dell'accoglienza", con ripieno di pollo al posto del maiale. Questo per venire incontro a chi, anche per ragioni religiose, non avrebbe potuto assaggiarli. Per il centrodestra, da Matteo Salvini in giù, si tratta "di un'offesa alle nostre tradizioni". Ma per Prodi “le nostre tradizioni sono di libertà. L’importante - spiega - è che la variante non sia obbligatoria”.

Prodi interviene anche cui dazi: "Collaborare con Francia, Germania e Spagna"

E a proposito di tradizioni e di prodotti tipici italiani, l’ex premier ha commentato la questione dei dazi che gli Stati Uniti vorrebbero imporre anche all’Italia, su prodotti come il parmigiano reggiano. Per Prodi la forza del singolo paese è nulla. “Per reagire – osserva - è necessario collaborare con Francia, Germania, Spagna, dal momento che abbiamo interessi e obiettivi comuni”.

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