Sondaggio Quorum per Sky Tg24: Lega primo partito al 31,3%, Italia Viva di Renzi al 3,6%

Politica

Secondo i rilevamenti dell’indagine di Quorum YouTrend, la formazione politica di Matteo Salvini si conferma quella che incasserebbe più voti se si andasse alle elezioni domani. Il Pd è il secondo schieramento al 21,2%, terzo il Movimento 5 Stelle al 18%

La Lega resta il primo partito al 31,3% e Italia Viva di Matteo Renzi parte con un 3,6%. Sono questi alcuni dei dati emersi dal sondaggio di Quorum YouTrend per Sky TG24, aggiornato al 20 settembre 2019 (TUTTI I DATI EMERSI DAL SONDAGGIO). La rilevazione ha misurato anche l’eventuale gradimento del governo Conte bis: il  60% degli elettori italiani ha un’opinione negativa, contro il 40% che ne ha un’opinione favorevole. Il dato si ribalta se si analizzano i partiti di appartenenza dei singoli elettori: il Governo gode dell’approvazione dell'83% degli elettori M5S e dall'84% degli elettori PD, mentre nell'opposizione i giudizi positivi sono rispettivamente al 10% (Lega) e al 16% (centrodestra nel suo complesso).

Per chi voterebbero gli italiani

Se domani ci fossero le elezioni politiche, il 31,3% degli italiani voterebbe la Lega di Matteo Salvini, emerge dal sondaggio. Nell’area di centrodestra ci sarebbero anche il 7,8% dei voti a Fratelli d’Italia, il 6,9% a Forza Italia e lo 0,8% di Cambiamo di Giovanni Toti. Nel centrosinistra, il Partito Democratico si assesta come seconda formazione politica al 21,2%, mentre il neonato Italia Viva di Matteo Renzi avrebbe il 3,6%, ma ci sono anche la Sinistra al 3,1% e +Europa al 2,7%. Il M5s, invece, sarebbe ad oggi la terza forza politica, con un secco 18%.

Cosa pensano gli italiani del governo

Il sondaggio ha anche raccolto le opinioni degli intervistati sull’attuale governo. Secondo i dati, 6 italiani su 10 bocciano il nuovo esecutivo Conte bis nato dall’accordo tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico. La maggior parte di coloro che ha espresso un giudizio negativo viene dalla Lega (90%) e dalle altre coalizioni di centrodestra (74%), ma ci sono anche un 17% degli elettori del Movimento 5 Stelle e un 16% di quelli del Partito Democratico.

Le misure della scorsa legislatura

Interrogati sulle misure dello scorso governo, quasi la metà degli intervistati (il 47%) ha detto che vorrebbe abolire il Reddito di cittadinanza. Il 18% si è espresso contro i decreti sicurezza, il 10% ha dato un giudizio negativo su quota 100 e il 5% sul decreto dignità.

La manovra finanziaria

Un'altra domanda, a cui presto la politica dovrà trovare risposta, è stata fatta sulla prossima manovra finanziaria. Dove trovare le risorse necessarie? Il 39% degli italiani introdurrebbe una tassa sul patrimonio, il 32% preferirebbe tagliare la spesa pubblica, il 13% aumenterebbe le tasse sul reddito, il 10% alzerebbe l’età pensionabile e il 6% sarebbe favorevole a un aumento dell’Iva.

Le coalizioni

La rilevazione ha misurato anche l’eventuale gradimento di una possibile nuova coalizione elettorale con PD e Movimento 5 Stelle come alleati assieme ad altre forze di Centrosinistra, contrapposto a una coalizione di Centrodestra: la coalizione di centrodestra (Lega-FI-FDI) registra un lieve vantaggio al 47,2%, contro il 46,2% di una coalizione formata da PD-M5S-altre liste di centrosinistra.

La fiducia nei protagonisti della politica

La ricerca ha sondato anche la fiducia degli italiani verso i principali esponenti della politica italiana: il 64% esprime fiducia nel Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il 50% si esprime positivamente sul Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il 31% esprime fiducia in Matteo Salvini, il 24% in Nicola Zingaretti, il 21% in Luigi Di Maio. Il 14% in Matteo Renzi.

Il tema migranti

Inoltre il sondaggio ha chiesto come dovrebbe comportarsi il nuovo Governo su alcuni temi rilevanti. Sull’immigrazione il 36% degli elettori pensa che il nuovo Governo dovrebbe essere più morbido e aperto su questo tema, mentre il 35% pensa che andrebbero mantenute le stesse politiche del governo precedente e il 29% chiede maggiore severità.  

La nota metodologica

Il sondaggio è stato svolto tra il 18 e il 20 settembre 2019 con metodologia mista CATI/CAMI/CAWI su un campione di 1000 intervistati rappresentativi della popolazione maggiorenne residente in Italia, indagata per quote di genere ed età, stratificate per area macroregionale di residenza e titolo di studio. L’errore campionario è pari a +/- 3,1%, con un intervallo di confidenza del 95%

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