Summit a Malta sui migranti, Lamorgese a SkyTg24: "L'Italia non è più sola"

Politica

Lo ha detto al termine dell'incontro con Malta, Francia, Germania e Finlandia (di turno alla presidenza del Consiglio Ue). “Raggiunti risultati concreti: principio di rotazione su base volontaria dei porti e distribuzione automatica su tutti i Paesi che aderiranno 

C'è accordo al vertice di Malta tra i ministri dell’Interno di Italia, Francia, Germania, Malta e Finlandia sui migranti, alla presenza del commissario europeo uscente all’immigrazione Avramopoulos: chi sbarca in Italia o a Malta sbarca in Europa, ma rimpatri e accoglienza non spetteranno più solo ai paesi in cui i migranti approdano.

Lamorgese: "Siamo soddisfatti"

“Siamo soddisfatti dei risultati che abbiamo ottenuto: l’Italia non è più sola, arrivare in Italia o a Malta significa arrivare in Europa e su questo concetto c’è ampia condivisione di tutti. Faranno parte di questo accordo i migranti che vengono salvati in mare, sia dalle Ong, sia da nostre navi, anche militari, o da altre imbarcazioni. I barchini restano da noi. Lì ci sarà un problema di evitare queste partenze, in questo devo dire che con la guardia costiera libica e quella italiana i controlli ci sono”. Sono le parole di Luciana Lamorgese, ministra dell’Interno, ai microfoni di Sky Tg24. (CHI È LUCIANA LAMORGESE, IL NUOVO MINISTRO DELL'INTERNO)

La responsabile del Viminale ha poi aggiunto: “Abbiamo raggiunto risultati concreti: si parla di principio di rotazione su base volontaria dei porti, della distribuzione automatica dei migranti richiedenti asilo su tutti i Paesi che poi aderiranno a questo accordo. L’accordo verrà portato in Europa i primi di ottobre, speriamo che ci sia condivisione sempre maggiore anche da parte degli altri Stati. Al momento il 99% di chi arriva fa domanda di asilo, con questa bozza di accordo ogni Stato avrà la sua quota di migranti e quello Stato farà i colloqui. Laddove non vengano riconosciuti i requisiti per poter procedere a un riconoscimento, sarà lo stato ricevente, lo stato che fa le interviste, che poi provvederà al rimpatrio. Nel momento in cui dall’Italia verranno mandati in altri Paesi noi non li avremo più nel nostro database, Eurodac farà sì che ognuno avrà la sua ripartizione. Di fatto è un superamento del principio di primo ingresso”. (Migranti, accordo a Malta: cosa dice il documento Ue firmato da 4 ministri dell'Interno)
 

Politica: I più letti