Regionali Umbria, M5s e Pd verso l’accordo: spunta il nome di Francesca Di Maolo

Politica

La presidente del centro di riabilitazione per disabili "Serafico" di Assisi potrebbe essere la figura chiave dell’intesa necessaria per superare l’impasse creatasi su Proietti e Fora. Fonti del Movimento: “La trattativa va avanti”. Zingaretti: “Sono fiducioso”

Le forze politiche di governo continuano a trattare sul nome per la candidatura unitaria alle regionali in Umbria, dopo che ieri gli iscritti del M5s hanno dato il via libera, sulla piattaforma Rousseau, alla linea di Luigi Di Maio, ovvero quella di trovare una figura insieme al Pd. Se la giornata di ieri è stata segnata dalla contrapposizione tra la sindaca di Assisi Stefania Proietti - sostenuta da Di Maio ma non dai dem - e Andrea Fora - proposto dal Pd -, in serata è spuntato un terzo nome che potrebbe portare all’intesa. Si tratta di Francesca Di Maolo, (CHI È) presidente del centro di riabilitazione per disabili "Serafico" di Assisi e da sempre vicina al mondo cattolico.

Il nome che potrebbe sbloccare l’impasse

Il nome di Di Maolo è uscito nella serata di venerdì da fonti della maggioranza, ma M5s e Pd ufficialmente non hanno confermato. I dem sembrerebbero pronti a virare su di lei, ma per i pentastellati - che pur non escludono nulla - al momento ancora non ci sono nomi definiti.
"Al momento non è stato trovato nessun accordo - hanno fatto sapere fonti del Movimento - Sono errate le notizie diffuse da alcuni organi di informazione in merito a una presunta convergenza tra M5S e Pd sul nome del candidato presidente della regione Umbria. La trattativa va avanti, ma non è stato ancora definitivo il nome". Ma il segretario del Pd Nicola Zingaretti si dice “fiducioso. Ci sono le condizioni con lo sforzo di tutti per arrivare a una forte candidatura, unitaria e competitiva per il bene di quella bellissima terra orgoglio di tutta l'Italia".

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